Secondo alcuni una sconfitta più insegnare più di una vittoria, a patto che si faccia tesoro degli errori commessi e che la rabbia si tramuti in energia positiva. In teoria questo assioma è condivisibile, anche se sembra una sorta di magra auto-consolazione. La sconfitta col Cittadella è ormai passata, ma si spera non abbia scalfito le velleità di un Empoli che in questa prima parte di stagione ha impressionato quanto a voglia di fare e preparazione atletico-tattica. Un incidente di percorso ci può stare, soprattutto in un campionato così difficile, e la trasferta di Avellino arriva al momento giusto per saggiare la reazione degli uomini di Vivarini.

Contro gli irpini, squadra ostica sia per il modo di giocare che per la fisicità, occorrerà porre attenzione a tutte le fasi di gioco. Soprattutto a centrocampo l’Empoli dovrà tornare a ruggire come prima del Cittadella. Cercando di non farsi sporcare la partita e mantenendo la calma. Ed evitando di subire gol, cosa che in trasferta non è ancora mai capitata. Insomma l’Empoli dovrà mettere in campo la massima concentrazione, perché l’Avellino è un avversario esperto della categoria, come esperto è anche il suo allenatore, che sa come si affrontano questo tipo di partite.

Si va avanti con il 3-4-1-2, il modulo ormai prescelto da Vivarini. Una disposizione che consente di non scoprirsi troppo ma al contempo di liberare la fantasia di Krunic. A proposito, il bosniaco dovrà prendere per mano la squadra, come a Parma, quando dalle sue giocate uscirono le più belle azioni dell’Empoli. Aggiustando un po’ la mira, visto che ancora non vede la porta come ci si aspetterebbe da uno con le sua qualità. E allora forza azzurri! L’imperativo è scendere in campo senza paura, oltre l’ostacolo, nella tana dei lupi.

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Empolese DOC e da sempre tifoso azzurro, è un amante delle tattiche e delle statistiche sportive. Entrato a far parte della redazione di PianetaEmpoli.it nel 2013, ritiene che gli approfondimenti siano fondamentali per un sito calcistico. Cura molte rubriche, tra cui i "Più e Meno" e "Meteore Azzurre.

11 Commenti

  1. Secondo me la partita ha un coefficiente di difficoltà inferiore al Cittadella anche perché l’Avellino attaccherà a differenza dei veneti dando quello spazio che è mancato sabato. Vediamo se i nostri hanno davvero imparato dalla sconfitta.

  2. l’avellino nn attacchera’ affatto a spron battuto… ma aggredira forte con tutti gli effettivi sotto la linea della palla e ripartenze (Novellino sa far questo.. )!

    • Giustissimo.Novellino è una vecchia volpe e sotto sotto c’ha sempre più di un vecchio conto in sospeso con noi.Avrà caricato i suoi facendogli capire che non è una partita normale.

  3. Non ci sarà una partita semplice in questo campionato di B e ogni partita sarà sempre un esame,vuoi percghè incontreremo squadre ostiche,vuoi perché ne incontreremo altre fisiche,vuoi perché ne incontreremo sicuramente forti tecnicamente,vuoi perché quando ne perdi una tutte le partite che giochi la settimana dopo ti rimettono alla prova.Noi dobbiamo giocare come sappiamo e cercare di non snaturare il nostro gioco…..che siano gli altri a doversi adeguare a come giochiamo e non il contrario.Ma soprattutto a farlo fin dai primi minuti…..dove loro cercheranno di imporre il loro gioco e il loro ritmo.Poi è chiaro che non puoi tenere il pallino del gioco per 90 minuti ecco….in quei momenti dovremo essere bravi a contenere e a ripartire.Mi piacerebbe comunque vedere meno leggerezza nei passaggi e più determinazione nei tiri in porta,ma soprattutto che le punte siano servite con maggior frequenza….Non è possibile avere 2 attaccanti forti di cui uno sicuramente super che poi ricevano pochissimi palloni come nella partita con il Cittadella

  4. Leit motiv di sempre,in B non esistono partite facili o impossibili (per quanto campo ostico il Partenio non è lo Juventus Stadium ).La differenza sta nel ritmo,nella testa e nella cattiveria agonistica che ci si mette.Questi hanno mestieranti come Castaldo e D’Angelo che sanno bene cone sporcare le partite.Quindi occhio e grinta su ogni singolo intervento.

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