La Superlega ci mancava! Quelle menti geniali che hanno pensato di mettere in essere una cosa del genere meritano il Nobel per l’Economia ma già che ci siamo darei loro anche quello per la Pace. Perché pace davvero sarà tra qualche anno…non molto in là….nella quale uno degli sport più amati e popolari del mondo sarà sepolto in un cimitero di debiti e di solitudine.
Lor signori credono che il calcio sia solo un business, uno spettacolo da offrire a clienti seduti su comodi divani davanti alle TV mentre mangiano le patatine e bevono una birra. Da anni dura questa storia! La colpa è delle TV! Ma davvero?
Ora arriva la Superlega. Ma di cosa si tratta? Sarà una competizione in cui si sfideranno le maggiori ( autoproclamatesi tali) società calcistiche d’Europa. Questo nuovo torneo, che si disputerà in contemporanea ai vari campionati nazionali. Inizio previsto con la stagione 2022/2023, ma c’è chi ne prevede l’avvio addiruittura il prossimo mese di agosto.
Il formato sarebbe il seguente: partecipano 20 squadre, quindici le “fondatrici” che avranno sempre il posto garantito. Le altre cinque verranno concordate ogni anno. Avete letto bene: concordate! Fa un certo efetto che questo tipo di “filosofia” venga perseguita da gente che fino a l’altro ieri parlava di quanto in Italia sia assente la meritocrazia…! Gli “eletti”, verranno suddivisi in due gironi da dieci e daranno vita ad un mini campionato andata e ritorno. Le prime quattro di ogni gruppo andranno alla fase a eliminazione diretta. La finale, invece, sarà in gara secca che si giocherà sempre in una sede diversa. I club che hanno fin qui aderito sono 12: Juventus, Inter, Milan, Manchester United, Liverpool, Arsenal, Chelsea, Manchester City, Tottenham, Real Madrid, Barcellona e Atletico Madrid. Ne mancano 8 ma i coraggiosi pionieri di questa iniziativa hanno fiducia che arriveranno. Fremono intanto tutte le suadre di Europa che si chiedono se avranno la fortuna e l’onore di essere tra le prescelte. Qualcuno però sembra dire di no: pare che il PSG, Bayern Monaco e Borussia Dortmund abbiano rifiutato l’invito. Intanto la Federazione Calcio Inglese e quella della Germania hanno già preso posizione: chiusura totale!. E chiusura totale anche da parte della UEFA e della FIFA. Insomma, come dice un probverbio delle nostre parti, quelli che hanno organizzato la Superlega, “se la fanno e se la godono”.
Intanto anche Aleksander Ceferin, numero uno Uefa e amico personale di Andrea Agnelli (neo vicepresidente della Superlega) parla di tradimento da parte del numero uno bianconero che appena un mese fa, quando col suo amico parlava di riforma della Champions, dichiarava “La Super Lega? Spero che questo chiuda le speculazioni che ci sono da vent’anni. Se dei club hanno lavorato da soli su qualche progetto, credo che per il momento si fermino qui” Quando si dice la velocità con cui si può cambiare idea! .
Ma non è da solo. Le proprietà straniere di Milan e Inter sembra seguano la corrente, felici dei loro bilanci in perdita verticale, mentre promettono contratti multimilionari ai loro tesserati, ai quali evidentemente, non è bastata basta la cassa interazione che hanno ricevuto al pari di altri lavoratori in questo periodo di pandemia. Vuoi mettere il disagio di Ronaldo, o Lukaku, o Ibrahimovic, con quello di un operaio o con quello di un commerciante o con quello di un ristoratore o con quello di un lavoratore dello spettacolo? Weeee….ma scherziamo! Giusto chiedere sostegno allo stato per stipulare contratti a nove zeri! Lo spettacolo deve continuare! Ma almeno fosse spettacolo!
Comunque, “il dado è tratto”, o così pare. Da tifosi siamo diventati clienti ed ora ci vogliono solo spettatori, concedendoci il privilegio di assistere alle meraviglie della Superlega, dove ci saranno supergiocatori, superoprocuratori, superpresidenti, superarbitri, superstadi, supertutto.. Il gioco offerto sarà meraviglioso ed i giocatori potranno mostrarci cose che “nessun umano ha mai visto”.
Ma, alcune domande.
