Fonte: Claudio “Freccia”

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Gruppo principale: Drughi Bianconeri

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Altri Gruppi:  Tradizione (ex-Fighters), Viking, Nucleo (ex-Area), Bravi Ragazzi (ex-Irriducibbili Vallette), Antichi Valori, Barras Bravas 1312, Oltre Frontiera, Gruppo marche 1993, Ribelli, J.D.S. (Juventini Del Sud), N.C.S., Soliti Facinorosi, F.J.R. (Fighters Juve Roma, non una sezione ma un gruppo vero e proprio a sé stante, con una valida base organizzativa, autore in passato di nobili iniziative come raccolta di fondi a favore della “Croce Rossa”, partite di calcetto a scopi benefici, partecipazioni asi Mondiali Antirazzzisti, giornate di calcioe musica al “Palaeur” di Roma. Hanno un’amicizia coi tifosi del Celtic Glasgow).

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Siti Internet: http://drughi.org  –  www.viking.com  –  www.nucleo1985.it  –  www.gm93.com  – www.braviragazzicurvasud.org  –  www.colpogobbo.net

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Settore: Curva “G.Scirea” Sud

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Juventus - Bayern Monaco
Una spettacolare vista dello Juventus Stadium

Amicizie: Den Haag: sotto il settore dei “North Side”, dello stadio “Zuiderpark” di Den Haag, gli artisti del gruppo hanno dipinto uno stupendo murales con la bella scritta “In memoria di tutti i tifosi juventini tragicamente morti il 29 maggio 1985 all’Heysel Stadium”. I viking sono stati ospiti della curva del Den Haag in Den Haag-Feyenoord 13/14. Stendardo gialloverde in Juve-Chievo 10/11. Coreografia coi colori gialloverdi del Den Haag in Juve-Ajax 09/10: tante bandierine e in basso uno striscione olandese. Innumerevoli, comunque, le visite reciproche in tutti questi anni, ad esmpio i “Viking” Juve sono stati ospiti in Den Haag-Ajax, fine stagione 09/10. “Condoglianze cari amici juventini”, “Noi non vi dimenticheremo mai amici juventini”, striscioni esposti in Den Haag-Psv per ricordare le persone morte nell’incidente di un pullman di tifosi della Juve col Real Madrid nel 2008/09. Coreografia per celebrare i 20 anni della fraterna amicizia coi ragazzi del “North Side” Den Haag, accompagnata da uno striscione, in Juve-Siena 08/09, con numerosi drappi e striscioni olandesi esposti. Legia Varsavia: striscione del “Legia” in Juve-Ajax 09/10. Ma innumerevoli sono state in questi anni le visite reciproche. Striscione “Legia Varsavia” in Milan-Juve 08/09. Una delegazione di tifosi bianconeri è stata ospite della curva del Legia Varsavia, sul finire della stagione 12/13. I motivi di queste due amicizie internazionali sopra riportate sono esposte nella sezione “Curiosità”. Latina: i gruppi Tradizione-Fighters e Antichi Valori hanno una bella amicizia con la curva Nord pontina, i cui appartenenti hanno conosciuto nel Torneo U8 di alcuni anni fa.

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Ex-gemellaggi/amicizie: –Piacenza: gemellaggio che è stato piuttosto forte, allacciato per Juve-Piacenza 95/96, quando gli juventini cantarono cori pro Piacenza, vennero scambiate le sciarpe e, a fine gara juventini e piacentini andarono a farsi una bella bevuta insieme. Da parte juventina, furono i Viking-Nab e Area i gruppi maggiormente fautori dell’amicizia, che in seguito venne comunque riconosciuta da tutto il resto della tifoseria. Lo striscione dei Viking è presente in Piacenza-Lazio 95/96. Incidenti annunciati in Piacenza-Torino 95/96, con la poca polizia che si mette nel mezzo, ma i tifosi, almeno 200, arrivano allo scontro, poi ci sono cariche e lancio di lacrimogeni. Già da una settimana i tifosi granata sapevano che da Torino e Milano sarebbero arrivati molti gruppi juventini per affiancare i piacentini, freschi gemellati. Gli ultras granata erano partiti con intenzioni bellicose, esponendo lo striscione “A Roma come a Bruxelles, speriamo in un altro Heysel” (la finale di Coppa Campioni, vinta ai rigori contro l’Ajax, si giocò nel ’96 a Roma). In Piacenza-Juve 96/97 rinnovato il gemellaggio con cori e striscioni reciproci, coi piacentini che alzano “Auguri campioni del mondo”. Nel 1998/99, a Piacenza, le due tifoserie effettuarono giri di campo coi bandieroni, con saluti reciproci. Ma la grande amicizia finì qualche anno dopo, nel 2003. –Avellino: vecchia amicizia datata anni ’80. Striscione “Executors” Avellino in campo, con bandieroni a suggellare l’amicizia con gli avellinesi in un Juve-Avellino al “Comunale” negli anni ‘80. Nel ritorno della finale di Coppa Uefa Fiorentina-Juventus, giocata sul neutro di Avellino per la squalifica del campo di Firenze, gli avellinesi dettero una grossa mano agli juventini nell’apporto corale e coreografico. La parola fine all’amicizia è stata data nella partita di Coppa Italia Avellino-Juve, del 30 agosto ’95, quando i padroni di casa dettero del figlio di puttana allo juventino Fabrizio Ravanelli e ricoprirono di fischi, ogni qualvolta intonavano cori, i pochi ultras juventini presenti, che prima cercarono anche di fraternizzare col coro “Vi vogliamo in A”, che però venne accolto con freddezza dal pubblico avellinese. La differente categoria in cui hanno sempre militato le due squadre in seguito, ha fatto poi il resto. –Lecce: la “Gioventù Bianconera” intratteneva negli anni ’80 rapporti diretti con i “Ragazzi della Nord” Lecce. Rapporti di simpatia anche negli anni ’90. –Atalanta: rapporto d’amicizia, negli anni ’80, tra “Gioventù” e “Wild Kaos Atalanta”. Con le “Brigate Nerazzurre Atalanta” esisteva un vero gemellaggio, in chiave anti-Torino, rotto per colpa degli juventini, causa diverse ideologie politiche.  Dopo si è passati ad una forte e fiera rivalità. –Andria: ragazzi dei “Viking” Juve presenti in occasione di Andria-Casarano 90/91 ed a Perugia con lo striscione “New Blue Generation sez. Milano”; “Drughi Kaos” Juve, presenti con il loro striscione all’ultima di campionato 90/91. –Borussia Dortmund: la trasferta di Dortmund del 1994 fu una delle più belle di quel periodo, in quanto i tifosi locali riservarono un’accoglienza bella, fraterna agli juventini. –Roma: gemellaggio durato dalla fine degli anni ’70, alla stagione 1981/82, sciolto per il famoso gol di Turone, annullato per fuorigioco inesistente in Juve-Roma . In quegli anni lo striscione dei “Fedayn” della Roma venne esposto in curva “Filadelfia”. –Palermo: gli “Indians Palermo” e la “Gioventù” negli anni ’80 erano amici. –Parma: c’era una vecchia amicizia coi parmensi, datat all’incirca anni ’80, cessata per futili motivi e trasformatasi in rivalità molto accesa (vedi sezione “Rivalità”). Taranto, Reggina: vecchissimi rapporti.

