empoli_lazio (19)Non eravamo in crisi e quindi la vittoria di domenica scorsa contro la Lazio non puo’ certo essere catalogata come “scaccia crisi” o come “una risposta”. Di certo però è stato un risultato molto importante, vuoi per il prestigio che rappresenta sempre battere un blasone del calcio italiano, vuoi per aver vinto contro una delle squadre più in forma del momento ma vuoi anche, andando leggermente in contraddittorio con quanto detto inizialmente, per sottolineare che la squadra era viva, lo era sempre stata.

Una vittoria arrivata pochi giorni dopo il rinnovo contrattuale di mister Sarri, arrivato a sorpresa, ed arrivato (ma questo lo pensa chi scrive) per dare un segnale che non era assolutamente necessario dare. Però, la squadra, questo grande gruppo che ormai da tempo esaltiamo proprio come insieme di persone che hanno formato un qualcosa di davvero importante, con elementi che si completano gli uni con gli altri, ha suonato la carica ancora più forte perché se era il risultato che mancava, quello doveva arrivare, ed è arrivato.

 

Una prova convincente sotto i punti di vista, una prova diversa da tutte le altre, una prova in cui un messaggio lo si voleva lanciare, quello si: questa squadra, questo mister, sa cambiare.

Alla viglia mister Sarri aveva detto: “Vorrei vedere un Empoli brutto ma vincente, tutto il resto non conta”. Accontentato! Sia chiara la squadra non ha giocato male, ha giocato in maniera diversa, ha saputo sporcare qualche situazione, ha saputo tenere la linea più bassa, ha saputo giocare a cinque dietro. Qualche detrattore del nostro tecnico ha fatto notare di come, forse per la prima volta (si estremizza) Sarri non ha cambiato un ruolo X con un altro ruolo X, ma ha tolto una punta per una difensore visto che quello era il bisogno della squadra.

Se una risposta, semmai, la si potesse cercare, forse era questa, ovvero la dimostrazione che questa squadra, seppur non sarà mai camaleontica, sa comunque gestire situazioni diverse e sa adattarsi a queste.

Risultato finale premiante ma, non eravamo in crisi prima, non siamo salvi e/o fenomeni adesso.

 

Si perché adesso all’orizzonte c’è un match davvero importante. La scorsa settimana, nel “Punti di Svista”, abbiamo stuzzicato un po’ tutti voi con una domanda nel titolo, e noi fino alla fine sosterremo che questa serie A deve essere vissuta con un po’ di leggerezza, con rispetto si ma senza mai darsi obblighi che non ci devono appartenere. Volendo però fare la tara a questo pensiero, la partita che ci aspetta al varco è di quelle che possono iniziare ad essere considerate, nonostante sarà soltanto la dodicesima, fondamentali.

 

sarriParma non è mai stata una tappa banale, fosse solo per il grande gemellaggio che unisce da molti anni le due tifoserie, ma è un campo che nella storia non ci ha mai visto tornare a case particolarmente felici, anzi. E la squadra crociata, tra due settimane, si giocherà molto, il suo allenatore (si dovrebbe andare verso la conferma di Donadoni) tutto.  Sarà una gara che in palio metterà un mattone davvero importante, che potrebbe andare a ribadire ancor adi più con maggiore impeto, come quest’Empoli abbia le carte in regole per giocarsi questa salvezza. E stavolta, forse, la pausa arriva anche al momento giusto, per poter ricaricare le pile dopo un lungo tour de force, per recuperare quei due/tre ragazzi che servono e che adesso non sono al top e perché no per cullare un po’ più a lungo un successo che ci ha riempito il cuore, con quel Maurizio Sarri con le braccia al cielo, come un ciclista che vince una tappa di montagna, a fotografare al meglio il momento.