Dato atto che le 15 “elette” saranno baciate dall’immortalità e si contenderanno l’euroscudetto, ci saranno le retrocessioni. Cioè, le altre 5 che saranno scelte che fine fanno? Immaginiamo ad esempio che si scelga una squadra italiana. La prescelta che sarà disposta a qualsiasi cosa di pur di lasciare la Serie A. Ma se poi retrocede che succede? Torna? E quindi in Serie A ne dovrà retrocedere una in più per far posto alla transfuga? O si elimina una promozione dalla B?
Da dove prendono gli arbitri? Ci saranno fughe di fischietti dalla UEFA verso la Superlega immagino e gli stipendi saranno adeguati. Insomma, una buona offerta per guadagnarsi una pensione migliore di quella di un rider.
Ma…e se i tifosi si fosseo rotti le scatole di questo teatrino? E se lasciassero la Superlega nel suo mondo di supereroi e si accontentassero di vedere solo una misera partita di calcio giocata da miseri giocatori? Niente superabbonamenti in TV, niente supertrasferte, niente supertifo…sarebbe un disastro!
Davvero, torniamo seri! Non ne possiamo più di questo calcio che ci ruba l’emozione! Passi per il coronavirus che ha svuotato gli stadi: non avevamo scelta. Ma qui la scelta l’abbiamo: mandiamoli a giocare da soli, in stadi vuoti come sono adesso, in una TV che nessuno guarda, in un Campionato che non vale una euromazza! Perchè questa Superlega ci toglie le cose più importanti: la passione e i sogni, la scommessa di David che batte Golia, la certezza che ogni impresa, per quanto difficile, possa essere possibile.
Da bambino non avrei neppure potuto immaginare che avrei visto l’Empoli giocare in Serie A. E, in ogni parte di Italia e del mondo, dietro gli occhi di un bambino ci sono questi sogni. Già è cambiato molto. Già il calcio ha smarrito da tempo la sua anima, già chi governa il calcio – al di là dei discorsi di rito – sta trasformando questo meraviglioso sport in un bancomat. Già in molti – troppi – giocatori il protagonismo del personaggio prevale spesso sulle qualità del campo: in molti (troppi) casi si pensa troppo spesso all’estetica di sè e poco a quella del gioco. Già i settori giovanili soffrono perché è più facile acquistare un ragazzo che andare a scovarlo sui campi da gioco. Già di calcio si parla troppo e se ne capisce poco, nell’informazione il gossip sta prendendo sempre più il posto della analisi tecnica, del racconto. Già si dettano regole impossibili che poi non si possono rispettare e si ingenera il cao… Empoli – Chievo ne è un cristallino esempio! Già tanto, già molto. Già troppo! Attenzione che il pallone non si sgonfi!
Idea ripugnante e disgustosa fin da quando iniziarono a parlarne (ed ormai si tratta di qualche anno).
Sembra che alla fine siano riusciti in questo intento maldestro.
Incommentabile
Deunass.ga Fioravanti mi sei piaciuto, schietto e deciso senza mandagliele a dire…concordo con ogni parola…quello che esprimi è stata la mia prima reazione, ma poi ho pensato…mi importa una se.a, tanto io sin per l’Empoli e finché c’è lui io potrò sempre godere del calcio “vero” e spontaneo.
Caro Fabrizio tu lo sai che a me piaci molto quando scrivi di calcio, perchè su tante cose la penso come te,io sono un socialdemocratico, tu sei un sinistroide partigianino, non che i partigiani non mi piacciano, anzi però per quanto riguarda la Superlega tu sei troppo severo come giudizio.Comunque io faccio il tifo solo per l’Empoli proprio perchè non girano soldi a sproposito come nelle grandi squadre,e perchè non c’è proporsione fra i calciatori e la gente che lavora normalmente,comunque chi vivrà vedra, continua a scrivere perchè quello che dici è sensato, ti ringrazio e ti saluto.
Piero non ti illudere troppo, anche l’Empoli fa parte del sistema calcio, e i soldi girano anche a Empoli, e tanti. Tutti contrari alla Superlega, ma non facciamo gli ingenui verginelli smarriti, se al loro posto c’ervamo noi facevamo gli stessi discorsi. Credi che se ai dirigenti dell’Empoli dicessero che triplicano i soldi dei diritti TV se si giocasse senza pubblico ci penserebbero due volte? La battaglia è di noi tifosi, compresi quelli di Inter, Milan ecc. non delle società, che sono tutte uguali, grandi e piccole
non girano i soldi??? però girano altre parti del corpo quando invece girano i soldi eccome!!!
Ce ne fosse di partigiani , gente con gli attributi, l’Italia andrebbe meglio.