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Juventus vs. Atalanta - Serie A Tim 2011/2012
Curva Juventus, una coreografia

Rivalità: –Fiorentina: fortissimo odio, viscerale; rivalità che si perde nella notte dei tempi, acuita dal fatto dell’81/82. Già alla fine degli anni ’70 la Fiesole accoglie i bianconeri con lo striscione “Gobbi tanti…conigli tutti quanti”. I Fighters, negli anni ’80 accoltellarono a Torino tale signor Dalla Porta, all’epoca già 45enne, juventino scambiato per tifoso viola. A Firenze tutto ciò che è bianconero si cerca di annientarlo ed emarginarlo, vedi il caso dello striscione “Firenze Bianconera” con la sua sede attività fatta subito chiudere, e l’odio non è circoscritto ai soli ultras, in quanto è risaputo che quando la Juve gioca a Firenze, si trova contro l’intera città. L’odio è ricambiato dai bianconeri, che si spesso e volentieri “rinfacciare” anche i morti dell’”Heysel” di Bruxelles, nella finale di Coppa dei Campioni del 29 maggio 1985, tramite cori rivoltanti e aberranti e striscioni inneggianti a quella barbaria. Una bomba rudimentale venne scagliata dalla curva “Ferrovia”, verso il settore juventino, negli anni ’90. Nel maggio 1994, nei pressi del “Brianteo”, per Monza-Fiorentina di Serie B, cinque fiorentini furono vittime di un agguato di diverse decine di ultras appartenenti ai Viking, costringendoli, insieme ad altri tifosi fiorentini, alla fuga. In seguito a tale episodio, in Juve-Fiorentina dell’anno dopo, vennero esposti striscioni quali “Viola feroce, Gobbo veloce: la favola continua” o “Batistuta batte Pascutti, voi battete Mennea”. Nel 1995/96 i viola a Firenze esposero la scritta “Voi solo lame solo infami”. In occasione di Juve-Fiorentina del novembre ’95, quelle che erano le paure della vigilia, sono state puntualmente confermate da incresciosi incidenti che si sono verificati prima, durante e dopo la sfida. Nonostante questi episodi, le due curve bianconere e lo spicchio viola non hanno mai esposto striscioni offensivi. L’episodio più grave avviene alle 12, quando nella piazza dietro la Nord un gruppetto juventini aggrediscono alcuni fiorentini. Un tifoso di 22 anni viene ferito ad una coscia e alla nuca da una lama, un altro si becca una bottigliata in testa, un terzo è trafitto al polso. I 66 pullman dei viola vengono bloccati a Villastellone e fatti bersaglio di sassi e bottiglie. Al termine della gara violenti scontri tra forze di polizia e viola, inoltre, alle 16,30, lancio di razzi tra frange di juventini e polizia che cercava di liberare la zona. A seguito di questi incidenti furono comminate 16 diffide, andate a colpire soprattutto elementi importanti dei direttivi di Fighters e Drughi. Per protestare contro queste diffide, nel derby successivo venne attuato uno sciopero del tifo da tutti i gruppi rappresentativi della tifoseria bianconera. Una curva scarna, senza striscioni né bandiere, con la sola scritta “Giudicato colpevole d’essere ultrà”. La protesta, caparbia, durerà diverse settimane, riflettendosi sul tifo. Uno spiacevole episodio precedette Fiorentina-Juventus del 1996/97, quando il pullman della squadra bianconera venne preso a sassate e 24 tifosi viola furono denunciati; il fatto suscitò vasta eco. Nel 1986/87 la Fiesole  espone la scritta “Uccidere un gobbo non è reato, bentornati conigli”. Rubato tanto tempo fa dai fiorentini lo striscione “Area”, esposto in Fiorentina-Juve 1990/91 e lo striscione “Juventus club Firenze” viene esposto in Fiesole in un Fiorentina-Juve del ’90. Carico di tensione anche Fiorentina-Juve del 99/2000, coi padroni di casa che mostrano le scritte contro Del Piero e i Fighters. –Torino: forte rivalità, acerrima nei derbyssimi degli anni ’70, quando la stracittadina torinese era una delle più sanguigne, ardimentose e passionali. Derby caratterizzati da croci sugli spalti, bare della squadra avversaria, sciarponi, di lana, anfibi, mimetiche, tipico vestiario di quegli anni, sane scazzottate. Per due anni (75/76, scudetto granata; 76/77 scudetto del primato dei 51 punti alla Juve, con dietro subito il Toro ma 50) il vertice del campionato parlò torinese. I granata, in un derby 91/92, espongono la scritta “Voi non siete la luce di Torino ma la vergogna d’Italia”; in un altro derby targato anni ’90 “Trap: come i Drughi fai ridere l’Italia”. In un derby del 79/80 i Fighters invadono il settore della gradinata, occupato dai torinisti, forzando una cancellata. Lo striscione “Fighters” viene esposto in due derby dei primi anni ‘80, gentilmente offerto dai pisani (vedi sotto), poi probabilmente distrutto, mentre lo striscione “TNT Torino” venne trafugato dagli juventini. Trafugato ai torinisti lo striscione “Forza vecchio cuore Granata” esposto dai Fighters nel derby del 1982. Nel derby di andata della stagione 99/2000, i granata espongono lo striscione “Fronte” rubato. Nella stessa gara, discutibile lo striscione degli juventini “Siete una curva di ebrei, squatters e comunisti”, mentre un altro degli Irriducibili recita “13.000 abbonati: tanto entusiasmo per la promozione…”. Oltre un’ora di “tentata guerriglia” nel derby di andata 2002/03. In Juve-Reggina 2002/03, i “Ragazzi della Maratona” Torino sono al fianco dei gemellati reggini. Dopo il terzo gol bianconero inizia un fitto lancio di oggetti e seggiolini tra gli ospiti e gli occupanti della Nord, che permette a due ragazzi di strappare indisturbati dal primo anello lo striscione “Ragazzi della Maratona”, posto sotto quello del “Cucn” Reggina, rubandolo facilmente. Reggini e granata cercano di uscire dallo stadio, ma trovano la resistenza delle forze dell’ordine, dando vita a scontri sulla rampa. Dopo qualche minuto, il suddetto striscione compare sopra lo stemma dei Fighters, per l’esposizione di rito. –Inter: vecchissima, storica, forte rivalità, odio acerrimo alimentata da episodi curvaioli e calcistici, come il duello infinito della stagione 1997/98, quando l’Inter perse a Torino 1-0 immeritatamente e per colpa dell’arbitro Ceccarini di Livorno, che non vide un’evidente fallo da rigore di Iuliano sul fenomeno interista Ronaldo, con l’azione che prosegue e porta al gol la Juve. Odio acuito dalla vicenda di “Calciopoli” e da tutto quello che le gira intorno, scoppiata al termine del torneo 2005/06, nel corso del quale emersero rapporti illeciti, tra dirigenti sportivi e rappresentanti della classe arbitrale, allo scopo di manipolare determinate partite del campionato 2004/05. Le indagini, avviate nel mese di aprile, a tre giornate dalla fine del torneo, erano ancora in corso quando la Juve, in quel di Bari, il 14 maggio, sollevò la coppa dei vincitori dello scudetto, e condussero a un sostanziale mutamento della classifica finale. Le sentenze della magistratura sportiva assegnarono il titolo proprio all’Inter, terza classificata alle spalle di Juve e Milan, entrambe penalizzate, e disposero la retrocessione del club torinese in Serie B, senza tener conto che l’Inter, soprattutto in indagini successive, risultasse anch’essa coinvolta nello scandalo, seppur in maniera minore rispetto alla Juve, con diverse intercettazioni telefoniche tra il presidente della squadra meneghina, Massimo Moratti, e la classe arbitrale di allora, soprattutto con l’ex designatore Paolo Bergamo. Il campionato 2004/05, stravinto dalla Juve di Capello, a seguito dello scandalo di Calciopoli del 2006 e delle relative sentenze, venne revocato alla Juventus, ma non venne assegnato alla seconda in classifica, cioè il Milan, perché anche la squadra rossonera era uscita colpevole dall’inchiesta, per cui il titolo rimase non assegnato. Altri club coinvolti nello scandalo furono Lazio, Fiorentina e Reggina. Nei tafferugli avvenuti nell’ottobre 1994 a Torino, gli interisti persero ben tre striscioni di gruppi ultrà, finiti nelle mani juventine, cioè “Nuova Guardia”, “Viking” e “Irriducibili”. Lo striscione “Viking” Inter venne esposto in Juve-Inter 96/97 dalla “Scirea”. –Napoli: vecchio odio viscerale, forte rivalità.
