Nell’operazione “piazza pulita”, quella che ha visto un rinnovamento quasi totale della squadra e dello staff tecnico/sanitario, è finito dentro anche il modulo che tante fortune aveva regalato negli anni passati, quel 4-3-1-2 di sarriana concezione che poi è stato ben sviluppato da Giampaolo e con Martusciello ha visto la sua fine. Modulo nuovo, e nuovi concetti tattici, a partire da una difesa a tre che ad Empoli non vedevamo da tanto tempo. Mister Vivarini, ma al di la del nuovo tecnico c’era già la volontà dirigenziale, ha scelto il 3-5-2 come marchio di fabbrica ma sempre per restare in un discorso di rinnovamento, non ci sarà da questo punto di vista quell’integralismo che negli ultimi cinque anni è stato solido come roccia.
Una base di partenza, un concetto interpretativo standard sulla fase di non possesso ma varie sfaccettature per quanto riguarda invece in particolare lo sviluppo della manovra. Non soltanto quindi un abito su misura nell’armadio azzurro, ma più vestiti che si possano adattare al maglio alle varie situazioni, ed un assaggio di questo lo abbiamo già avuto. Il mercato, svoltosi seguendo una precisa tabella di marcia, ha portato ed ha lasciato elementi che si possono adattare ad almeno 3/4 concetti tattici specifici, ritornando anche perchè no anche al tanto caro trequartista. Difficilmente sarà 4-3-1-2 (anche se a Terni nella parte finale dalla gara si è rivisto proprio quell’assetto li) perchè dietro, questo si, per adesso ci deve essere stabilità rispetto ad un importante lavoro estivo, e quindi 3-4-1-2 con la possibilità di avere in rosa due che sanno stare molto bene dietro le punte, due che hanno studiato in quella posizione nei tempi passati: Krunic e Zajc. Un modulo questo, come spiegava anche Castagnetti nell’intervista rilascia a PE.it qualche giorno fa, che permette ai centrocampisti di avere maggiore mobilità dando meno punti di riferimento agli avversari e chiudendo saldamente le vie centrali. In questo abbiamo visto come anche Bennacer possa essere importante freccia all’arco, posiziandosi molto più vicino al centrale e svolgendo meglio il doppio lavoro di interdizione e ripartenza.
Un Empoli camaleontico. Si perchè se il Bari ha permesso agli azzurri di disporsi in una certa maniera, con altri sarà diverso. E le soluzioni in cantiere crescono sempre più grazie alle caratteristiche dei giocatori, vedi ad esempio l’ultimo arrivato in ordine cronologico: Ninkovic. Con l’arrivo dell’ex Genoa si apre indubbiamente anche ad un’altra golosa soluzione, quella del 3-4-3, sfruttando la maggior attitudine del serbo a giocare lateralmente con tagli ed inserimenti che sono la specialità della casa. Gli stessi Krunic e Zajc, già prima tirati in ballo come trequartisti, possono essere ago della bilancia in mezzo al campo, la loro duttilità permette di coprire più ruoli garantendo a Vivarini scelte diverse a seconda dell’interpretazione che si vuol dare al copione. Quest’anno ci sarà quindi da vedere più volte variare quella serie di numeri che mettiamo accanto all’undici di partenza azzurro, ci sarà da abituarsi a cambi di modulo in partenza ma soprattutto a gara in corso perchè se l’Empoli doveva cambiare, lo doveva fare in tutte le sue sfaccettature.
Tutto vero Cocchi l unica cosa che della rifondazione purtroppo non fanno parte 2/3 elementi provenienti dalla primavera cosa che in passato era successa con i vari rugani Tonelli pucciarelli Saponara (che certo non erano pronti ma hanno fatto esperienza ed hanno avuto piena fiducia da parte della societa del tempo ricordo tonelli che non sembrava per niente un giocatore da serie A ma lo è diventato)peccato sarebbe stato la ciliegina bella ed utile .
Forza azzurri.
Vista l’intesa mostrata contro il Bari dal tandem Donnarumma-Caputo io rimarrei sullo schema a due punte, nella speranza che questa complicità (chiamiamola così) tra i nostri nuovi due attaccanti possa migliorare ancor di più.
Concordo
Io invece dico qualcosa di diverso.
Mi piacerebbe uno schema che contemplasse tre punte Donnarumma Caputo Ninkovic anche contro il Palermo,nella ferrea convinzione che se vinciamo contro il Palermo fuori casa sarà soltanto per un gol in più.
SPERO CHE IL VIVARO MANTENGA LA SVOLTA VERSO IL 3412
PIU’ CONGENIALE AL TIPO DI VERTICALIZZAZIONI CHE HA IN MENTE
PUO’ FRUTTARE L’INERIMENTO ALTO DEL TRQ E I SOSTEGNI ESTERNI
POI SISTEMATO IL MODULO
ANDREMO AD APPREZZARE LE QUALITA’ UMANE CHE METTERANNO IN CAMPO TUTTI
AD OGGI
PUOI GIOCARE COME VUOI
PURCHE’ INNESCHI QUEI DUE LA DAVANTI
QUALCOSA LA PUO’ SEMPRE ACCADERE SON TROPPO BRAVI
veramente AZZURRIDENTRO se stai “concentrato” ti accorgi che ci sono TRAORE, ZAPPELLA PIU BUGLIO e GIACOMEL…. poi, vediamo come riescono
Jakupovic Picchi Zini
basta che fanno giocare berrenguer e castagnetti davanti la difesa che danno equilibrio e sostanza a centrocampo
Berlinguer e Castagnetti ??….BENNACER si chiama !!
Bennacer, Antonio: Il nostro ragazzo algerino si chiama Bennacer.
Berenguer gioca nel Torino.
Spero giochi con continuità questo ragazzo,l’algerino dico, perché secondo me ha i numeri.
Dai video non avevo ricevuto percezioni positive,ma dal vivo mi ha veramente ben impressionato,soprattutto perché non si risparmia mai e si butta su ogni pallone con generosità,ha discrete capacità di recupero nonché dispone di una buona tecnica.
UN centrocampista moderno capace di far girare l’azione ma con buone dosi di recupero.Avesse avuto il fisico di Paredes avrebbe potuto avere la sua stessa collocazione ,ma quest’anno di centrocampisti fisici ne abbiamo abbastanza…