E’ stata una decisione dettata essenzialmente dalla montagna di debiti che le squadre autoproclamatesi “elette” hanno accumulato negli anni, anni in cui hanno ricevuto comunque somme notevoli dalle pay tv. In questo modo credono, erroneamente, di ripianare i debiti grazie ai soldi ricevuti da chi finanzierà la Superlega. Questo però non funzionerà secondo me per svariati motivi. Primo, la voce stipendi rappresenta attualmente oltre il 50% dei costi nei bilanci di queste squadre e questo non è economicamente sostenibile. Se dovessero ricevere anche cospicui finanziamenti, questi servirebbero per aumentare i già alti stipendi dei giocatori per trattenerli, o comprarne di nuovi e migliori , e sarebbe un circolo vizioso. Secondo, il modello che ispira questa idea è la NBA o anche la NFL in America. Però anche in questi campionati ci sono partite noiose, dal risultato scontato, e quindi alla lunga l’appeal del nuovo format Superlega verrebbe meno. Terzo , nel caso della NBA e dell’NFL questi campionati attingono in larga parte dai campionati studenteschi americani per pescare i nuovi prospetti, dove ci sono centinaia di squadre e anche , in misura minore, anche dal basket europeo. Le squadre di Superlega invece avrebbero praticamente solo i loro settori giovanili, infatti se è vero che chi gioca in Superlega poi è escluso dalle altre competizioni nazionali ed internazionali, per estensione questo varrebbe anche per i settori giovanili . Ovviamente c’è sempre l’opzione di acquistare i giocatori “top” delle leghe da plebei, a patto di pagarli cari ed offrire un ingaggio altrettanto caro, per farli rinunciare a nazionali, europei mondiali ecc, e questo ci riporta al punto primo..
In conclusione, i debiti , prima o pio li dovranno pagare, e se questa è la strada che hanno scelto, faranno un bel botto dal punto di vista finanziario.
Questa sarà una associazione di mafiosi , società piene di debiti che pensano di aggirare il problema , sicuramente verranno escluse dai propri campionati ed è quello che si maritano.
Una vergogna! Io sono di Livorno e tifo Empoli perchè è una società sana, piccola che sa lavorare bene e far emergere i veri valori dello sport.
Spero che riescano a bloccare questo schifo!
In questa vicenda c’è tutta la volgarità e bassezza umana.
Fuori dalla serie A per quanto mi riguarda, visto che vogliono questa competizione antisportiva. Troppo facile sennò!
Ragazzi secondo me bisogna ricominciare a guardare più a noi stessi e a quello che è un nostro bisogno e ci fa stare bene. E’ più di un anno ormai che non si può più andare allo stadio, che è una cosa che tanto ci piace. E allora, a maggior ragione se il calcio dei “grandi” prende sempre di più questa piega, riscopriamo (appena la situazione sanitaria lo permette) il piacere di andare allo stadio per stare insieme a sgolarsi per i colori della propria città, il piacere di andare tutti insieme in trasferta in qualche angolo d’Italia. Che si sia in Serie A o B, che ci sia la Juve e il Milan o meno. Fregandosene il giusto della posizione in classifica e delle sottigliezze tecnico-tattiche, che comunque si possono analizzare nelle lunghe ore del viaggio di ritorno. Il calcio è diventato arido anche per colpa nostra, che ci siamo adagiati. Torniamo a viverlo come piace a noi, e le Superleghe se le facciano tra di loro se gli garba tanto, basta non guardarle e il mercoledì sera uscire a bere con gli amici
Non bisogna essere però ipocriti: fino ad adesso, bene o male, Superlega o non Superlega, il business ed i risultati se li sono comunque spartite le squadre menzionate.
Detto questo, essendo una lega privata, finanziata da privati, il fisco avrà tutto da guadagnarci: il 50% dello stipendio lordo va nelle casse dello Stato…
Io seguo solo l’Empoli e basta, ho smesso di vedere anche le partite di “cartello” perché di una noia mortale. Vogliono fare la Superlega? Facciano pure, la prima annata ok, ma vedere sempre le stesse squadre crea assuefazione e alla lunga annoia. L’NBA è un’altra cosa, dato che il 95% delle squadre sono degli USA ed è alla stregua di un campionato interno.