 

Alessio Cocchi

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

31 Commenti

    • Certo, come non c’era da abbattersi per 3 sconfitte consecutive e 9 goal presi!!!! Vero? La vittoria con la Lazio è stata la vittoria del cuore, dell’attaccamento alla maglia, forse non la nostra miglior prestazione!!! Roma, Juve, Milan e Lazio non hanno fatto a Empoli prestazioni “memorabili” e se fosse merito della nostra squadra? Ci aspettano Parma e Atalanta, due spareggi alla nostra portata …. i tifosi non chiedono niente, ma non per questo non bisogna provarci perché la salvezza può essere alla nostra portata …. BASTA LOTTARE CON IL CUORE, come fatto domenica!!!!

  1. lo scrivo anche qui 🙂

    @REDAZIONE VOTO 2: correggete la svista clamorosa sull’assist a Maccarone per il secondo gol: viene effettuata da Mario Rui e non da Valdifiori! Poi imento alla partita di quest’ultimo è per metà su una cosa che non ha fatto!!! dai… giornalisticamente non si può scusare soprattutto se scritta da una redazione “locale” che si occupa 24h su 24h dell’Empoli!!!

    con affetto eh!!!! 🙂 🙂 🙂

  2. Dobbiamo evitare assolutamente di esaltarci, ma i 3 punti presi con la Lazio sono di assoluta importanza…anche perché andremo a Parma secondo me concentrati e determinati come sempre ma forse con un pò meno pressioni e più leggerezza e se questa squadra gioca spensierata diventa devastante!!!
    Sarà una partita difficile.Molto difficile. Dove il Parma cercherà di rifarsi davanti al proprio pubblico..ma anche loro devono aver paura di noi perché l’Empoli è in grado di mettere sotto qualunque squadra.

  3. …a riborda con la filastrocca del “niente obblighi”…….allora andiamo a giocare a pallone al parco il pomeriggio. Il calcio, a questi livelli, è competizione e voglia di arrivare. In caso contrario, trattasi di hobby.

  4. Quando vieni da 3 sconfitte E SEI TERZULTIMO A 7 PUNTI,seppur giocando anche buone partite(Cagliari a parte naturalmente),caro ALESSIO,la vittoria è propio da “catalogare come scaccia crisi ed è una risposta dei ragazzi ai precedenti risultati”….altro che solo un risultato importante!E’ chiaro che tutti nei nostri cuori speravamo in una vittoria….. E’ chiaro che anche un punto poteva andar bene,ma è anche chiaro che se perdevi le cose incominciavano a farsi leggermente complicate….visto anche i 2 incontri che ci aspettavano dopo…..Perchè,quando ti accorgi che dopo 11 partite,sei riuscito a vincerne solo 1 e che hai perso malamente in casa con una diretta concorrente….il tarlo del “ALLORA NON CE LA FAREMO MAI AD ARRIVARE A 36-37 PUNTI” viene fuori….anzi … piu’ che fuori,incomincia a rimanere dentro le teste dei giocatori,che incominciano a perdere tutte le certezze…..Quindi vittoria anche importante,ma soprattutto UNA RISPOSTA….MA NON HAI TIFOSI(noi alla salvezza ci crediamo)….UNA RISPOSTA A LORO STESSI….A CHI STAVA IN CAMPO!

      • Se è per questo scrivi anche, a volte, “io so'” con l’apostrofo, forse pensando che ci vada l’accento (che naturalmente non ci va)! Ma quanto a errori di lingua non sei il solo, li fanno quasi tutti: a volte, nella sintassi, li fa anche Cocchi, che fa il cronista. Hai un futuro davanti a te! Ciao.

        • Forse li fai anche tu….”ma quanto a errori di lingua” o si scrive “quanto AD errori di lingua”? 😉 Quanto al fatto dell’apostrofo al posto dell’accento, dipende dal fatto che non c’e’ proprio sul telefonino (quando scrivo su di esso)il tasto accento.Ho anche il viziaccio di non ricontrollare quello che scrivo prima di inviare…ma sicuramente non devo fare il giornalista, ma solo il tifoso…..quindi …..meglio due errori di ortografia che un commento perfetto che pero’ evidenzia una nostra sconfitta. 🙂

          • Ti dirò….riguardando il commento “incriminato” devi anche ammettere che solo al terzo so….ho messo l’accento…. dai Giovanni….non fare il pignolo…… 🙂

  5. Tanto…mettetela come vi pare, ma di riffa o di raffa saranno decisive le ultime 2 partite: In casa con le nane e a Milano contro quel frignone di Mazzarri.

