Da 48 ore il Settore Giovanile dell’Empoli FC ha ufficialmente un suo Responsabile: Claudio Calvetti. Pur in una organica collaborazione con il DS Acardi e il DG Pecini, Calvetti viene ad assumere un ruolo operativo e decisionale importante all’interno della Società di Monteboro, per la quale il vivaio ha tradizionalmente rappresentato negli anni un punto di identità e di forza. Quello di Calvetti in realtà è un ritorno, visto che aveva già ricoperto quel ruolo da marzo a giugno 2018, ma non avevamo avuto occasione di parlare con lui prima. Lo abbiamo fatto adesso, lieti di aver potuto riparlare con un Responsabile del Settore Giovanile azzurro (o Direttore, come viene chiamato), dopo che ‘ultima nostra intervista ad un Dirigente dell’Empoli FC che ricopriva quel ruolo era stata a Cecconi nel marzo 2018. Questo lungo intervallo di tempo ha accumulato in noi curiosità e domande. Da qui anche la lunghezza dell’intervista che crediamo tuttavia offra in più parti spunti di interesse ed una conoscenza di quello che si muove a Monteboro.
Direttore, lei viene da Verona, ci racconti qualcosa di sè
Sono molti anni che opero nel mondo del calcio. Ho cominciato a Verona molti anni fa, poi sono stato parecchi anni al Milan come osservatore, scout del SettoreGiovanile, poi sono tirornato a Verona a fare il Direttore del Settore Giovanile dal 2012 al 2016 e poi sono venuto qui ad Empoli. Qui, all’inizio dell’anno scorso ho fatto lo scout e poi da febbraio-marzo ho diretto il Settore Giovanile. Questanno sono ripartito come scout in giro per il mondo e da gennaio ho ripreso un po’ la responsabilità, la direzione del Settore Giovanile dell’Empoli
Quale i rapporti con il DG Riccardo Pecini che fino a poco tempo fa ricopriva il ruolo di Responsabile del Settore Giovanile?
Riccardo Pecini ricopriva prima un ruolo di responsabilità formale, oggi le dinamiche operative rimangono invariate. Pecini sarà sempre un supervisore del Settore Giovanile perché questa è anche una delle sue prerogative. Era però necessario avere qui una persona che svolgesse il quotidiano, svolgesse tutta quella che è la massa del Settore Giovanile che ad Empoli è un discorso importante, grosso, a livelo organizzativo di rapporti, di relazioni, e quindi io faccio il Responsabile del Settore Giovanile in accordo con Pecini, Accardi ed il Presidente e proseguo questa linea, anche perché qui si lavora molto di squadra, si lavora molto tutti insieme, è un ambiente che ci consente di fare questo
Insieme a lei sono venute alcune persone nuove….Spataro, Megere, Ghisleri, tutto questo gruppo di persone che lavora con lei, insieme a lei ed amcora Andrea Innocenti….che tipo di squadra lei ha costruito , come ha impostato il lavoro
L’impostazione generale è quella di avere dei collaboratori bravi, all’altezza, con esperienza, perchè come ho detto, il Settore Giovanile, per la lungimiranza sopratutto del Presidente in tutti questi anni, è sempre stato una risporsa e deve tornare ad essere una risorsa. Le posso fare una panoramica generale, perché perché so che lei vuole sapere questo. L’Empoli è stata una Società visionaria ed io questo lo posso dire perché io da esterno conosco il problema- Empoli è una città di 50.00 che ha una cultura del Settore Giovanile di questo tipo, che è stata presa ad esempio da tanti perché questo è sempre stato un laboratorio; ciàò ripeto, per la lungimiranza della Società e sopratutto del Presidente che per il Settore Giovanile ha sempre una attenzione molto particilare; basta venire qui a Monteboro e vedere le strutture che ci sono. Ci sono città importantissime, che hanno un bacino di utenza sicuramente superiore a quello dell’Empoli, dove situazioni di questo genere sono impensabili. Quindi Empoli è sempre stato visto come un laboratorio. E dico di più. La percezione esterna che c’è dell’Empoli è anche diversa da quella che c’è qua perché quando io viaggio in giro per il mondo, vado a vedere le partite, parlo con delle persone e dico che sono dell’Empoli, la percezione dell’Empoli è molto alta in giro, molto più alta di quello che c’è qua. Ma questo è un dato tipicamente italiano, anche se qua i dato sono lampanti: qua ci sono