Purtroppo il Dio denaro comanda. In un mondo del calcio dove si va a cercare lo spettacolo, la competizione e tanta gente negli stadi si dovrebbe fare proprio il contrario. Vincono oggi i campionati le squadre che hanno più possibilità economiche, quindi partendo dalle prime 3 in modo progressivo andrebbero tolte le risorse di diritti televisivi per esempio di almeno il 50% e ridistribuire verso il basso dalla 4’ alla 12’ in classifica. Si vedrebbe un calcio che si andrebbe a livellare con la possibilità che vinca il campionato una squadra sorpresa, ed in più una lotta fino alla 12 piazza perché darebbe non pochi vantaggi per l’anno successivo. Questo toglierebbe anche i famosi biscotti di squadre che non hanno più nulla da dire al campionato.
purtroppo che i budget di ogni squadre determinino la forza ed al 90% anche la posizione in classifica e’chiaro da tempo ( la cosa vale anche per noi senno’ siamo ipocriti…se siamo primi e’ perche abbiamo 24 giocatori che altre 20 squadre NON possono permettersi ed ogni 2 anni con paracadute ed altro vinciamo a mani basse la serie B )
la faranno di sicuro e troveranno un accordo con Fifa ed Uefa per dare una parte in mutualita’ alle leghe o alla Champions League.
io sono contrario , metterei un tetto agli ingaggi da non oltrepassare….ma anche questo viene in qualche modo ‘ truffato’ dalle squadre top di tutti i campionati , questo perche’ sono di proprieta’ di fondi , arabi , discussi uomini di affari o multinazionali …..comanda il Business e non piu’ lo sport , la competitivita’ e la speranza di un miracolo sportivo che sara’ sempre piu’ raro e difficile.
Stamattina ho letto La Repubblica, Il Corriere della Sera e la Gazzetta dello Sport. A parte il giornale sportivo, gli altri due quotidiani hanno riportato la notizia in prima pagina; addirittura La Repubblica al centro della prima pagina. La notizia è di quelle che suscitano immediate strumentalizzazioni: ricchi che snobbano i poveri, grandi che gettano giù la maschera e umiliano gli umili, forti che calpestano i deboli. La verità è che il calcio è uno sport fatto di tanti soldi, non nascondiamolo; i club a otto zeri spesso esprimono il grande calcio e sono determinanti nel promuoverlo. Dietro il Barcelona dei grandi successi, dietro il Milan o la Juve ci sono grandi investimenti: è inutile non riconoscerlo. La storia di Davide e Golia è nient’altro che un mito ripetuto a memoria, ogni volta che per un clamoroso errore ci si convince che esistano squadre cresciute a pane e burro accanto ad altre supertecnologiche e strapagate; o, peggio ancora, quando con tanta ingenuità si ritiene che il calcio povero di un tempo era migliore del calcio di oggi. Il circus del calcio vive di investimenti, di grandi capitali che attendono un ritorno. Per questo mi guardo dalla retorica pauperista, da quanti ingenuamente sono convinti di un calcio delle origini, giocato con palle fatte di cenci o di corde. C’è tuttavia qualcosa della SUPERLIGA che mi lascia perplesso: il progetto. Un progetto che si nutre della supponenza degli Agnelli, della protervia delle società spagnole, della culturale liberale e antiumanistica degli inglesi, potrebbe essere punito, castigato dai fruitori. Il calcio, non quello giocato, è passione, narrazione, identità, illusione, promessa. Fino ad oggi tali aspetti umanistici sono riusciti a convivere con la dimensione economica e industriale. La SUPERLIGA prima di fare i conti economici, dovrebbe fare due conticini con un fenomeno culturale e la sua simbologia, con eroi a cui si perdonano i grandi guadagni solo perché le gesta vanno ben oltre e si iscrivono nella memoria collettiva. Guai a chi tira la corda e minaccia un sogno.
Non ho simpatia per Fioravanti anche se li stimo come persona e come professionista,Ma questa sua riflessione sulla sullo super lega,Mi ha fatto conoscere una persona da apprezzare.Puo’ dialigare con me se vuole .Ho 60 anni di calcio dell’Empoli sulle spalle e qui esiste la mia mail.Io non mi nascondo.Fulvio.
Non ne farei una questione “romantica” come nell’articolo del pur bravissimo Fioravanti, ci sono molti motivi PRATICI per cui e’ una PESSIMA idea
1) impoverimento dei campionati nazionali
2) conseguente impoverimento dei vivai, da cui pescano anche squadre della Superlega
3) molte persone smetteranno di seguire il calcio (che tifo a fare Samp o Bologna se non ho neanche la possibilita’ teorica di vincere nulla se non un campionato nazionale svalutato?
