Riprenderà già oggi il lavoro degli azzurri, all’indomani della gara di Coppa Italia che ha visto il successo per 4-2 sul Vicenza. Si entra nella settimana del campionato e gli azzurri saranno chiamati a giocare in anticipo di sabato, motivo per il quale non c’è tempo da perdere. Sicuramente la seduta odierna sarà soltanto di scarico per chi è stato largamente impegnato ieri, ma di certo mister Andreazzoli non mancherà di far svolgere alcune esercitazioni, con poi i prossimi giorni ad essere quelli più importanti in vista della gara. Una settimana che servirà molto per l’inserimento degli ultimi arrivati, in particolare Cutrone, Luperto ed Henderson, ma una settimana che servirà a tutti per andare a migliorare alcune situazioni che anche ieri hanno fatto capire che di lavoro ce n’è da fare. Soprattutto dietro ci sono diversi accorgimenti da fare, ed il Vicenza (ma ad essere sinceri anche avversari meno blasonati) ha messo a nudo determinate imperfezioni. Al momento, senza troppe esaltazioni, c’è invece da constatare come la fase offensiva sia davvero ben rodata; si evince che il reparto è compatto e sciorina un discreto possesso palla con tutti a spingere per entrare dentro. Ma nel bene e nel male, come detto già, non è comunque la partita di ieri che ancora può dare responsi su come l’Empoli potrà affrontare il campionato di A.
Di certo ieri era importante palesare un discreto stato atletico e provare a mantenere inalterata quella filosofia che ha accompagnato il cammino trionfale dello scorso anno. Il tutto portando a casa una vittoria ed il passaggio del turno. La potremmo quindi definire la gara della continuità, e la conferma di come l’Empoli sia meritatamente approdato nella massima serie. Il primo tempo è stato palesemente a senso unico, con gli azzurri a trovarsi avanti di tre gol senza il granché minimo pensiero e con gol dalla distanza che hanno amplificato questa “facilità”. Di fatto il Vicenza si fa vedere solo in occasione del gol di Dalmonte, una bella rete dove però Romagnoli avrebbe dovuto chiudere meglio. La ripresa invece ci mostra un Empoli più scarico ed un ritorno del Vicenza che trova il secondo gol e va vicino al beffardo (ma in quel momento forse giusto) pareggio. I tanti cambi che Andreazzoli può operare – in serie A sarà a noi avversa però questa cosa – fanno la differenza e gli azzurri si ritrovano nuovamente con il pallino del gioco, trovando poi con Crociata (che gran gol) il poker. In mezzo un gol annullato dal VAR a Cutrone per fuorigioco. Dicevamo di cosa tutto sommato contava ieri. Ecco, tutto sommato, questi obiettivi sono stati portati a casa.
L’uomo del match è Pippo Bandinelli. Grande partita quella dell’ex Benevento. Si vede che rispetto ai compagni ha quella necessità di dover mettere a maggior ragione il cuore oltre l’ostacolo. Il suo lungo stop lo ha tolto dai radar e quando le cose vanno bene non è poi mai facile rientrare, ma lui lo aveva già fatto alla grande nella fase finale della scorsa stagione, ed ieri ha tirato fuori una forma ed una prestazione davvero importanti. Molto bene Ricci che è sempre nel vivo del gioco ed offre una gara di grande continuità qualitativa, e poi, il solito Bajrami che al pronti via timbra subito il cartellino. Non la migliore prova per capitan Romagnoli che viene cambiato all’intervallo e poi registriamo una gara non spaziale di Vicario che apre ad una legittima domanda… Mister Andreazzoli alla fine opta per il classico 4-3-1-2 anche se davanti mischia un po’ le carte (fuori La Mantia non ce lo aspettavamo) e mette dentro un Empoli che ci riporta per lunghi tratti a quello ammirato nel 2018, con tanta sfrontatezza e qualche rischio di troppo dietro. Identità però, va detta, che richiama a maggior ragione il lavoro dello scorso anno. Sicuramente il precampionato poteva essere un filo più semplice per il mister però al momento, sempre fermo restando che c’è da lavorare, la squadra sembra pronta per la battaglia.
Adesso il campionato, adesso la Lazio, adesso Maurizio Sarri. Si parte con il botto sabato sera al Castellani, ma spesso giocare queste gare ad inizio stagione può dare qualcosa in più a chi sulla carta non è favorito. E sappiamo che le squadre di Sarri hanno bisogno di tempo per assimilare tutti i concetti. Sarà difficilissima, sarà forse pure impossibile, ma siamo qui per divertirci e provare a strabiliare di nuovo…