Da quando esiste, Monteboro è sicuramente uno dei fiori all’occhiello della società azzurra. Nato come centro sportivo e nuova sede della società, fino alla costruzione di “Casa Azzurri” era mancante però di una componente molto importante: la prima squadra. Salvo rari allenamenti, Monteboro infatti non ha mai visto la presenza costante della squadra azzurra principale ma, dalla messa in piedi della nuova struttura, questa è diventata la sede dei ritiri estivi e pregara interni dei “grandi”. Ora, in questo momento di straordinaria emergenze quel “Casa Azzurri” può davvero essere la casa per Maietta & C. e diventare davvero una scommessa vinta.

La ripresa del calcio è ancora una supposizione, ma qualcosa in più di semplici ipotesi sono i presupposti necessari a consentirla. Oltre a tutta la parte medica che sarà essenziale, come tamponi e screening approfonditi, sarà soprattutto una struttura ad hoc – dove poter organizzare un ritiro permanente – a poter fare la differenza. Un luogo che non riguarderebbe solo giocati e squadra, ma tutto il “mondo” specifico che gravita intorno, con la possibilità di dormire all’interno della struttura ad essere il valore aggiunto. Cosa che “Casa Azzurri” potrebbe garantire.

Come detto, il punto in più di Monteboro, in questo momento, è proprio la struttura che ospita i calciatori della prima squadra. Una sorta di piccolo hotel (c’è tanto di reception) con tutti i confort. Sicuramente gli allenamenti sul campo verranno svolti (a porte chiuse) al campo Sussidiario, anche per il discorso relativo agli spogliatoi (da considerare forse il luogo più “pericoloso”) ma Monteboro, volendo, potrebbe venire in contro anche in questo essendo dotato di due campi da calcio ad undici di cui uno in sintetico. Al di là della parte sul campo, che ribadiamo verrà svolta in zona Castellani, crediamo che l’Empoli abbia davvero tutto quello che potrà servire per riprendere il lavoro in condizioni di sicurezza e anche per pernottare senza dover lasciare le proprie abitazioni con tutte le incognite del caso.

Immaginiamo che la società sia già al lavoro per programmare la ripresa e farlo al meglio, mettendo davanti a tutto – come fatto fino allo stop ed adesso – la sicurezza e la salute dei propri dipendenti. Vedremo però a ridosso della ripresa, fissata ad ora per il 4 maggio, quelle che saranno le decisioni e le disposizioni ufficiali. La nostra, giusto rimarcarlo, è una ipotesi non diramata dal club.

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

7 Commenti

  1. Bè a questo punto … visto che di sicuro …se si riprende e quando si riprende si farà senza pubblico ….perchè non allenarsi e giocare proprio a Monteboro?

  2. Bisogna riprendere costi quel che costi ….. anche a porte chiuse anche giocando i mesi estivi …. bisogna tornare a una pseudo normalità: la gente ne ha bisogno.
    Empoli FC è all’avanguardia in Italia in tutti i sensi. Se fosse consentito fare lo stadio saremmo al top.

  3. Comunque non credo sia un campo regolamentare per giocare in serie B li a Monteboro, sia ok per primavera e femminile.
    Ma in fondo se hanno i controlli prima di iniziare il ritiro e poi alloggiano lassù, si allenano, vivono li e poi per le sole partite, o per partite ed allenamenti si spostano al Castellani potrebbe essere sufficiente.

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