4) se si va piu’ verso un calcio in cui il profilo “utente” e’ svincolato da un rapporto territoriale/sentimentale con la squadra, questi non appena qualcos’altro andra’ di moda (es. Esports) lascera’ il calcio..
5) se perdi il seguito dei tifosi “duri e puri” devi attrarre sempre piu occasionali..che pero’ devi attrarre con piu marketing (spesa) e con risultati sportivi continui (altre spese)
Lasciamo da parte il romanticismo..
Anche dal punto di vista cinico ed economico mi sembra una cagata uguale!
Una schifezza che va fermata assolutamente!
Fioravanti come sempre ci delizi di un articolo ispirato da nobili valori.
A mio modesto modo di vedere, per noi che siamo abituati alla nostra dimensione, di questa superlega ci deve interessare poco o niente.
Più che all nba americana questa formula mi sembra simile all eurolega di basket. Dove i soliti club blasonati si affrontano infrasettimana come se fosse la vecchia coppa corac. Chiaramente gli interessi che girano nel calcio sono centuplicati perché una partita come real Madrid Manchester united la guarderanno in ogni angolo del mondo. Non penso nemmeno che la fifa e la uefa faranno quello che dicono in queste ore, perché privarsi di questi club nei propri campionati vorrebbe dire quasi azzerare l appeal verso televisioni a pagamento, che oggi sono il motore di tutto il giochino è inutile nasconderlo.
Gli scenari che si apriranno non so quali saranno, ma a noi tifosi dell Empoli fc son convinto che ci coinvolgeranno di striscio
Dipende…se prima partecipando alla serie A prendevi 10 dalle televisioni adesso prenderai 3…perche’ sara’ un prodotto di minor valore..quindi a cascata in serie B incasserai 1.
E se incassi meno dovrai vendere i giovani prima, e magari anche a meno (perche’ a confronto col giovane pompato X che gioca nel campionato Primavera Superlega..)
E’ tutto collegato, causa ed effetto..fino all’ultima serie professionistica.
Per trovare dove la catena si spezza da queste logiche devi arrivare on Promozione ed Eccellenza
Insomma, a Monteboro possano iniziare a seminare i baccelli
Se la tua ipotesi, che mi pare apra a scenari catastrofici, si avvera vorrà dire che seguiremo la nostra squadra in promozione e eccellenza. La voglio pensare un po’ più positiva la faccenda e spero si continui a girare l’Italia negli stadi di spessore e non nei soli campetti toscani di periferia
Io ci saro’ anche nei campetti di periferia
A… che persona viscida ,lui e la sua famiglia si sono arricchiti con i soldi puppati negli ultimi 50 anni allo stato padrone di una società dove il tifo è comandato da dei bos dellandrangheta e mafia ,cosa ci si può aspettare.
Provo schifo ma non stupore.
Da Agnelli abituato a stuprare l’Italia, non mi aspettavo niente di migliore.
Sono disilluso ma comunque allo stesso tempo stupito da chi mi sarei aspettato strisciante ai piedi delle strisciate: da Tuttosport lecchino di corte critiche a non finire all’Eurolega, passando da radio sportiva a la gazzetta dello sport, arrivando alla politica globalizzata e capitalista (rappresentata degnamente da Draghi e Macron) uniti in un coro unanime contro i dissidenti.
E allora mi chiedo: il capitalismo del calcio avrà fatto bene i suoi conti? Perché tanta acredine anche da parte della politica? Quale parte della torta viene sottratta a chi di solito di quella torta di sazia?
Non so bene cos’è che non torna, ma qualcosa non torna. E sarà bellissimo vedere l’effetto boomerang.
Non mi stupirei se qualche società, anche nostrana, si ritirasse dal progetto.
Non mi stupirei se UEFA e soci alleggerissero i soldati al fronte cercando mediazione.
Io da tifoso dell’Empoli un po’ me ne infischio. Quelle tre mi hanno sempre fatto uggia. A casa mia si dice “meglio perdile che trovalle!”.
Milan Inter Juventus…a mai più!
Chi partecipa alla superlega deve stare fuori dal campionato italiano…punto.
Ma sai che soddisfazione vederli al castellani e vincere contro di loro…. Che facciamo pure la superlega invece chè la Champions perché si tratta di questo…
Poi la domenica vengono ad Empoli… Perdono… Poi voglio vedere le interviste del dopo partita…. Vincere a Manchester per perdere a Empoli…. Son soddisfazioni…
No, io queste soddisfazioni me le sono già tolte.
Chi fa l’Eurolega deve stare fuori dal campionato.
