La partita del tifo (Fiorentina)

Una nuova rubrica a cura di Claudio “Freccia”

Per il lunch match delle 12,30 di domenica 3 aprile 2022, va in scena all’”Artemio Franchi” il sentito Derby toscano, valevole per la 31esima giornata del campionato di Serie A 2021/22, dodicesima del girone di ritorno. Al contrario di quanto informato dai media alla vigilia, l’affluenza del pubblico fiorentino non è delle migliori, con il dato ufficiale degli spettatori paganti che si assesta sulle 22.407 unità, nella giornata di campionato in cui la capienza degli stadi, per la prima volta dall’inizio della pandemia, è al 100%. Il meteo col broncio certo non aiuta al riguardo. Neanche la Curva Fiesole appare nelle giornate migliori, sicuramente aveva mostrato più verve in altre occasioni. Lungi dall’essere piena, all’ingresso delle squadre in campo regala comunque una bella sciarpata, e mostra lo striscione “ACF è il passato e il presente, solo per voi non conta niente”, continuando nella dura critica al nuovo logo della squadra. Agli Ultras non è piaciuto il cambiamento che entrerà in vigore dalla prossima stagione, con la scomparsa del marchio ACF dal logo. Più tardi mostrano anche uno striscione a favore dei fratelli di Catanzaro. I cori che si alzeranno durante la partita risulteranno alcuni potenti e cantati da buona parte della Fiesole, mentre altri saranno molto più fiacchi, denotando una mancanza di continuità nella qualità del tifo. Continuo invece lo sventolio di tanti bandieroni.

Ogni tanto vengono accesi dei fumogeni viola a dare ancor più colore alla curva, al momento del gol di…spalla di Gonzalez al 58° viene acceso un fumogeno normale: lo stadio esplode in un boato, così come aveva fatto al 40° dopo il gol annullato via Var, dopo essere stato in un primo momento convalidato, a Di Francesco, per discutibile fallo sul portiere dei viola Terracciano. Nel complesso una buona prova, quella del tifo fiorentino, come detto però niente di trascendentale, insomma la Fiesole non ha dato il meglio di sé, tenendo conto anche delle pause. Dalla vicina Empoli arrivano all’incirca 800 tifosi, in buona parte Ultras, praticamente tutti, o quasi, quelli giunti in treno, ed alcuni giunti in macchina. Infatti non pochi hanno scelto di raggiungere Firenze coi mezzi propri. Qualcuno, tra quelli giunti in treno, caricato dalla sentitissima trasferta nel capoluogo toscano, ha pensato bene di accendere fumogeni e petardi, quindi possono arrivare alla tifoseria empolese alcuni Daspo. Il tifo della macchia biancazzurra, nel secondo spicchio di settore ospiti del “Franchi”, risulterà a tratti davvero buono, specie nel primo tempo, esplodendo di gioia dopo il gol marcato da Di Francesco, imprecando poi per il suo annullamento, con indirizzati cori ai padroni di casa tipo “Come la Juve, voi siete come la Juve…” e “Fiorentino juventino”. Applausi di scherno, ironici, dopo il gol della Fiorentina, arrivato da una  punizione di Biraghi, causata da un maldestro intervento dell’empolese Luperto che si è visto sventolare il secondo giallo, e quindi il cartellino rosso, dopo che il primo cartellino era stato, alla fine del primo tempo, letteralmente inventato. Cosa che ha fatto infuriare il popolo azzurro e il presidente dell’Empoli, Fabrizio Corsi, in Tribuna, che è stato visto discutere animatamente con il designatore degli arbitri, Gianluca Rocchi.

Dopo il gol fiorentino, gli Ultras empolesi subiscono il colpo, e per diversi minuti il tifo risulterà fiacco, salvo poi riprendersi verso la fine della partita, quando tira fuori tutto il suo orgoglio, intonando alcuni cori, come il classico “Forza Azzurro”, risultati davvero buoni. Dopo il fischio finale sono partiti alcuni cori di sfottò verso i tifosi viola, come quello, che riesce sempre bene, sulle note di “Sarà perché ti amo”, hit dei Ricchi e Poveri. C’è da dire che anche la Fiesole aveva intonato in precedenza cori di scherno, per una rivalità sempre piuttosto marcata. Nel primo tempo, esposto nel settore ospiti lo striscione “Ragazzo col sorriso, Bagna vive!!!”, in memoria della morte, avvenuta il 30 marzo 2008, dell’Ultras del Parma – parmensi che sono legati agli empolesi da un gemellaggio ultratrentennale – Matteo Bagnaresi, a soli 28 anni, per un’incauta manovra dell’autista di un pullman di tifosi juventini, che lo travolse in un Area di servizio tra Asti e Alessandria. Parmensi e juventini erano diretti a Torino, dove si sarebbe dovuta giocare Juve-Parma, poi rinviata per lutto. Nel complesso più che buona la prova del tifo empolese.