Nell’ottobre 1991, durante la perquisizione, venne sequestrato lo striscione “Drughi Kaos”, dalle forze di polizia, con la promessa che sarebbe stato restituito a fine partita, ma venne praticamente regalato ai napoletani che lo esposero con scherno. Ai napoletani venne permesso di entrare con bulloni, lucchetti, cacciaviti, ecc. Incidenti piuttosto seri in Juve-Napoli 93/94, con primi scontri già in mattinata, quando un campano e uno juventino rimangono feriti da coltellate. Altri cinque feriti, tra cui un agente, si verificano in altri scontri. Negli anni ’90 i “Fedayn” Napoli, durante un Napoli-Juve, mostrano gli striscioni rubati “Drughi”, “Drughi Roma” e “Kaos”. Nelle loro mani anche lo striscione “Drughi Imperia”, esposto probabilmente nella stessa partita. –Milan: fitta sassaiola al corteo juventino nei pressi di Piazzale Lotto in Milan-Juve 93/94. La prima carica è stata fatta dai milanisti alle avanguardie juventine, ma i primi sono stati poi dispersi dall’energica reazione della polizia, nonché dall’arrivo del grosso del tifo bianconero. Pepato il messaggio dei milanisti in casa nel 97/98: “Con la Juve ormai è noto il Delle Alpi è sempre vuoto”. Incidenti a Milano nel 2000/01, soprattutto tra Irriducibili e forze dell’ordine, ma i rossoneri della Sud si vantano di aver messo in fuga un gruppo juventini che stava staccando striscioni dei Milan Clubs. In occasione del match Juve-Lazio del 15 dicembre 2002, dopo qualche minuto vengono esposti nella Sud gli striscioni “Rams”, “Sconvolts” e “Squadraccia”, più degli stendardi dei “Commandos”, bottino di guerra dei violenti scontri avvenuti due settimane prima ad un autogrill nei pressi di Parma, tra due pullman dei Fighters, diretti a Roma, e quello del primo anello della Sud rossonera, diretto a Empoli. Inevitabilmente, nel successi Milan-Juve, succede il finimondo, con due decise, veementi cariche dei milanisti, in via dell’Ippodromo, al corteo degli juventini, bersagliato dal lanccio di torce e razzi. In particolare il primo assalto dei milanisti è di quelli violentissimi, rapidi, di massa, operato da due gruppi che frontalmente, lanciando torce, monete, sassi, e mettendo subito in difficoltà le forze dell’ordine, che non riescono a contrattaccare subito. Ci vogliono almeno due minuti prima che la loro carica faccia indietreggiare i milanisti. In occasione della finale di Champions League, giocata a all’”Old Trafford” di  Manchester il 28 maggio 2003, viene stabilito, su pressione della polizia italiana e inglese, ed anche per una sorta di dimostrazione di unità italiana nei confronti della nemica Inghilterra, un patto di non belligeranza tra milanisti e juventini, poi tornati nemici come prima. Per Milan-Juve 03/04, i tifosi milanisti, parafrasando uno striscione dei bianconeri a Manchester, espongono lo striscione “28-5-03, 11 piemontesi tostati”. La gara inizia con 15 minuti di ritardo, causati dall’imbottigliamento della circolazione nei pressi di San Siro del pullman della Juve, in seguito ad incidenti avvenuti tra le due tifoserie prima della gara. Catania: gli “Irriducibili Juve” avevano un’amicizia con gli omonimi “Irriducibili” di Catania. In un amichevole Catania-Juve del precampionato 2002/03 i Fighters andarono a Catania e vennero aggrediti dai catanesi, che gli rubarono lo striscione del gruppo. Su come abbiano recuperato lo striscione, c’è una discordanza di versioni: c’è chi dice che abbiano pagato, e pure profusamente, e chi invece sostiene che si sian rivolti a personaggi influenti e potenti della tifoseria etnea (tale C.F.), riuscendo a rientrarne in possesso. –Liverpool, e un pò tutte le tifoserie britanniche: dici Liverpool e subito viene in mente la strage dell’Heysel di Bruxelles del 29 maggio 1995, quando, in uno stadio insicuro, vetusto e inadatto, non solo per ospitare una finale di Coppa dei Campioni, ma qualsiasi partita, gli hooligans inglesi, a circa un’ora dall’inizio della gara, divisi dal “settore Z”, dove erano sistemati i tifosi juventini più tranquilli, con le famiglie, e Juventus Club, da una rete da pollaio, che agli ubriachi tifosi inglesi parve un invito a nozze per caricare, schiacciare e ammassare contro il muro, crollato per il troppo peso di inermi normali tifosi, visto anche l’inesistente servizio d’ordine. Molti si salvarono dal soffocamento, trovando salvezza nella specie di pista ai piedi del settore, ma 39 tifosi, di cui 32 italiani, purtroppo non ce la fecero, e rimarranno scolpiti per sempre nella testa delle persone come le “39 vittime dell’Heysel”, che purtroppo hanno perso la vita per quella che era pur sempre una partita di calcio, che aveva senz’altro tanta importanza, ma non da giustificare la smodata esultanza di Michel Platini (che il giorno successivo ammise le sue colpe), dopo il rigore realizzato, dato con benevolenza dall’arbitro svizzero Daina (il fallo era avvenuto almeno 2-3 metri fuori area). Molte polemiche nacquero da quella Coppa insanguinata: l’esultanza esagerata dei giocatori della Juve, davanti ai corpi dei morti, anche se, va detto, molti dei presenti non si rendevano conto di quello che stava realmente succedendo; la scarsità e il tardato intervento della polizia belga, intervenuta a cavallo (!); il fatto che la società juventina non abbia mai preso in considerazione l’ipotesi di restituire la Coppa; come si sia potuta giocare una finale di Coppa in quello stadio là; la sistemazione degli juventini nella stessa curva degli hooligans inglesi; l’entrata in campo di una parte della tifoseria organizzata bianconera, sistemata in curva Sud, con un ultrà che aveva una pistola scacciacani, e l’esposizione, avvenuta tranquillamente, dello striscione “Reds animals”, ecc. Diverse diffide furono comminate per la turbolenta trasferta di Manchester nel 1999, tanto che la curva “Scirea” protestò nella gara col Bologna, togliendo gli striscioni a metà ripresa. Scontri anche con gli scozzesi dei Rangers Glasgow, diversi anni fa. Pisa: i Fighters perdono lo striscione a Pisa nel 1982/83. I pisani, all’epoca ottimi amici dei granata, lo regalano ad essi, che lo espongono in due derby consecutivi, ovvero in Torino-Juve 1982/83 (quello dell’incredibile rimonta granata da 0-2 a 3-2 nel giro di pochi minuti) e Torino-Juve 83/84. –Parma: sei tifosi juventini fermati, tutti con precedenti penali per aggressione e rissa, quattro feriti, due per parte, sono il consuntivo degli scontri tra le due fazioni prima di Parma-Juve dell’8 gennaio 1995. Prima che i cancelli dello stadio venissero aperti, alcuni ultras bianconeri fecero irruzione nella Nord parmense, dove stavano appendendo gli striscioni. Nacque poi una rissa sedata prontamente dalla polizia. Alla fine del dibattimento del processo per quei fatti, i parmensi decisero di ritirare la querela per i sei imputati juventini. Alcuni tifosi del Parma, fuori dalla Pretura, risposero che l’avevano fatto perché erano ultras, non bastardi, dando una lezione etica. –Genoa: tafferugli tra le due tifoserie in Juve-Genoa 1993/94 nel dopogara. Un 17enne juventino si è fatto medicare per ferita da taglio, asserendo di esser stato aggredito da otto genoani. Per rissa sono state poi denunciate 11 persone. In un Juve-Genoa al vecchio “Comunale”, i genoani esposero nel 1989 il messaggio “Non siete Drughi ma solo gobbi bastardi”, affiancati per l’occasione dai gemellati granata. Rubato ai genoani lo striscione “Nasty Boys”, esposto in Juve-Genoa 1992/93. –Brescia: vecchia ruggine, forte rivalità. Scene di western al termine di Brescia-Juve: fitta sassaiola tra le opposte fazioni, con lancio di bottiglie, vetri, lattine, monetine…-Cagliari: non si sono mai amate le due tifoserie in questione. In Juve-Cagliari 94/95, preoccupazione per qualche scontro durante l’intervallo, subito sedato dalle forze dell’ordine. –Sampdoria: tra le due tifoserie non è mai corso buon sangue. Nell’ultimo Juve-Sampdoria giocato al vecchio “Comunale” di Torino,
i doriani presero ai padroni di casa diversi striscioni, di cui tre di clubs. –Bologna: in Bologna-Juve del 1996/97, l’ambiente è fortemente antijuventino e, oltre al disegno dell’allenatore della Juve, Marcello Lippi, accompagnato da una bomba, viene esposto lo striscione “Juventini di Bologna siete una vergogna”. Esposto inoltre lo striscione rubato “Palermo Bianconera”. –Lazio: striscione “Eagles Supporters” Lazio esposto in un Juve-Lazio anni ’80. –Cremonese: al termine di Cremonese-Juve 94/95, a margine della partita scoppiano incidenti davanti ad un bar di sostenitori della Cremonese e un grosso petardo ne manda in frantumi la vetrata. Quattro bianconeri, dell’hinterland milanese, vengono arrestati dalla polizia, con l’accusa del lancio dell’ordigno. –Bari: preso dai pugliesi, poi successivamente esposto, lo striscione “Pianeta Juve”. –Perugia: mostrato dai perugini in Perugia-Juve 96/97, lo striscione “Urbino Bianconera” al contrario, rubato probabilmente in scontri prepartita. –Udinese: la curva Nord juventina rubò diversi anni fa lo striscione “Teddy Boys”, principale gruppo ultrà friulano, esposto in Juve-Udinese 95/96 prima della partita. –Venezia: barbara aggressione ai tifosi lagunari nel 98/99 a Venezia, lontano dallo stadio.