un Settore Giovanile ed una strutuura di prim’ordine. Anni fa l’Empoli era molto avanti rispetto alle altre Società che non avevano quella attenzione che aveva l’Empoli in quel momento, che era un precursore, un laboratorio di idee, di giovani. Che cosa è successo? Che tutti hanno capito che senza una risorsa nel Settore Govanile è poi difficile a livello di risultati, a livelli economici, di bilancio, di tutto, ed hanno decisamente potenziato i loro settori giovanili, con investimenti importanti. Di conseguenza, adesso è diventato più difficile competere con Società che hanno dei fatturati altissimi e che dedicano una parte del loro fatturato al Settore Giovanile. Il calcio è cambiato. Una volta tante Società non avevano questo interesse. Togliamo Empoli, Atalanta e pochi altri che nel corso degli anni hanno sempre avuto un’attenzione molto particolare al Settore Giovanile, adesso ci sono finanziamenti importanissimi, spese importantissime, che fa la Juventus, che fa l’Inter, che fa la Roma. Società che per il loro Settore Giovanile hanno dei budget da Società di Serie B, qualcuno di più. Quindi è diventato per noi più difficile. Io sono convinto che abbiamo ancor un ottimo livello, abiamo ancora dei profili interessanti, abbiamo delle squadre che comunque stanno facendo bene. Le Under 16, 15, 17,..che hanno avuto risultati importanti con squadre tipo Fiorentina, Juventus, che abbiamo battuto. Noi ci confrontiamo con delle corazzate, quindi il motivo per il quale può sembrare più difficile non raggiungere le Finali è anche perché anche gli altri hanno cominciato ad investire, hanno cominciato a credere nel Settore Guovanile quando l’Empoli ci credeva venti anni prima
A proposito di questo, le chiedo come lei sta curando lo scouting, che credo sia la cosa forse più importante per un Settore Giovanile
L’Empoli in questo momento, a livello di scouting, ha una struttura importante…
Parlo di scouting giovanile…
Sì, lo scouting giovanile viene in questo momento concepito ad Empoli, come in altre Società importanti. Viene fatto dagli scouts dalla prima squadra fino alla parte agonistica. Ci sono in giro quattro/cinque persone, tutte le settimane…seguiamo 17…18…giocatori in tutta Europa, anche extra Europa, e tutto questo viene gestito da Pecini, in collaborazioncon Accardi. Sull’attività di base abbiamo i nostri osservatori in giro per l’Italia, ne abbiamo una dozzina, che continuano il loro lavoro. Sulla Toscana siamo molto ben messi anche se il discorso che mi interessa è rafforzare la nostra posizione nella Toscana perché, viste anche le situazioni generali che ci sono in per alcune Società della Toscana, l’Empoli il suo bacino di utenza che è tuttora il bacino di utenza principale del’Empli perché in Primavera siamo forse la squadra che ha più ragazzi che vengono da piccoli, toscani (Firenze, Pisa, Livorno, Arezzo…) . Da qui la necessità di implementare la Toscana perché è innanzi tutto un discorso di identità. E’ anche un discorso regionale: la Toscana fa 3.800.000 abitamti, l’Empoli ha un bacino di utenza di 50.000 e con un bacino di 50.000 fai tre squadre piccole, non riesci a fare una Primavera neanche con Empoli e dintorni perché per fare una Primavera devi prendere sempre anche giocatori da fuori perché la Primavera 1 è un impatto grosso, è una categoria importante. Giochi contro squadre che hanno giocatori pagati 5..6…7 milioni. La mia priorità è comunque quella di irrobustire ed implementare il discorso in Toscana e fare dei colpi fuori regione che sono necessari per aumentare la qualità. Anche se devo dire che mi fa molto piacere, come in occasione di Empoli – Torino di sabato scorso, vedere che nella nostra Primavera ci sono 7/8 giocatori che sono cresciuti qua, che sono toscani: da Donati a Metteucci, a Ricci, a Ricchi, Bertolini, Perretta….sono tutti ragazzi che sono nati qua, sono cresciuti qua e noi ci opponiamo ad un Torino dove ci sono extracomunitari, tanti giocatori che vengono da fuori. Per noi è motivo di soddisfazione. Quindi per noi è necessario implementare la Toscana con qualche colpo fuori regione che possa darci quel pizzico di qualità che magari non si trova a livello regionale.
