PEnsieri Azzurri | La prima di un trittico di fuoco

Scontato dire che l’Empoli è quasi obbligato a vincere domani. È un esercizio che ci ritroviamo a fare spesso, purtroppo, durante questo campionato. La sconfitta di Chiavari è stata pesantissima e ha sottolineato i soliti problemi di tenuta caratteriale e mentale degli azzurri, a cui è bastato poco per ricascare nel solito tunnel amnésico che ne aveva contraddistinto la maggior parte delle trasferte. Almeno per ora il cambio tecnico, messo in atto per dare una svolta decisa, non ha prodotto gli effetti sperati e l’Empoli è una squadra ancora in balia delle sue paure e della mancanza di continuità.

Domani arriva la Salernitana. Avversario scomodo, lunatico proprio come l’Empoli, anche se con qualche punto in più. Con gli azzurri gli uomini di Ventura hanno in comune la predisposizione a subire gol, visto che in sole due occasioni sono riusciti a mantenere inviolata la propria porta. La gara si presenta come sempre difficile, ingigantita dal momento negativo in cui è ripiombato l’Empoli, nonostante la vittoria in extremis contro l’Ascoli. E prima della fine dell’anno gli azzurri dovranno giocare altre due partite, che a questo punto diventano fondamentali per il futuro, contro Cosenza e Livorno.

Certamente occorre pensare una partita alla volta, ma questo trittico di gare rischia di diventare un vero e proprio esame per molti giocatori e per lo stesso allenatore. Il mercato invernale si avvicina e l’impressione è che la società voglia fare qualche operazione di rilievo per risollevare la baracca. Tanti calciatori sono sulla graticola, a causa delle prestazioni al di sotto delle aspettative. Ma come dicevamo anche Muzzi rischia, visto che quella scossa paventata al suo arrivo non si è ancora vista.

Nelle prossime tre gare sarà importante fare più punti possibili. Non conta il come e il quando, come visto contro l’Ascoli. La gente vuol vedere l’Empoli lottare e sputare sangue. Questo è il primo passo per migliorare questa situazione deficitaria e per fare riavvicinare i tifosi alla loro squadra del cuore.

Simone Galli