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Coreografia curva Juventus
Una particolare coreografia della curva Juventus

Storia del tifo juventino: già nel 1973, al “Maracanà” di Belgrado contro l’Ajax, finale di Coppa dei Campioni persa 1-0, il tifo juventino si rende protagonista di una trasferta oceanica, con 50.000 bianconeri presenti. Lo “Juventus Club Torino”, ancora oggi attivo, è il primo gruppo che segue con costanza la Juventus, spesso anche in trasferta. Da questo club fuoriescono i “Black & White Supporters” e la “Fossa dei Campioni”. Si affacciano nel ’76 i “Panthers”. Si comincia a vedere un tifo più classico, con tamburi e bandiere. Si ha poi una nuova scissione, che dà vita ai “Venceremos”, gruppo decisamente sinistrorso, dal cui nucleo nascono nel 1977 i “Fighters”. A questi si affiancano più tardi “Indians” e “Gioventù Bianconera”. La “Fossa dei Campioni”, nata intorno allo “Juventus Club Primo Amore”, rappresenta per molto tempo una delle colonne del tifo juventino. Negli anni ’80 compare lo striscione dell’”Area Bianconera”. Nel 1985, Indians, Fossa dei Campioni e Gioventù Bianconera danno vita allesperienza “Black & White Supporters”, che si rivela però negativa. Lo scioglimento forzato dei “Fighters” lascia un vuoto profondo e la necessità di una nuova, poderosa guida. E’ il turno di “Arancia Meccanica”, nome originalissimo ispirato dalla pellicola omonima di Kubrik, che dalle ceneri dei Fighters costruisce un gruppo ben strutturato, diramato in numerose sezioni e capace di prendere in mano la tifoseria portandola ai massimi livelli. Nel 1993 nascono i “Viking Nab”, dalla fusione dei “Viking” di Milano e dei “N.A.B.” di Genova, soprattutto, e di Pavia, tarsferendosi in curva Nord per contrasti coi Fighters. Il primo embrione dei Viking risale al 1983, a Monza, come sezione della “Gioventù Bianconera”, che nel 1985 decide di confluire nei “Black & White Supporters”, insieme a tutti gli altri raggruppamenti della curva “Filadelfia” del vecchio “Comunale” di Torino. Da quel momento di smarrimento, il nucleo delle ex-Gioventù Bianconera” di Monza fonda i “Viking”, come gruppo autonomo, con una consistente base quantitativa, uno spirito trascinante imperniato sul concetto di radicalità, una fede inscalfibile, una vocazione al viaggio, con una netta matrice politica destroide, una buona capacità organizzativa, antiamicizie, antiidoli e antistrumentali. I “N.A.B.” rappresentano un gruppo storico del panorama juventino, che sorge nel 1975, il cui nome è una palese ispirazione dei N.A.R. (Nuclei Armati Rivoluzionari), neofascisti degli anni ’70. Fin dalla nascita volutamente elitari, composti da una base di cinquanta ragazzi di Genova, sfegatati per Madama, i N.A.B., dopo un periodo transitorio, con la nascita della sezione dei Fighters a Genova, ritornano sulla scena con lo scioglimento del gruppo guida del tifo bianconero, fino alla scelta di unirsi sotto un’unica insegna, appunto Viking-Nab, che occupa la Nord, tra le migliori “seconde curve” del periodo. Una organizzazione capillare, come dimostrano gli spettacoli coreografici, il buon numero di tesserati, le diverse sezioni esistenti, tutte con banda rigorosamente tricolore. Con l’avvento dei “Drughi” il tifo juventino cambia in meglio. Prima di tale periodo, in trasferte tipo Lecce, andavano gli “Juventus Club” e solo pochi incalliti partivano da Torino. Coi Drughi al comando la maggior parte sono gruppi ultrà, che si fanno notare con numerosi striscioni. Comunque anche prima di loro non è che il tifo juventino sia stato così “snob” e poco audace come si diceva in giro in quel periodo, anche se è vero che le coreografie prima venivano fatte solo per le partite-clou, mentre coi Drughi in Sud e i Viking-Nab in Nord non è più così e si può contare su due curve ad alte capacità coreografiche.