Veniamo all’ attualità, all’oggi, cominciando con le tre squadre della Categorie Under (Under 15, 16, 17). Partite con qualche problema, guardando le classifiche oggi, le troviamo tutte in zona play off o quasi…Come giudica il lavoro fatto in queste squadre?
Sono soddisfatto perché ci troviamo in gironi nei quali ci sono squadre di Società che a livello giovanile fanno investimenti importanti: la Juventus, la Fiorentima il Torino, la Sampdoria, il Genoa. Essere bene o male competitivi con queste squadre dimostra che la qualità del Settore Giovanile dell’Empoli è ancora alta. Lo dico in maniera spassionata perché essendo stato anche in altre Società posso avere gli standard per giudicare e quello delle squadre dell’Empoli è ancora di ottimo livello. L’Under 17 sta andando molto bene e le ultime due partite ci hanno dato anche soddisfazioni: abbiamo vinto a Firenze, abbiamo battuto la Juventus per 4-1, sono risultati che confermano che qualcosa di buono c’è. L’Under 16 sta andando oltre le possibilità che pensavo avesse perché lo scorso anno aveva fatto un campionato un po’ incerto, invece sta migliorando, sta facendo bene come l’Under 15. Diciamo una cosa di fondo, che secondo me a livelo di settore giovanile è la considerazione più importante che deve fare una Società, un team, un Direttore del Settore Giovanile: le squadre dall’inizio del campionato sono migliorate tutte, e questo è l’indice del buon lavoro fatto. Perché, anche per valutare i ragazzi, è difficile. Il calcio italiano è abbastanza mediocre e nella mediocrità ci stanno tutti: noi non ci qualifichiamo ai Mondiali, agli Europei andiamo cosi cosi, le Nazionali giovanili stanno facendo fatica, anche se qualcosa va meglio. Quando una squadra nel Settore Giovanile cresce vuol dire che si è raggiunto l’obiettivo perché tutte le squadre Under….a parte la Under 17 che fin dall’inizio del campionato mantiene un buon livello… nelle altre c’è stato un milgioramento e questo mi rende soddisfatto perché uno degli obiettivi, dei punti fodamentali, del Settore Giovanile è che durante la stagione si migliori. Se si peggiora allora bisogna fare delle riflessioni. Il dato è questo. Se un ragazzo a luglio, tanto per fare un esempio, aveva una valutazione 6 ed a fine anno me lo ritrovo ad una valutazione di 7 vuol dire che il lavoro è stato centrato, che sta andando nel segno giusto
Arriviamo alla Primavera. E’ una squadra che dimostra quello che lei stava dicendo: è una squadra cresciuta sul piano del gioco, del collettivo ed in alcuni singoli in un modo importante. La squadra giocava piuttosto bene anche nel periodo in cui aveva fatto 7 punti in 12 partite….ora ne ha fatti 16 in 9…Oggi è una squadra che ha una matirità impressionante, come ci dimostra la gara di sabato scorso col Torino nella quale gioca un primo tempo di grande qualità tecnica ed un secondo tempo nel quale accetta il gioco “sporco” del Torino….
