Rapinato con pistola e coltello. Attimi di terrore per Antonio Di Natale, ex bomber dell’Udinese e della Nazionale e ora allenatore della Carrarese, che giovedì sera è stato rapinato nella sua villa a Ponzano, frazione di Empoli, scrive Il Corriere Fiorentino.
In una manciata di minuti, almeno cinque malviventi, intorno alle 20, hanno fatto irruzione nell’abitazione, dopo essersi appostati nel giardino. I banditi, volto coperto da passamontagna, mani avvolte dai guanti, hanno tenuto sotto scacco Di Natale, la moglie, i due figli e il suocero con la pistola puntata. Poi, a suon di minacce, si sono fatti consegnare un Rolex che l’ex attaccante aveva al polso e sono fuggiti. Un orologio del valore stimato di 30 mila euro.
Non è escluso che i malviventi avessero intenzione di fare razzia nell’abitazione, ma poi qualcosa, ipotizzano gli investigatori della squadra mobile di Firenze che stanno indagando, potrebbe essere andato storto e i rapinatori avrebbero modificato il progetto originario. Un «palo» potrebbe averli messi in allarme magari dopo aver visto una vettura avvicinarsi all’abitazione. Un altro particolare: i banditi parlavano italiano, pare senza alcuna inflessione.
Brutto episodio, come purtroppo altri in zona. Occhio.
…all’italiana…porta a questo. Se un cambia drasticamente…
cosa dovrebbe cambiare???
Dovrebbe cambiare il sistema giudiziario condannando certe persone a pene certe invece che lasciarli a piede libero dopo l’ennesimo furto accertato.
Soprattutto dovrebbe essere introdotta la legittima difesa per qualunque tipo di effrazione nella privata proprietà.
Concordo pienamente!
E pensare che qualche mese fa Branda affermò pubblicamente che l’ Empolese – Valdelsa era una zona tranquilla, senza problemi di criminalità.
Infatti è scappata a gambe levate dal centro e si è rifugiata sui colli.
Prima ha riempito Empoli di m3rda e poi ci ha salutato