coreografia juventus
Una coreografia degli juventini

I “Fighters” tornano in curva Scirea in pianta stabile in Juve-Torino 93/94. Del gruppo originario erano rimasti in cinque, ma non piacevano troppo i “Drughi”, che, secondo loro, effettuavano un tifo piuttosto piatto e monocorde, quindi si decise di dar vita ai nuovi “Fighters” composti da circa 250 persone, con l’entusiasmo e la voglia di far bene giuste, dopo che il vecchio gruppo si era sciolto in seguito agli incidenti di Firenze del 1986, quando si scontrarono con le forze dell’ordine e ci furono diversi feriti, che fecero scattare diverse denunce. Ma il punto non fu questo, ma piuttosto lo spregevole comportamento di uno dei coinvolti, che commise l’infamia di snocciolare nomi e cognomi, causando un “terremoto” che favorì la drastica decisione dello scioglimento. Nonostante questo individuo abbia sempre negato tale comportamento, i Fighters sapevano tutti come riuscì ad infangarsi infamando il gruppo. Il ricostituirsi del gruppo storico dei “Fighters” inizialmente non viene visto di buon occhio, ma il gruppo, nonostante ciò, va avanti per la sua strada. Più che la ricomparsa dello striscione dà fastidio la crescita del gruppo e, soprattutto nei primi tempi, non mancano contrasti verbali e schermaglie coi Drughi, specie in trasferta (vedi il parapiglia in Milan-Juve dell’ottobre ’95) per appendere lo striscione, mentre con gli altri gruppi (Viking, Vecchia Guardia, ecc.) le cose vanno decisamente bene. Con la ricomparsa dei Fighters la curva “Scirea” continua a viaggiare piuttosto bene e si confermano i miglioramenti qualitativi, sia a livello canoro che coreografico. Dopo la vittoria in Coppa Campioni del 1996, si vocifera di una fusione tra Drughi e Fighters, i gruppi principali della curva, allo scopo di costituire un unico gruppo, nuovo di zecca, solido e organizzato. La stagione appena trascorsa è stata costituita dalla leadership dei Drughi, anche se in leggera flessione di rendimento (cambio di guardia del direttivo, mentre i Fighters non hanno mai nascosto ambizioni di comando. La proposta di fusione viene soteggiata dagli altri gruppi della curva Sud, la “Vecchia Guardia” e la “Fossa dei Campioni”. La prima è uno dei gruppi più organizzati della Sud, con oltre 400 tesserati, quattro sezioni attive, una struttura interna consolidata, una sede, un tifo costante, una vena coreografica, grandi bandiere, nuovo striscione e un seguito in termini di consensi. La seconda rappresenta il gruppo storico della “Scirea”, erede del “Club Primo Amore”, e non lesina mai impegno e partecipazione, portandosi dietro una scia di tifosi fedelissimi. I quattro gruppi si incontrano più volte in quella estate, senza trovare una definizione, trovandosi molto distanti. I Viking si dividono per problematiche interne e gelosie tra uno dei fondatori e il resto del gruppo. Nel 1997 avviene la rottura tra i Viking di Milano e i Nab, con tafferugli nella Nord in Juve-Parma, quando viene levato lo striscione “Milano” e messo quello dei “Nab”, causa il dono dello striscione “Curva Nord” (una parte di quello che avevano i Viking fino all’anno prima) da parte di vecchi esponenti del direttivo, ai “Boys San” Inter, con il quale esistevano amicizie a Milano: una vicenda che lacera internamente il gruppo (lo striscione tornò poi in mano ai Viking. Alla vigilia del campionato 97/98 poi, i Fighters decidono di occupare anche la Nord con uno striscione, approfittando del momento di estrema difficoltà e di vuoto, dovuto ai dissidi interni, dei Viking. Già al momento di formare il gruppo unico, i Fighters avevano intimato ai Viking lo scioglimento. Il gruppo di Milano decide temporaneamente di non seguire più la squadra, aspettando l’evolversi della situazione, pensando se tornare a riprendersi la curva o no. Il tutto è legato alla questione dei biglietti, secondo un semplice ragionamento: se i Fighters gestiscono due curve, avranno anche più biglietti dalla curva bianconera, e così gli abbonamenti. Dalla stagione 97/98 la curva Nord ha avuto nuovi inquilini, gli “Irriducibili Curva Nord”, gruppo timoniere della “seconda curva” dopo l’abbandono dei Viking-Nab, composto da ex-elementi della “Vecchia Guardia” e degli “Irriducibili Vallette”; questo dopo che la minima rappresentanza dei Fighters, che vi ha appeso lo striscione fino a Juve-Lazio, non è più presente in detta curva. Gli “Irriducibili Curva Nord” nascono nel 1990 come “Irriducibili Vallette” in curva “Scirea”. Dal 1996 sono in curva Nord perché ciò che vedevano in Sud non gli piaceva: essendo juventini e torinesi non vedevano di buon occhio i gruppi della Sud di altre città e regioni. Così decisero di dare una sterzata. Gli Irriducibili fin da subito sono stati ambiziosi e sfrontati, con l’obiettivo di portare la Nord a livelli mai toccati. I princìpi basilari del gruppo sono l’amicizia, il divertimento e il tifo per la Juve. Gli Irriducibili contano già al primo anno 500 iscritti e, oltre ai ragazzi di Torino, coordinatori dell’attività del gruppo, molto importanti sono le sezioni, ognuna delle quali ha lo striscione in “fotocopia” che ricalca quello principale, scritta nera su sfondo bianco, col logo del gruppo, una mano “bullata” che stringe il mondo. Il loro giornalino si chiama “Il numero uno” Nel 1999/2000 l’arrivo di Ancelotti sulla panchina bianconera è visto con scetticismo, soprattutto per le dichiarazioni che fece Carletto sul “potere occulto” della Juve passata. Dopo un avvio in sordina, il tifo riprende quota, la tifoseria viene riconquistata, anche se ci sono da superare dissapori tra Fighters e Irriducibili, si insinua per il ruolo di referente della Juve nella gestione dei biglietti e della campagna abbonamenti, culminati nel parapiglia di Firenze, quando, tra esponenti di primo piano dei due gruppi, si è arrivati alle mani per appendere lo striscione in uno spazio molto piccolo. Dalla stagione 2002/03 in curva Nord, al posto della striscione degli Irriducibili c’è quello del “Centro Coordinamento Juventus Clubs”, cambiamento imposto dalla società di piazza Crimea, che non vedeva bene una seconda curva interamente di ultras, anche se molti elementi degli Irriducibili rimangono al loro posto. Nel 2002/03 la Juve festeggia il suo 27° scudetto, già cucito sulle maglie a due giornate dalla fine nella gara col Perugia. All’ultima giornata, col Chievo, il pubblico bianconero è numeroso, per tributare alla squadra di Marcello Lippi un doveroso ringraziamento. Ma l’attesa è tutta per la finale di Champions League di Manchester col Milan del 28 maggio, che però la Juve perderà ai rigori. Alla prima giornata della stagione 2003/04, contro l’Empoli, si fa insistente la voce di un possibile ritorno dei Viking in curva Nord, lasciata in balìa dei clubs organizzati dopo lo scioglimento definitivo degli Irriducibili. A mezzora dall’inizio fanno il loro ingresso nella Nord una 50ina di ragazzi di Milano. Le voci si confermano veritiere e i Viking tornano in curva Nord dalla stagione 2003/04. Nel 2004/05 e 2005/06, con Fabio Capello in panchina, la Juve vince due campionati dominando, ma con lo scandalo di Calciopoli, scoppiato nel 2006, che vede coinvolto Moggi in primis e un po’ tutto l’entourage juventino, si vedrà togliere questi titoli, per sentenza della Caf del 14 luglio 2006, quello del 2004/05, che rimarrà vacante, e quello del 2005/06 verrà assegnato all’Inter seconda, per sentenza definitiva del Coni, che relega la Juve all’ultimo posto e la condanna, quindi, alla Serie B per il campionato 2006/07, che la squadra bianconera giocherà, fino al 2010/11, al “Comunale”, nel frattempo ristrutturato in occasione dei “XX Giochi Olimpici Invernali”, svoltisi a Torino, e quindi ribattezzato “Olimpico”. Tale impianto, capace di quasi 28.000 posti a sedere, verrà condiviso con l’altra squadra cittadina, naturalmente il Torino, che vi rimarrà fino ai nostri giorni, ma che risultava troppo piccolo per le esigenze della Juve, che, nel 2008 decide di costruire un nuovo stadio, sull
e ceneri del “Delle Alpi”, stadio che contava quasi 69.000 posti a sedere, bello ma mai amato, perché troppo dispersivo e lontano dal terreno di gioco, con un’inutile pista d’atletica. Dalla stagione 2011/12 la Juventus gioca le sue partite interne nel nuovissimo e modernissimo “Juventus Stadium”, uno stadio davvero bello, a misura di tifoso, che consta di 41.000 posti a sedere. In questi anni, intanto, il tifo bianconero, affamato di successi, risulta molto migliorato e guadagna, soprattutto dal nuovo stadio, un bel salto di qualità, con i gruppi ultrà tutti in curva Sud, con i “Drughi”, con tutte le sue importanti sezioni, su tutte Magenta e Ponente, e i “Bravi Ragazzi”, eredi degli Irriducibili, al secondo anello, e Viking, Tradizione (i vecchi Fighters), Nucleo 1985 (la vecchia Area Bianconera), Antichi Valori e Gruppo Marche, al primo anello. Quest’ultimi gruppi che occupano il primo anello, praticamente sono quelli che all’”Olimpico” stavano in Curva Nord. Da quando la Juventus gioca allo “Juventus Stadium”, un’arena ribollente di tifo e calore, la squadra, affamata di successi come il suo condottierro in panchina, Antonio Conte, fa incetta di scudetti (Ben tre consecutivi). In questo magico stadio la squadra si trasforma, spinta, trascinata, caricata dal pubblico, vicinissimo al terreno di gioco, e in casa le sconfitte, in questi tre anni, sono state pochissime, almeno in campionato; un po’ di più in Champions League, ma qui il discorso da fare sarebbe troppo lungo. Ci limitiamo a dire che il calcio italiano oramai si è livellato troppo in basso e non può tenere il livello di quello tedesco, inglese e spagnolo. Quest’anno la Juventus è partita bene, l’apporto del pubblico juventino è buono anche in trasferta, aiutato dalle sezioni sparse in tutta la Penisola. Nel frattempo Massimiliano Allegri ha preso il posto di Antonio Conte, che nel frattempo è andato a sedersi sulla panchina azzurra, quale C.T. della Nazionale Italiana, un avvicendamento che i tifosi bianconeri non hanno ben digerito. Allegri è visto come un allenatore più calmo e pacato, rispetto all’esuberante e sempre affamato di successi Conte. Il pubblico fa sempre il suo dovere, anche se, da un po’ di tempo non si vede più al suo posto lo striscione dei “Drughi”: potrebbero esserci delle novità, forse sono in sciopero o stanno avendo problemi giudiziari (ricordiamo che l’avvento dei Fighters al posto dei Drughi, nel 2005, avvenne per i problemi di droga e carcere di quest’ultimi).