Uno sguardo altrove: sono in giusto numero i veneziani a La Spezia per il match salvezza SPEZIA-VENEZIA, considerando che si gioca di sabato alle h.15 e la classifica disperata: sono molto colorati e di tanto in tanto si fanno sentire. Praticamente piene le due curve spezzine, che come di consueto non deludono, tifando bene, con la Curva “Ferrovia” che sventola i suoi bandieroni continuamente. Poche decine, come di consueto in trasferta, i sassolesi a Roma per LAZIO-SASSUOLO, che con la classifica tranquilla che hanno, certo non si dannano a fare il tifo. Poca l’affluenza allo stadio “Olimpico”, la sconfitta nel derby capitolino dell’ultima giornata presosta ha deluso i laziali, che comunque in Nord sono piuttosto vivaci e propositivi. Con la capienza al 100% degli stadi rientrano finalmente anche i torinisti, facendolo all’”Arechi” per SALERNITANA-TORINO in buon numero, considerato soprattutto che si gioca di sabato sera. Tutto sommato buona la loro prova. I salernitani della Sud sono encomiabili come sempre, ma il popolo granata, in generale, sembra non credere più nella salvezza, visto la poca affluenza allo stadio, non aiutata comunque neanche dalle condizioni meteo. Accese alcune torce dai padroni di casa. Tantissimi i tifosi napoletani a Bergamo per ATALANTA-NAPOLI, che riempiono tutto il settore ospiti e sono autori di una prova maiuscola, sia visiva che corale. Tra i bergamaschi in Curva Nord si rivede lo striscione “Vecchia Guardia” e si nota pure la pezza “Irrequieti”, buono anche il loro incitamento. In Curva Sud, tra i “Forever Atalanta”, si notano i fratelli ternani con tanto di pezza e bandierone.

Non tantissimi, a dire il vero, ma bisogna considerare la grande distanza, i cagliaritani a Udine per UDINESE-CAGLIARI, che espongono la pezza da trasferta degli “Sconvolts Cagliari” e lo striscione “Forza Chicco!”. 12.215 spettatori ufficiali al “Friuli-Dacia Arena”, coi friulani che, autori di un buon tifo, sventolano continuamente bandiere e bandieroni e fanno grande festa per il 5-1 finale. Con la capienza al 100% tornano anche tutti i gruppi, compreso il principale “Ultras Tito”, dei sampdoriani per SAMPDORIA-ROMA, e lo fanno alla grandissima, con una maestosa coreografia fatta di tante bandiere blucerchiate e la scritta “Bek” al centro della Gradinata Sud, a ricordare la tragedia che ha colpito gli “Ultras Tito” il 23 dicembre 2021 quando Giacomo Fantoni, storico ultrà noto appunto come “Bek”, è venuto a mancare a causa di un tragico incidente stradale. Gran tifo prima e durante la partita, con esposto anche lo striscione “Voi in campo noi in Gradinata…siamo l’armata blucerchiata”. Esposto al piano superiore della Gradinata Nord lo striscione “Bentornati gruppi della Sud”. I romanisti, che riempiono quasi tutto il settore ospiti, sono anch’essi, come di consueto, autori di una bella prova di tifo ed espongono lo striscione “Per sempre Ultras…Bek vive!”, firmato “Fedayn”.

Oltre 40mila spettatori ufficiali a Torino per il posticipo della domenica sera JUVENTUS-INTER, big-match della giornata, e grandissima atmosfera, con una fantastica coreografia a tutto stadio organizzata dalla Società. 1.150 circa gli interisti presenti, ma entrambe le tifoserie non sembrano stranamente in serata: gli juventini paiono aver perso la verve che avevano ritrovato alcune domeniche fa, gli interisti si sentono più che altro alla fine, quando festeggiano una vittoria che non si aspettavano neanche loro. Sono davvero tanti i genoani al “Bentegodi” per HELLAS VERONA-GENOA, specie se si considera che si gioca di lunedì alle h.18,30; incitano la loro squadra con buona continuità, spronandola per un risultato che non arriva. I veronesi, vista la classifica buona che hanno, potrebbero fare di più, tifano a tratti, sotto il loro standard. C’è quasi il tutto esaurito al “Meazza-San Siro” per MILAN-BOLOGNA, posticipo del lunedì sera, coi rossoneri che si dannano l’anima per incitare la squadra, con cori potenti e grande sventolio dei bandieroni, per una vittoria che alla fine, forse inaspettatamente, sfugge al Milan. Fanno festa a fine match i non molti bolognesi presenti, ai quali non è stato consentito l’ingresso del volto del ferrarese Federico Aldrovandi, ucciso nel settembre 2005 a seguito di un controllo della polizia.