Prosegue il nostro viaggio attraverso la rubrica “Il Personaggio”, rubrica pensata la scorsa estate insieme al volto femminile del giornalismo di casa nostra Alessandra Nespeca, conduttrice di PEnalty Sprint su Antenna5. Dopo Vincenzo Montella è la volta di Luca Toni, centravanti classe ’78 in forza all’Hellas Verona.
A cura di Alessandra Nespeca
Nome: Luca
Cognome: Toni
Nato a Pavullo nel Frignano il 26 maggio 1977
Mercoledì 20 aprile allo Stadio Carlo Castellani sarà di scena Empoli-Hellas Verona (ore 20,45). Luca Toni, quasi 39 anni, milita nella squadra veneta dal 2013.
Facciamo un lungo balzo indietro nel tempo.
Dopo aver mosso i primi passi alle Officine Meccaniche Frignanesi (1990-1991), il “gigante di Pavullo” crebbe nelle giovanili del Modena; proprio lì iniziò la carriera professionistica.
Nel 1996 ebbe inizio l’avventura azzurra, quando passò in compartecipazione all’Empoli in Serie B. Toni venne impiegato in tre partite, segnando un gol: era il settembre del 1996, l’Empoli era allenato da Luciano Spalletti. Terza giornata di campionato: gli azzurri erano impegnati a Ravenna e Toni – all’epoca diciannovenne – andò in rete (la gara finì 1-1), grazie ad un tiro del centrocampista Fabrizio Ficini al quale l’attaccante corresse la traiettoria. Dunque il “campione del Mondo” Toni ha indossato la maglia azzurra ben 20 anni fa. Lui e Di Natale formarono una coppia straordinaria nell’attacco della Primavera azzurra, facendo divertire un pubblico che, allo stadio di Petroio, diventava via via sempre più numeroso grazie alle giocate di due ragazzi che in futuro diventeranno campionissimi indiscussi del calcio italiano.
Dopo l’Empoli seguirono altre squadre: Fiorenzuola, Lodigiani (dove il suo talento “esplose”, con 15 gol in 31 partite), Treviso, Vicenza – dove esordì in Serie A nell’ottobre 2000 -, Brescia, Palermo. Era il 2003, in B: la squadra siciliana fu “padrona” del campionato anche grazie a Toni, che si laureò capocannoniere con 30 gol in 45 partite, giocando un’annata memorabile. Il Palermo tornò in A e con lui anche il suo bomber, che ripeté le sue “magie” anche nella massima Serie, risultando il trascinatore dei rosanero con 20 gol in 35 partite. Chiusa l’esperienza al Palermo, Toni passò alla Fiorentina: alla fine della prima stagione i gol messi a segno furono ben 31. A 30 anni, dopo due stagioni in viola, lasciò l’Italia: nel 2007 passò infatti al Bayern Monaco e nella prima stagione segnò ben 24 reti in campionato, vincendo il titolo di capocannoniere della Bundesliga; inoltre, con i suoi 10 gol in Coppa Uefa si laureò miglior marcatore della competizione. Una curiosità: ai tempi del Bayern, gli fu dedicata la canzone “Numero Uno” (interpretata da Matthias Matze Knop), che diventò un vero e proprio tormentone.
Conclusa l’esperienza tedesca, Toni indossò le maglie della Roma, del Genoa, della Juventus, dell’Al Nasr di Dubai, di nuovo della Fiorentina; dall’estate 2013 gioca nell’Hellas Verona.
Di seguito il suo unico gol in azzurro: Ravenna-Empoli 1-1
Marchio d’autore, la sua particolare esultanza dopo il gol, che consiste nel ruotare la mano destra vicino all’orecchio, gesto nato quando giocava nel Palermo.
Luca Toni e la Nazionale: l’esordio risale al 18 agosto 2004 (amichevole Islanda-Italia finita 2-0). Con la Nazionale italiana ha vinto i Mondiali nel 2006.
Mi ricordo benissimo quando la lodigiani vinse a palermo in c1 in una partita finita 2-3 con tripletta ospite proprio di toni che poi sarebbe diventato il re assoluto di palermo…prima di diventar nana