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Juventus-Cagliari serie A
Una coreografia dei tifosi della Juventus

Curiosità: -Lancio di oggetti, e pezzi del bagno degli ospiti da parte dei napoletani in Juve-Napoli 13/14. L’intervento delle guardie e di alcuni steward riporta la calma. A fine gara alcuni campani vengono aggrediti tra i parcheggi. -In Cagliari-Juve 13/14, insulatto dai padroni di casa lo juventino sardo e a fine gara un gruppo di 150 ultras cerca di raggiungere gli juventini nel settore, tra un lancio di sassi e torce, ma una carica d’alleggerimento con alcuni lacrimogeni delle f.d.o. farà desistere i sardi. -In Juve-Fiorentina 1913/14 coreografia improntata sul 25° anniversario coi tifosi del Den Haag, con i colori della squadra olandese in curva Sud primo anello, tante bandiere giallo-verdi. -Bellissima scenografia in Juve-Chelsea, Champions L. 12/13: “Noi ci crediamo…dopo l’Italia prendiamoci l’Europa”. -I Drughi hanno avuto il merito di risvegliare il sonnacchioso popolo juventino, un po’ abulico e spento. I gruppi Indians, Gioventù e Fossa danno vita nel 1988 ad “Arancia Meccanica”, dopo l’infelice parentesi dei “Black & Whithe Supporters.. Il gruppo A.M. durò pochi mesi perché, a detta della polizia, il nome istigava alla violenza, per quel preciso riferimento al film di Stanley Kubrick. Lo striscione veniva continuamente vietato dalle forze dell’ordine, così, con un piccolo stratagemma, un cambiamento furbesco e di poco conto, si decise di chiamarsi “Drughi”, come la banda protagonista del film. Il film “Arancia Meccanica”, uscito nelle sale cinematografiche nel 1971, è tratto dal celebre libro di Anthony Burgess, scrittore londinese, “A Clockwork Orange” (“Un’arancia ad orologeria”). I Drughi ritornano ufficialmente in curva Sud il 13 febbraio 2005, dopo che fecero la sua ultima apparizione il 22 maggio 1996. -Le sezioni dei Drughi operative quest’anno sono: Umbria, Insani, Asti Praia, Toscoliguri, Falchera, Magenta, Ponente (quest’ultime due molto importanti, con una bella storia dietro), Drughi Marche (importantissima), Dominae (sezione tutta la femminile), Drughi Sud, Drughi Belgio, Drughi Sicilia, Drughi Polonia, Svizzera, Ultimo Baluardo. -Il luogo comune “La Juve è la squadra dei ricchi, il Toro è quella dei poveri”, è falso e non trova riscontro nella realtà in quanto, se è vero che la Juve è la squadra degli Agnelli, è anche vero che la stragrande maggioranza dei tifosi juventini di Torino è costituita da gente modesta, da proletari, dalla quasi totalità degli immigrati meridionali; al contrario, tutta la fascia dell’alta e media borghesia torinese è granata, e molti ultras granata sono sempre stati dei figli di papà pieni di soldi. Almeno questa è a grandi linee la situazione del tifo a Torino. -Sul finire della stagione 1993/94, venne attuata una contestazione dura e costante, che toccò l’apice in Juve-Cagliari (1-2), ritorno 4.i di finale di Coppa Uefa, quando gli ultras della Juventus invasero la tribuna d’onore, prendendosela coi dirigenti, in particolar modo con Antonio Giraudo, e il giorno dopo vennero schiaffeggiati i giocatori Andrea Fortunato e Moreno Torricelli. Quando poi si sparse la notizia della malattia che affliggeva il povero Andrea Fortunato, ci furono numerosi messaggi  d’incoraggiamento e di scuse da parte di chi l’aveva offeso, proprio nel periodo in cui le condizioni atletiche del giocatore crollarono, anche se nessuno sapeva ancora la causa dell’involuzione nelle prestazioni . Alla fine del maggio 1994, al terzino juventino venne diagnosticata una forma di leucemia linfoide acuta. I tifosi e la squadra si strinsero attorno al ragazzo. Trasferito all’ospedale di Perugia, venne sottoposto a trattamenti di chemioterapia, e a un parziale trapianto cellulare della sorella prima, e del padre poi, non potendo ricevere un trapianto totale di midollo osseo. I trattamenti migliorarono il fisico del giocatore, aumentando l’ottimismo per la sua guarigione, ma, quando tutto sembrava volgere per il meglio, un abbassamento delle difese immunitarie, causato da una broncopolmonite, lo stroncò il 25 aprile 1995, giovanissimo (non aveva ancora compiuto 24 anni). Al funerale, svoltosi nella natìa Salerno, parteciparono in 5mila persone, compreso tutto lo staff tecnico e dirigenziale della Juve. La “Scirea” in Juve-Napoli espose lo striscione “Andrea per sempre con noi”. Molti messaggi di cordoglio vennero scritti dalle curve di tutta Italia, e non solo, perfino la curva fiorentina gli dedicò un bellissimo striscione. Inqualificabile, raccapricciante e vergognoso lo striscione “Fortunato leucemico fulminato”, esposto dalla curva granata nel derby Juve-Torino 94/95. -L’1 giugno 1991 si svolse a Den Haag, in Olanda, la prima edizione dell’”International Fans Tournament”, torneo di calcio riservato a varie squadre composte da tifosi di vari clubs europei. Il torneo, organizzato dal “North Side” del Den Haag, con la collaborazione della società locale, vide la partecipazione di otto squadre: Den Haag, Den Bosch, Feyenoord, Go Ahead, Utrecht, Club Brugge, e, per l’Italia, Juve, coi “Viking”, e Milan, col “Commandos Tigre”. Per la cronaca trionfò il Milan. Il 2 maggio 1992 si svolge la seconda edizione del torneo vede la partecipazione di 10 squadre. I “Viking” trovano ospitalità all’interno dello stadio “Zuiderpark”, nel bar sede della tifoseria locale, in quanto il 1°maggio si festeggia la Regina d’Olanda, ed è impossibile trovare una camera nel raggio di 70 km. Il gruppo di Milano, vista la defezione dei tifosi dello Spartak Mosca, schiera due squadre. Il torneo del ’92, così come quello dell’anno prima è preso sul serioe gli arbitri sono quelli della federazione calcistica olandese. Le squadre partecipanti sono: Viking 1, Viking 2, Groningen, Bruges, Den Haag, Commandos Tigre, Feyenoord, Go Ahead Eagles, Utrecht e Legia Varsavia, la più grossa novità di questa edizione. La coppa viene conquistata dalla squadra del Groningen. E’ in questi tornei che i Viking conoscono quelli del Den Haag e del Legia Versavia che diverranno forti amicizie, anzi veri e propri gemellaggi, del gruppo. -Nella partita Juve-Lazio del 1994/95, i gruppi “Vecchia