La Gazzetta dello Sport, nella sua edizione di ieri, ha analizzato i bilanci delle 20 squadre della Serie A 2018-2019. Dalla macro-analisi del quadro complessivo emerge un debito che sfiora i 2,5 miliardi, con molte società alle prese con una difficile situazione finanziaria. In Serie A hanno chiuso il utile gli ultimi esercizi 5 club su 20 piu le retrocesse Chievo ed Empoli. La Serie A è un azienda in rosso per quasi 300 milioni, che spende e spande, fa sempre più leva sull’indebitamento e vanta scarsi capitali propri. Non le migliori condizioni per affrontare l’emergenza sanitaria ed economica della pandemia.
Secondo questa analisi, che rigurda i bilanci chiusi al 30/06/2019, per l‘Empoli i ricavi dai diritti televisivi sono stati 32,9 milioni di euro, quelli dalla gestione commerciale 3,3 milioni di euro e le entrate dalla voce stadio 2,5 milioni di euro.
Nel suo saliscendi tra Serie A e B l’Empoli non smarrisce il suo dna, quello della formichina che tiene a bada i conti. Se l’esercizio 2017/2018, in cadetteria, si era chiuso con 4,4 milioni di profitti grazie al paracadute, la scorsa stagione, in A, ha registrato un sostanziale equilibrio( + 380 mila euro).
Decisivi gli oltre 24 milioni di plusvalenze: 8,8 per Di Lorenzo al Napoli, 5,7 per Rasmussen alla Fiorentina e 3,5 per Pucciarelli al Chievo le operazioni più redditizie dell’ultimo esercizio. Sul campo è arrivata la retrocessione ma quest’anno i toscani possono ancora contare sul paracadute per chi scende in B. Inoltre resta ancora in piedi il progetto del nuovo stadio con un costo previsto di 29 milioni, presentato oltre due anni fa: dopo l’abbandono del socio Pessina, il club si è rivolto altrove.
L’Empoli è questo da sempre: acume economico e gestione oculata.
Non deve mai smarrire la sua identità.
Qualunque cosa accada 🧢
Giusto Zapata, quando perderemo questo tipo di filosofia secondo me perderemo il calcio a Empoli.