Rimango allibito da alcuni commenti del tipo ma tanto a noi dell’Empoli non ce ne frega niente, lasciateli andare, che problema c’è giocheranno di mercoledì e così via. Ma non capite che qui ci stanno rubando il sistema calcio. Ci stanno dicendo apertamente ci piace il vertice della piramide calcio e solo questo per il resto del calcio giovanile, del calcio minore della C della B delle altre 16 povere di A ARRANGIATEVIIII. Noi ce ne andiamo in una Supercazzola PIENA DI $$$$$$$ (Sono Gia pronti 500M per ognuna delle iscritte) A dare la copertura finanziaria è JP Morgan la più potente banca d’affari del mondo. Si porteranno dietro i migliori Broadcasters del mondo. A noi figli di un Dio minore ci verrà tolta anche l’ultima delle illusioni: quella di Davide che sconfigge Golia. Unica speranza che UEFA FIFA e i governi delle principali nazioni di questa Europa facciano quadrato di fronte a cotanta protervia e non si facciano scippare il calcio con tutta la cassa, dando dimostrazione che la UE esiste davvero e non è soltanto il nome di una moneta caduta dall’alto.
Sei sicuro ci sia JP MORGAN? Se così fosse, perché hanno contro tutti i governi, anche i più “capitalisti”? È tutta una pantomima?
Confermo JP Morgan
Assurdo che Milan, Inter e Juve vengano escluse dalla serie A, o che i loro giocatori non possano far parte delle nazionali, sarebbe come darsi una zappata sul piede. Lo scopo della superlega e delle future 20 società, è quello di racimolare tutti gli introiti, e dividerli fra di loro; sparirebbe la Champions League, che in verità non è più seguita come prima, se non nelle partite finali; Champions League che è sicuramente da cambiare, e esiste già un progetto in cantiere da diversi anni e che avrebbe dovuto vedere la luce nell’estate del 2024.
Credo che alla fine, dopo tante discussioni, si troverà un accordo: la Superlega rinuncerà al progetto, e con la Uefa organizzerà una nuova Champions League, con chiaramente il predominio e incassi certi delle “grandi” squadre. Alle squadre minori resterà la europa league, e incassi sempre più bassi.
D’altra parte, ora come ora, la champion fa “ridere i polli”; e chiaramente le grosse società devono fare qualcosa per far fronte ai debiti accumulati dovuti ad una programmazione insensata, e sono a rischio fallimento; la legge del più forte è ancora predominante, occorre salvaguardare, nei limiti del possibile, gli interessi delle più piccole.
Caro Sig. Fioravanti, lei ha scritto un bell’articolo, ma credo che, lei come molti non abbiate ben capito la situazione.
Il calcio è cambiato totalmente negli ultimi 10/15 anni, oggi la platea non è più la solita, Italia, Inghilterra, Spagna etc.., Oggi la platea è il Mondo, nel Mondo c’è una grande fame di calcio e di calcio di alto livello e qui si andrebbe a posizionare questa Superlega. Calcio di alto livello con grandi campioni, chi la vuole vedere si farà il suo bell’abbonamento e avanti.
Per quanto riguarda il calcio quello di Davide contro Golia, del popolo e della piccola che conquista la gloria, non cambierà nulla, anzi ritorneremo al tanto decantato calcio di una volta, senz’altro bello e appassionante come era negli anni 60/70 dove giocheremo tutti allo stesso orario o almeno in 2/3 fasce il sabato e la domenica e dove non dovremo confrontarci con le super potenze, perchè ci sarà un livellamento, forse verso il basso, ma sarà senz’altro più bello, ritorneremo al famoso calcio pane e salame, tanto voluto da chi non tifa le grandi. E continuamente ricordato e rimpianto da tutti noi.
Io come molti altri continuerò a seguire il mio Empoli e sono sicuro che mi divertirò come prima se non di più e se ne avrò voglia mi farò l’abbonamento per seguire la Superlega ( visto che non sarà obbligatorio), altrimenti durante la settimana mi guarderò un film o andrò a letto prima.
Tutto molto semplice Sig. Fioravanti, senza scomodare gli dei del paradiso, vedrà che tutte le altre cose che lei ha menzionato si sistemeranno con il tempo come è sempre stato quando ci sono stati i grandi cambiamenti della storia e della società.
Meno male che ci sono l’ Empoli, l’ Atalanta, il Chievo, l’ Ascoli, il Toro, la Ternana, il Montevarchi…. Questo è il calcio vero e genuino, mica il business di Agnelli e C.