D’accordissimo con quello che ha detto lei. La squadra ha pagato all’inizio, molto, l’impatto. Perché tra la Primavera 1 e la Primavera 2 cè una voragine, c’è un divario fisico importante, di intensità e di tutto, trovi ragazzi che hanno già giocato in Primavera 1 e che quindi hanno già maturato esperienza. La squadra un po’ questo ha pagato. Secondo me la squadra ha sempre giocato abbastanza bene. In alcune occasioni è stata anche sfortunata: la partita con la Fiorentina qui a Monteboro, quella successiva a Genova con la Samp persa per un calcio di punizone. C’è stato un grande lavoro, ma anche qualche accorgimento del mister nella squadra come ad esempio l’inserimento di Donati che era un centrale messo a fare il terzino destro, con un rendimento importante che ci ha reso contenti perché quella era probabilmente l’intuizione giusta. Però io devo dire una cosa, devo fare un plauso ai ragazzi. Io che vedo gli allenamenti tutti i pomeriggi vedo che c’è stata una maturazione di alcuni giocatori a livelli esponenziali. Questo però non sarebbe bastato se non ci fosse stato da parte di tutti gli altri una crescita mentale ed una disposizione al lavoro ed al sacrificio che hanno avuto questi ragazzi. Questo è un gruppo a livello umano eccezionale. Probabilmente abbiamo ancora qualche punto critico da migliorare. E’ una squadra che sta dando al limite di quello che può fare. Però questo è stato per mesi il punto sul quale Zauli ha sempre battuto: ragazzi se vi passa la palla ad un metro non pensate che la prenda il compagno, andateci tutti e due. Il mister, al quale faccio i complimenti, ha fatto un lavoro mentale importante perché ha capito che noi avevamo delle difficotà di rosa rispetto ai grandi club che hanno squadre che costano milioni di euro. L’unica cosa sulla quale noi potevano agire era sulla testa, sulla volontà, sull’orgoglio. Questi fattori, se si riesce a creare il gruppo, a livello ragazzi fanno ancora la differenza. Ma oltre a questo va sottolineato che noi abbiamo anche dei profili importanti. Non sottovaluterei alcuni giocatori di questa Primavera perché sono convinto che qualcuno a breve continuerà il percorso che ha fatto Traoré, che avevano fatto altri, perché questo è l’obiettivo dell’Empoli, altrimenti tutta questa situazione che è di lavoro, di sacrificio economico, non ha un senso. Noi dobbiamo portare un profilo dalla Primavera alla Prima squadra, come abbiamo fatto con Traorè, e si farà, perciò faccio i comlimenti al grande spirito di sacrificio dei ragazzi. Questi lavorano tutti i giorni con grande dedizione, hanno capito che questo può essere, rispetto alla qualità maggiore, alle rose molto più importanti che hanno altre squadre, il punto vincente.Adesso siamo fuori dalla zona retrocessione ma ancora non abbiamo fatto niente, Di certo però abbiamo fatto una cosa: si è dato dignità ad un Campionato, si sono sviluppati giocatori importanti. Adesso siamo lì…..e non arrivare al traguardo mi farebbe molto arrabbiare onestamante. Sono comunque assolutamente soddisfatto delle ultime 10 partite, addiruttura nelle ultime 6 saremmo in testa al Campionato. Questo non si fa se non c’è lavoro e se non ci sono anche delle qualità
Ultima domanda. Siamo alla vigilia del Torneo di Viareggio. Un Torneo, diciamolo sinceramente, che non ha la qualità che aveva fino a qualche anno fa. L’Empoli aveva deciso di non partecipare poi, all’ultimo momento, ha deciso invece di prendervi parte. Nel periodo del Torneo mancheranno però alcuni giocatori importanti, impegnati con le loro Nazionali: parlo di Ricci, di Bozhanaj, di Zelenkovs. Come ci andiamo a questo Torneo, per fare cosa, con quale obiettivo?
