Ha combattuto per anni contro un male incurabile: una lotta in cui ha vinto e ha perso, ma sempre con serenità e con quella umana lucidità che lo ha reso un volto familiare per gli appassionati di calcio. Perché Emiliano Mondonico, morto oggi a 71 anni, quello era: un grande allenatore, un’ottima persona. In panchina, le sue perle migliori sono state a cavallo tra gli anni 80 e 90 alla guida dell’Atalanta e del Torino.
Nato a Rivolta d’Adda, in provincia di Cremona, il 9 marzo del 1947, Mondonico era ricoverato da qualche giorno a Milano. Calciatore talentuoso e incostante, ha vestito le maglie di Cremonese, Torino, Monza e Atalanta durante gli anni ’70. Come allenatore ha guidato Cremonese, Como, Atalanta, Torino, Napoli, Cosenza, Albinoleffe, Fiorentina, Novara. Alla famiglia le nostre condoglianze.
Mi dispiace, tecnico che ha raccolto meno del suo valore anche perché era spirito libero che diceva ciò che pensava ….. Mai banale!!!!! Ciao Mondo!!!!!
CIAO MISTER
Altro personaggio di un calcio che fu. Uomo ed allenatore di altri tempi, per quello che si percepiva nel sentirlo parlare persona di buon senso che si comportava da padre di famiglia. CIAO GRANDE MONDO
Sentite e sincere condoglianze.
Grande esponente del calcio di provincia.Di questa gente,purtroppo,secondo me ce ne sarà sempre meno.
due cose mi legano a mondonico la passione per Vasco Rossi e l’amore per le provinciali , grande MONDO RIP
astori.. mondonico.. tutto giusto: ma un minuto per quei due operai morti a livorno… no eh!!??