No, No, chi partecipa alla Superlega deve giocare in Italia.
Sta a noi, maturi, non andare allo stadio quando ci sono queste squadre, a non comprare la partita quando giochi con queste squadre.
Purtroppo questi “soggetti” vogliono “stracampare” con quello che dovrebbe essere principalmente uno sport, per loro è solo un business e quindi puoi combatterli solamente facendogli diventare NON conveniente il business.
Vorrei vedere chi se la sentirebbe di passare attraverso due ali di veri sportivi e tifosi fuori dallo stadio che non entrano…
Bene si troveranno “sfortunatamente” in primo piano su decine di foto pubblicate sui social da centinaia di persone…..perchè ora ci si difende così.
Dal presidente della Juventus il signor Agnelli c’era da aspettarselo che il guadagno passa avanti a tutto l’aveva già dimostrato portando la sede legale e fiscale della Fiat all’estero per pagare meno tasse l’Italia, poi inter e Milan con i bilanci in super rosso non pare il vero poter avere degli introiti in più per risanare le proprie casse ,alla faccia dei propri tifosi e dello sport in generale ,ora si spera che vengano punite anche con l’esclusione dai propri campionati , per queste società lo sport calcio non esiste , c’è solo il profitto ad ogni costo .
Che schifo.
Completamente d’accordo con Fioravanti!
Il calcio dipende da noi…se tutti e sottolineo tutti decidiamo di boicottare questa pagliacciata il giochino finisce ancora prima di iniziare. Dobbiamo farci sentire!
Forza Empoli
Secondo me chi si è autoproclamato “eletto” ed ha deciso che, come diceva il Marchese del Grillo ” io sò io e voi nun siete un caxxo” va bandito da qualsiasi competizione, amichevole, ecc ecc, così I giocatori delle squadre “elette” si levano la voglia di giocare solo tra loro “top” e non si mischiano alla plebe. Che senso avrebbe farli giocare in Italia, per cosa. per fare la corsa Champions, che sarebbe inutile , in quanto è già stato deciso chi partecipa ? Per farsi dare le briciole , a mò di elemosina , della montagna di soldi che loro riceverebbero da JP Morgan? Mi sembra la trasposizione in chiave moderna della divisione in classi che c’era durante il medioevo, il Signore del castello che era onnipotente, e la massa, la plebe, che non contava nulla.
Guardiamo in faccia la realtà, hanno tirato in ballo il covid, per giustificare la mossa della Superlega. In verità, il Barcellona, tanto per citarne una, ma vale per tutte, è in crisi economica perchè ha un monte stipendi stratosferico, e alla lunga non regge un sistema del genere. Se devi pagare centinaia di milioni, tutti gli anni, a giocatori e procuratori vari, alla fine poi i nodi vengono al pettine. La NBA che sarebbe il modello di riferimento, ha un salary cap, e dà la possibilità alle squadre peggio classificate l’anno precedente, di scegliere per prime i giocatori nella successiva campagna acquisti, per cercare di riequilibrare le cose. Altrimenti anche lì vedere vincere sempre gli stessi stancherebbe velocemente gli spettatori. Sempre la NBA non ha distrutto o impoverito campionati e leghe pre-esistenti, come farebbero invece i Superleghisti, perchè semplicemente è l’unico campionato, a parte le leghe studentesche. Le squadre che esprimono una realtà locale, tipo Empoli, non esistono, e quindi non c’è il senso di appartenenza ed identificazione verso una squadra come succede invece nel calcio. Secondo me è un progetto arrogante, che nasce appunto dalla mente di persone arroganti e spocchiose, che fanno finta di amare il calcio
Folema scendi dal vespino.
La superlega viene paragonata alla NBA ma con la NBA non ha niente a che rivedere, se la vogliamo paragonare a un’altra competizione del basket l’esempio più calzante è l Eurolega. I signori del calcio arrivano venti anni dopo quelli del basket ma era ovvio che ci arrivassero. Ormai il giochino a quei livelli ha perso un po’ di interesse perché non sono stati capaci di rinnovare la formula. Per me hanno a fare quello che vogliono tanto a noi tifosi dell Empoli fc non ci riguarda. Vi ricordate quando c’era la coppa dei campioni e a giocarla andavano solo le squadre che avevano vinto il proprio torneo nazionale? Ecco mi pare che siano passati degli anni e la uefa è voluta passare alla nuova formula con la partecipazione di molte più squadre, il risultato è che a arrivare alla fase finale e a vincere son sempre le solite negli ultimi quindici anni.