  6. O cicci.. ascortate.. io la domenica (più il sabato) vo allo stadio perché voglio che ci si salvi.. un veniamo a dire che noi non ci si deve salvare… Quando esulto è perché ci avviciniamo alla salvezza.. non di certo perché siamo a fare le comparse in serie A, o perché l’importante è partecipare.. mi raccomando.. un ci diamo di bischeri… L’empoli sarà anche piccola eccetera eccetera eccetera eccetera eccetera eccetera eccetera, ma è anche una squadra che dopo la promozione non è mai retrocessa al primo anno, da che io ricordi.. Quindi ripeto.. UN CI DIAMO DI BISCHERI PEFFAVORE

  7. Empoli è una big delle piccole si dovrebbe avere un po di orgoglio sembra quasi che siamo nella categoria sbagliata da come scrivono…10 anni di serie A non sono pochi

    • Su questo punto già l’anno scorso ho fatto delle “filippiche”,, quando i soliti buonisti a un certo punto cominciarono a dire “ma che volete, se non si va in serie A va bene lo stesso, guardate Pistoia, Prato, ecc.”. Il problema è che certa gente non è da serie A.

  8. Noi un siamo come le nane. Un ci s’ha nulla da spartì con loro….
    L’unica grande nostra forza è l’umiltà. Rimanere umili. Sempre. Ma non perchè siamo bischeri. Perchè siamo realisti.

  9. ha ragione Claudio, non possiamo prescindere dall’umiltà. Se noi l’anno scorso dopo la finale play-off persa si partiva con ambizioni di promozione, si faceva la fine del novara e del latina e crotone quest’anno. Sempre umili, sempre obbiettivi bassi, questo ti fa lavorare bene quando le cose vanno male. Cosi quest’anno in serie A, bisogna essere logici, dire che ci salviamo di sicuro è da sciocchi, ci si prova, ci si spera, ma se va male applausi lo stesso. Questo spirito ti fa affrontare e ammortizzare bene le 3 sconfitte consecutive. Da un’altra parte con polemiche, allenatore sulla graticola e giocatori contestati dopo 3 scoppole prendevi anche la quarta e anche la lazio ti avrebbe sconfitto. Questo non vuol dire esse bischeri, vuol dire essere seri. Tutti gli anni che si lotta per la promozione, tutti qa dire che non ci vogliono andare bla bla , forse se 5 promozioni le abbiamo fatte era una balla clamorosa questa storia qua. Poi in serie tutti a dire che vogliono retrocedere a posta, forse se in ogni occasione almeno il primo anno ci siamo salvati era un’altra balla clamorosa. E’ chiaro giocatori da 7-800 mila euro di ingaggio che ti farebbero fare il salto di qualità mai e poi mai li avrai, se con questa politica dei picoli passi ce la facciamo bene, sennò contenti lo stesso si ritorna dove ci spetta (anzi anche la B dovrebbe essere presa per qualcosa di bello)

  10. Ti ringrazio, Massy.
    Empoli deve rimanere l’isola felice del calcio italiano. e non a caso moltissimi giocatori che ci passano, poi ci tornano a vivere.

  11. ……eh, certo. Quando nel ’09 s’aveva lo squadrone che non girava, e ci fu la contestazione del dopo Pisa, guarda caso si ricominciò a macinare punti e a riprenderci, perlomeno, i play off (che si stavano allontanando). Quindi, una mezza misura; non male male, ma nemmeno stracoccolare giocatori e società. Mai affermato che in A ci si rimane di sicuro, ma sentire frasi del tipo “nessun obbligo”, “pazienza se….”, “va bene lo stesso” ecc. ecc.. mi fa sentire come una goccia di crema sulla bistecca, come a dire “siam qui per sbaglio, scusateci eh, si leva presto il disturbo”. L’unica isola felice, per me, è quella dove son solo io con 20/30 donne.

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