Guardia” e “Drughi” raccolsero la notevole somma di 5 milioni di £., destinata in beneficienza all’Associazione Italiana Midollo Osseo, in seguito alla tragica morte per leucemia del giocatore Andrea Fortunato. Inoltre la Vecchia Guardia regalò biglietti di curva ad alcuni handicappati. -Le maggiori sezioni dei Fighters erano: Aosta, Modena, Asti, Pistoia, Milano, Marche e XXV Marzo; il simbolo era il casco e la chiave inglese tra le fiamme tricolori. La politica dei Fighters verso una curva di soli gruppi piemontesi portò ad alcuni screzi tra questi e l’Area Bianconera, ed anche il rapporto coi Viking-Nab risultò più tiepido. Solo i gruppi torinesi, secondo loro, dovevano popolare la curva “Scirea”. -Uno dei maggiori fondatori dei Fighters, nel 1977, fu Beppe Rossi, scomparso per un tumore al cervello nel 1994, a soli 34 anni. Determinante, con le sue idee originali e anticipatrici, a modellare la mentalità del gruppo, era rimasto favorevolmente colpito dall’Inghilterra e voleva una curva “underground”. Il semplice striscione commemorativo “Beppe Rossi” compare in curva “Scirea”, per la prima volta, in Juve-Vicenza 1994/95, e verrà esposto per tanto tempo in seguito. Altri lutti come il suo hanno colpito le curve juventine, che, in occasione di Juve-Milan 95/96, ricordano la scomparsa due importanti ultras: Antonio Longo, 32 anni, torinese trapiantato in Liguria, fondatore degli Indians Ponente e, in seguito, dei Drughi Ponente, rivelatosi un buon gruppo, ricordato dallo striscione “Onore ad Antonio: vero ultras, vero amico”, esposto in curva Nord; Emanuele Seir, detto “Lele”, torinese di 27 anni, esponente di Opposta Fazione, sottogruppo dei Drughi, al quale venne dedicato dalla “Scirea” lo striscione “Ora brilli tra le stelle: ciao Lele”. Deposto un mazzo di fiori sotto la “Scirea” da Ravanelli, oltre a diversi cori, per
loro. -Il Nucleo 1985 affonda le sue radici ai primi anni ’80, quando fu fondato il “Triveneto Bianconero”; due componenti del gruppo morirono allo stadio “Heysel”. Già allora il simbolo era la “faccia che urla”, ripresa da una copertina di un disco di quell’epoca del gruppo punk “Dead Kennedy”. Dallo “Juventus Club Bassano” nasce nel 1985 l’”Area Bianconera Bassano”, da ragazzi residenti nella cittadina veneta. Il nome del gruppo deriva da un’esperienza politica maturata all’interno del movimento studentesco bolognese nel calco 1977; il tocco di rosa che compare nello striscione è un richiamo ai primi colori sociali della Juve: il rosa e il nero. -In occasione di Juventus-Padova 95/96, la curva “Scirea” è in subbuglio per la presenza di una strana coppia: l’avvenente, procace pornostar Luana Borgia, e il frate-ultrà cosentino Fedele Bisceglia, in giro per gli stadi a predicare la non violenza (“no alla violenza, sì alla Pace” si leggeva in uno striscione-Fighters). In serata, da una “sinergia” tra Fighters, pornoshops e una discoteca torinese amica, venne organizzato uno spettacolo erotico della famosa pornostar. -Nel 95/96, per diverse domeniche, venne attuato un coerente sciopero del tifo, contro le disparità di trattamento e le diffide subite, con curve spoglie e striscioni di protesta. Altre proteste e silenzi nel 1996/97, a partire dalla gara interna con l’Udinese (trattamento brutto delle forze dell’ordine verso alcuni diffidati), inoltre, sempre nello stesso anno, quattro esponenti dei Fighters vennero incredibilmente diffidati per l’accensione di fiaccole, con Daspo di un anno e fu inscenata una protesta senza mezze misure. In Juve-Perugia vennero esposti gli striscioni “Se accendere una torcia è reato diffidateci tutti” e “Le vostre diffide non uccidono la nostra fede”. -Ma per la supersfida europea con l’Ajax, il tifo si rimette in moto alla grande, con coreografie mozzafiato, sia in Nord che in Sud, una sciarpata bellissima e la “ola” nel secondo tempo. -A Torino la Procura nel 1998 avviò un’inchiesta sul rapporto tra ultras della Juve e la società bianconera, circa la cessione di biglietti omaggio che, stando ai giornali, i gruppi rivendevano a caro prezzo. Inoltre sullo spostamento di documenti dall’ufficio della “Stadio Service”, la società che si occupava della gestione dei biglietti nel periodo ’94-’96; sulla partita Juve-Ajax, con biglietti girati ad un fantomatico club bianconero; infine sul caso dello striscione contro Romiti (“Romiti i bei tempi son finiti”), esposto in Juve-Roma, si dice per opera di Giraudo. -Rottura fra la Juve e i suoi tifosi nel 1999, che in una cinquantina fecero un blitz in sala stampa al termine della disastrosa stagione 98/99. I vertici dei Fighters sono stati tartassati dalle diffide e, per un certo periodo, hanno scioperato contro l’ingiustizia e l’arbitrarietà dei provvedimenti, denunciando la posizione menefreghista della società di via Crimea rispetto ai suoi ultras. -L’origine dell’aggettivo “gobbo”, utilizzato per definire gli juventini, deriva dal fatto che la Juve è chiamata comunemente “Vecchia Signora”, ed è risaputo che molte vecchie signore hanno la gobba, che in torinese si dice “goba”, con l’ovvia conseguenza che tutti i sostenitori della “Goba” vengano chiamati “Gobbi”. Nel 1995, per la prima volta, una delegazione dei direttivi ultras è stata invitata ad una riunione della società, nella fase decisionale del caso-Roberto Baggio. Le due curve si schierarono, in maniera netta, a favore  della permanenza di Baggio, che venne venduto poi lo stesso al Milan. In Juve-Cagliari 94/95 l’affetto mostrato per il Divin Codino fu di quelli da rabbrividire, con cori e striscioni a suo favore che si sprecarono. -Il numero minimo storico di paganti si ha per una partita di Coppa Italia, Juve-Ravenna, nel ’98 al “Delle Alpi”, con la Juve che aveva vinto 2-0 all’andata: appena 500. -Nel 1999 Seve e Claudio, due ultras bianconeri scrivono il bellissimo libro “Il Gruppo”, il cui ricavato delle vendite andrà alla vedova di Beppe Rossi, storico capo dei Fighters e a favore di un ragazzo malato di leucemia. -Aggressioni, per futili motivi, ai giornalisti Maurizio Crosetti de “La Repubblica” e Roberto Beccantini de “La Stampa” di Torino, nel 1999. -Nel ’95 erano oltre 6mila i soci bianconeri, assommando tutti i gruppi ultrà.