E queste solite che arrivano in fondo vogliono i soldi dei diritti televisivi tutte per se, e vogliono giocare secondo le proprie regole. Non ci vedo niente di strano, ormai il calcio è business e a quei livelli noi non ci si incastra nulla. Mi fa ridere vedere quanta gente anche qui dentro grida allo scandalo e vuole ribellarsi, ma a cosa c’è da ribellarsi? O siete dei gobbi o dei milanisti o degli interisti che non gli sta bene partecipare a quella competizione altrimenti non vedo cosa ci sia da indignarsi
Si Ok allora il modello è l’Eurolega. Ma lo sai che i soldi che prende l’Empoli se l’anno prossimo (speriamo) siamo in serie A sono in massima parte quei pochi che gli toccano dei diritti tv. E che questi diritti tv, nel caso di un campionato svuotato di significato, perchè la lotta al vertice non avrebbe senso, diventerebbero molti meno? E quindi, a cascata, meno soldi ai settori giovanili, ingaggi più bassi ai giocatori, di conseguenza, giocatori più scarsi, campionati tecnicamente sempre più scadenti in generale, e quindi meno appeal per le tv, e quindi meno soldi dai diritti tv. E questo semplicemente perchè la Superlega diventerebbe un campionato parallelo a quelli nazionali, con una audience potenzialmente molto maggiore, e di conseguenza avrebbe tutta l’attenzione mediatica, e dei soldi a questa collegati . Per farti capire meglio se Juventus Atalanta di domenica scorsa fosse stata giocata in tempo di Superlega sarebbe stata una partita inutile, tanto la Juventus era certa del piazzamento Champions in ogni caso, e l’Atalanta era certa del contrario. Quindi non mi sembra proprio che si possa dire che a noi dell’Empoli la cosa non ci riguarda.
L’aspetto sportivo nel calcio è secondario rispetto allo spettacolo. A me uno spettacolo del tipo di quello ipotizzato non mi piace per niente. Già nota praticamente vedo solo le partite dell’Empoli e spero di tornare presto allo stadio. Per il resto spero di tornare presto al cinema e ci sono tanti, ma tanti bei libri da leggere.
Mi dispiace ma trovo l’articolo bello ma assolutamente banale…..nessuno si sofferma a guardare piu’ in la….tutti parlano di passione danno addosso a questa super lega senza nemmeno sapere o almeno domandarsi il perché si è arrivati a questo punto….
Uefa e Fifa sono tra le organizzazioni più assurde e corrotte di tutti i tempi….lo diceva perfino il magico Diego Armando… hanno inventato il fair play finanziario che è una grande c………
Hanno fatto i mondiali in Quatar e li fanno giocare a Dicembre,hanno rovinato lEuropa Legue che si guarda forse solo la finale…ma di cosa stiamo parlando….ora sembrano diventati….i poveretti che hanno subito un torto….secondo me se lo sono voluto il torto…..
E forse hanno rovinato anche la Coppa Campioni per quanto mi riguarda che quando ero giovane io la giocava solo chi vinceva il campionato punto.
C’e qualcosa di più grande sotto…che il semplice discorso dei debiti….che pur credo sia fondamentale….ma i club inglesi non hanno debiti eppure ci stanno come mai?
Poi il Coronavirus sicuramente ha accellerato il tutto perche’ se i negozi sono chiusi….se i ragazzi non giocano a calcio….io ad oggi ero gia’ al 2/3 paio di scarpe comprato per il mio bambino… in un anno….e varie tute e magliette…che oensate che Adidas…Nike…New Balence…non abbiano fermato i contratti con queste squadre…e dove li prendono i soldi i presidenti se non dalle televisioni…..
Detto questo per noi Empolesi non cambia nulla….anzi forse ci si guadagna anche di piu’ visto che alle fine chi li compra i calciatori?
S’è scritto su per giù le solite cose nel solito minuto ahahahahahah
Davvero….aggiungo anche a chi si meraviglia e fa demagogia dicendo che è morto il calcio…di fare meno l’ipocrita e da un po’ di tempo che quel calcio che vedeva trionfare Sampdoria o verona e’ morto….. che vi siete svegliati tutti ora?
La colpa è di noi italiani che invece di tifare per le nostre realtà seppur piccole e ovattate , il 60 % degli italiani che vedi nelle curve comprese la nostra in ogni parte d’Italia per metà è strisciato , fiero di tifare da sempre e per sempre solo Empoli