Sette punti in tre partite per l’Empoli, che vuole continuare la sua serie positiva contro il Torino che, viceversa, verrà al Castellani in cerca di punti salvezza. Questo il sunto della sfida di domenica prossima, che sarà contro un avversario inaspettatamente invischiato nella lotta per non retrocedere: probabilmente i granata sono una della sorprese negative di questo inizio di stagione e stanno soffrendo il doppio impegno campionato-coppa.
Come sempre facciamo, andiamo ad analizzare nel dettaglio i Più e i Meno di questa sfida (che si giocherà lunedi 15), partendo dalle cose più allarmanti.
1) QUAGLIARELLA, ATTACCANTE DI PUNTA DELLA SQUADRA GRANATA
Il giocatore napoletano è sicuramente il giocatore più rappresentativo, almeno per ciò che riguarda l’attacco: la sostituzione di Immobile non è semplice, ma Quagliarella ha tutte le potenzialità per non far rimpiangere il capocannoniere dello scorso campionato. In più, ci “ha già fatto male” in passato: tutti ricorderanno il gol che permise all’Udinese, nel 2008, di espugnare Empoli e che ci fece ridurre le speranze di salvezza. Rugani e compagni sono avvertiti.
2) IL FATTORE X
L’Empoli, in Serie A, ha affrontato il Torino solo in cinque occasioni finora. Se eccettuiamo la vittoria ottenuta nel primo anno di A (e firmata da Baiano e Urbano), è sempre finita in pareggio: ben tre 0-0 e un 1-1, chiaro segnale che nelle partite coi granata spesso prevale la voglia di non perdere. La tradizione, insomma, se ci vede comunque imbattuti nella massima serie in casa, dice anche che contro il Torino è anche molto difficile portare a casa i tre punti.
3) L’ESPERIENZA DEL TORINO
Il Torino vanta elementi dotati di un alto tasso di esperienza: non solo “i vecchi” Amauri, Quagliarella, Moretti, Gillet, ma anche Darmian che al momento è una delle colonne dell’Italia di Conte. I nostri, da questo punto di vista, potrebbero avere un certo tipo di gap nei confronti degli avversari, che unito alla loro fisicità, rimane una delle armi più importanti degli uomini di Ventura.
E passiamo ora ai Più, le cose a noi favorevoli.
1) LA FORMA DELLA SQUADRA
Anche a Napoli l’Empoli ha dimostrato di essere in uno stato di forma (fisica e mentale) invidiabile in tutti i reparti. In difesa la squadra sembra aver trovato la sua quadratura ottimale, così come a centrocampo dove Valdifiori, Vecino e Croce padroneggiano spesso; ma anche in attacco, dove Maccarone, Tavano e Verdi sembrano tornati sui livelli dello scorso anno. La truppa di Sarri è consapevole delle sue potenzialità e cerca sempre di metterle a frutto, contro ogni tipo di avversario.
2) I PRECEDENTI DICONO ASSOLUTAMENTE EMPOLI
Cominciamo col dire che il Torino non ha mai vinto a Empoli. La squadra azzurra si è aggiudicata ben 5 volte l’intera posta in palio al Castellani, i pareggi sono stati 6. L’ultimo incontro, disputato in Serie B, vide la nostra vittoria per 1-0 con gol di Massimo Maccarone, confermando l’ottima tradizione già avuta negli altri precedenti. Ecco quindi che, da questo punto di vista Sarri potrà avere (e sappiamo quanto sia scaramantico) anche la cabala dalla sua.
3) I RICAMBI DELLA SQUADRA
Per una volta, non voglio indicare alcun giocatore titolare: a Napoli e soprattutto contro il Genoa si è visto che non solo i titolari possono essere utili alla causa azzurra. Ci sono infatti dei giocatori che, partiti in sordina, si stanno ritagliando uno spazio importante e stanno dimostrando di essere entrati nei difficili schemi di Sarri. La cosiddetta “panchina lunga” sta sortendo i suoi effetti ed è un’arma ulteriore per la salvezza.
Simone Galli
In caso di vittoria li mettiamo a 5 punti….
8 punti in 4 partite…
Come con l’Atalanta dobbiamo cercare di non perdere considerando il vantaggio che abbiamo sui granata. Non so se è una gara da 6 punti perché secondo me il Torino si salverà tranquillamente ma al momento sta sotto di noi quindi sarà una gara molto importante.