Sarò molto chiaro. Noi ogni partita la faremo sempre con il massimo impegno però questo Torneo di Viareggio, insieme alla Societàed al mister, abbiamo deciso di farlo in modo da premiare quei ragazzi che fino ad ora hanno avuto meno minutaggio. Ragazzi che entrano anche poco ma che hanno dato sempre solidità, hanno sempre dato il loro massimo impegno alla causa. Siccome noi pensiamo che le squadre di calcio sono fatte anche di valori – anche se parlare di lavori adesso nel mondo del calcio italiano è un po’ un’eresia – finché abbiamo dei ragazzi che hanno dei valori, noi ipensiamo che questi siamo altresì importanti come. Il nostro sarà un Torneo di Viareggio fatto con dignità però dando spazio a ragazzi che giocano meno e che sicuramente saranno all’altezza perché è giusto dare un premio a tutti quelli che stanno contribuendo perché sono tutti importanti, dai più bravi ai meno bravi, perché hanno fatto gruppo. Quindi noi faremo il Torneo con dignità ma abbiamo ben chiara una cosa: il nostro obiettivo è salvarsi. Un anno con il Verona sono arrivato alla Finalissima del Torneo di Vareggio, abbiamo perso al 92′ con l’Inter e posso dire che quel Verona lì… che pure aveva giocatori importanti come Fares e Cappeluzzo…non è poi andato alle Finali del Campionato perché poi è stato difficile recuperare le energie anche psicologiche e anche fisiche spese facendo 7 partite in 14 giorni. Noi quindi faremo il Torneo con dignità e daremo spazio a tutti, facendo dei turn over anche necessari, ma alla fine noi dovremo avere ancora la bava alla bocca per andare a conquistare il nostro traguardo, che è la permanenza nel Campionato Primavera 1. Tre mesi fa chi avesse detto che l’Empoli si sarebbe salvato lo avrebbero messo al manicomio: 2 punti in classifica…7 punti dietro alla penultima. Eravano già retrocessi. Credo che se noi riuscireno a salvarci avremo fatto un’ impresa è un qualcosa che nella mia lunga carriera non ho mai visto.
Speriamo che questo sia un inizio per dipanare la matassa della troppa confusione in società.
Buon lavoro al nuovo responsabile.
Vergognosa intervista, tutti a casa!!!!
Dietro la fuffa dei discorsi, il nulla. Stile empoli 2.0. Ma una bella domanda sull’attaccante della primavera annunciato con la grancassa in estate e spedito in francia? Soprattutto sul perché hanno dovuto sbolognarlo altrove…
Preludio all’addio di Pecini del prossimo anno quando andrà all’inter
Purtroppo la verità è questa.Al giorno d’oggi anche le grandi squadre investono nei settori giovanili ed i dirigenti bravi in questi settori sono adesso ambiti anche da esse.Logicamente ciò va a discapito anche di una certa continuità nella gestione dei settori giovanili,caratteristica che credo essenziale per poter sviluppare generazioni di ragazzi di prospettiva.
Unica speranza la collaborazione con realtà più grandi,in modo tale da non subire una concorrenza feroce ed allo stesso usufruire di strutture e mezzi difficilmente conseguibili in solitaria.
Bella intervista. Bravo Calvetti! E grazie a Fabrizio Fioravanti.
Purtroppo e dico purtroppo ci sono tante verità del calcio di oggi i questa intervista. Dove comanda il dio denaro anche fra i più giovani. É vero é cambiato tanto rispetto al passato e competere con i grandi club é sempre più difficile, altro che fuffa, per stare al passo ci vorrà più ingegno. Speriamo che Calvetti e Company siano le persone giuste. Auguri sinceri, per il bene dei giovani e della prima squadra.
Io non capisco come, una società seria come credo sia l’Empoli, possa aver assunto una persona di così basso profilo.
Claudio calvetti numero 1