L’ex attaccante azzurro, Tommaso Rocchi, attuale allenatore della Lazio Under 18, ha rilasciato alcune dichiarazioni al quotidiano La Nazione in merito alla serata magica in cui realizzò una tripletta alla Juventus.

“Una partita bellissima, momenti indimenticabili. Affrontavamo una grande Juve, ma l’avevamo preparata bene ed eravamo molto carichi, volevamo fare un’impresa e ci siamo riusciti. Sono ricordi che restano indelebili, ogni tanto ci ripenso, vado a rivedermi i video dei gol…Anche la gente me li rammenta spesso. La partita rimarrà sempre nella storia. Sia il primo che il terzo gol rientrano tra i miei migliori cinque. Il primo è stato difficile, ma forse meno pulito del terzo. Il primo gol: mi arriva palla da Vannucchi, vado sul pallone e lo colpisco in mezza sforbiciata. La palla va lentamente verso l’alto proprio quando Buffon ricade verso il basso. Il terzo invece è stato più imponente. ho anticipato Montero e calciato fortissimo.”

“Mi piace molto l’Empoli perchè ha coraggio, gioca sempre a viso aperto con dei principi di gioco ben definiti, come vuole il suo allenatore. Danno pochi punti di riferimento e occupano molto bene gli spazi. L’Empoli ha già battuto i bianconeri all’andata ma non sarà una partita semplice. Nel ricordo del 3-3 spero in una vittoria dell’Empoli o almeno in un pareggio.”

“Empoli è stato il passo più importante della mia carriera. Arrivavo da diversi anni di Serie C, è stato davvero importante vincere il campionato di B e poi salvarsi in A l’anno dopo. Resta l’amarezza per la retrocessione nel terzo anno. In futuro non escludo di tornare. Empoli è una realtà dove si vive bene e c’è la giusta pressione, dove i giovani possono crescere e ogni scelta viene ponderata. La vita da allenatore ti porta a valutare tutte le ipotesi e in futuro non si sa mai…..A Empoli ho lasciato molti amici.”

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8 Commenti

  1. Rocchi Mr Azzurro (prima squadra o Primavera) mi piacerebbe assai.

    Centravanti che ha lasciato ricordi molto belli con la nostra maglia (al di là di quella storica tripletta alla Juve del Gennaio 2004).
    Non si risparmiava mai in attacco, anzi, col modulo di Silvio Baldini (3 mezze punte dietro all’unica punta Rocchi) faceva un lavoro massacrante… in pressing e a attaccare gli spazi da solo su tutto il fronte offensivo

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