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Gruppi scomparsi, nati negli anni ’70: Eagles, Fedelissimi, Venceremos, Autonomia Bainconera, Panthers (’76), Fossa dei Campioni.

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Gruppi scomparsi, nati negli anni ’80: Black & White Supporters: sigla che riunì Indians, Fighters e Gioventù, dal 1985 al 1988.

coreografia curva juventus viking
Una coreografia dei Viking Juventus

Indians: i primi ad usare questo nome, frangia staccata dal gruppo “Fighters, nascono ufficialmente il 26 ottobre 1980. Gioventù Bianconera: nasce nel 1983 da ragazzi appartenenti a “Fighters” e “Indians”. La “Gioventù” fece il suo esordio in Juve-Lechia Danzica del 14 settembre 1983. Dopo i sacrifici del primo anno, il gruppo si espanse notevolmente, allargando il numero dei tesserati in tutta Italia e aprendo quindi diverse sezioni. Vecchia Guardia: nasce nel 1990, da elementi  appartenenti quasi tutti agli Indians. Il suddetto nome venne scelto per tre motivi: perché piaceva il nome, per l’età piuttosto elevata dei componenti del gruppo, perché volevano far tornare la mentalità che aveva caratterizzato il gruppo “Indians”. La “Vecchia Guardia” ha dovuto superare un brutto periodo, quando molti ragazzi del direttivo, per alcuni dissidi, si sono ritirati e a condurre e portare avanti il gruppo era rimasto uno solo. Poi il gruppo è cresciuto basandosi su nuovio collaboratori. Il periodo di stallo coincise con un Juventus-Barcellona, quando avvenne un piccolo disguido in curva: ragazzi della Vecchia Guardia invitarono alcuni tifosi del Real Madrid, con tanto di striscione appresso, ma non tutti in curva lo sapevano e volarono dei ceffoni. Il gruppo fu deciso che doveva “saltare”, ma poi ci fu una riunione del direttivo, che ne scongiurò lo scioglimento. La posizione dello striscione era al secondo anello, sul lato sinistro rispetto ai Drughi; prima era sul lato destro, ma venne spostato in seguito alla ricomparsa dei Fighters.   Raiders: debutto in Juve-Milan 86/87. Rangers: agivano accanto ai Raiders. Arancia Meccanica: vecchio nome dei “Drughi”, che nasce dalla fusione di Indians, Fighters e Gioventù Bianconera, con l’intento di riunire in un unico gruppo il più possibile le “anime” del tifo bianconero. Pessimi i rapporti con la società “Juventus”, che non li considera minimamente, e con le forze dell’ordine, almeno negli anni ’80-’90, anche a causa del nome./ Feudo, Pantere Bianconere, Squali Bianconeri, Kamikaze (brevissima esperienza post-Fighters), Kaos, Brigata Crotone Autonoma (nata nel 1990, motto del gruppo: “Nessuna distanza ostacolerà la nostra fede”), Incubo Bianconero, Movimento Castelli Romani, Ruthless, Juve Forever, Young Guns, Bad Boys (1° anello curva Nord, per un breve periodo), No Fear Milano.

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Gruppi scomparsi, nati negli anni ’90: Legione, Fronte Bianconero (nato nel ’95), Lega Sabauda, Nucleo Skonvolti  Brigata Celtica Drughi Orvieto, Brigata XXIX Maggio (giorno della strage dell’Heysel), Opposta Fazione, Gruppo Estremo, Official Fans.

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Gruppi scomparsi, nati negli anni 2000: Arditi, Sezione, Angels, Noi Soli (nati ufficialmente nella stagione 02/03, da ragazzi appartenenti ai Viking-Nab; infatti il nome è ripreso da una sciarpa dello storico gruppo ultrà “milanese-genovese”), 06 Clan.

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Politica: tranne i primordiali gruppi, di stampo sinistroide, sono sempre stati marcatamente di destra, facendo anche cori tipo “Boia chi molla” in curva.

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Clubs principali: Torino Bianconera, Juve Club Augusta Taurinorum, Juve Club Primo Amore, Juve Club Cimone, Juve Club Paderno d’Adda, Juve Club Caselle Torinese, Juve Club Cherasco, Canavese, Juve Club Fano, Juve Club Treviglio, Juventus Club Borgo San Donato, Voghera Bianconera, Faenza, Juve Club Capannori, Juve Club Meda

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coreografia tifosi juventus scudetti
Una coreografia dei tifosi bianconeri

Liberi pensieri: “La Filadelfia saluta i bastardi rossoneri” (Juventus-Milan 79/80), “Abbiamo capito perché i tori sono senza coglioni: ne hanno una curva piena!” (derby 83/84),  “Urlate più forte, da Tokyo non vi si sente” (Ju-Torino 85/86), “Siete conigli” (Como-Ju 86/87), “Granata: quando la fuga è Maratona”, “La storia del calcio parla da sé, sono 80 anni che per voi non ce n’è” (Ju-Torino 86/87); “Fossa-Commandos-Brigate: quando cantate!” (Ju-Milan 87/88), “Scudetto sì ma…Vallespluga”, parafrasando un popolare spot d’allora (Inter-Ju 88/89); “Cecchi Gori avanti così…dai Vittorio portali in C”, presidente della Viola d’allora (Juve-Fiorentina 92/93), “Casiraghi e Di Canio via e poi ci teniamo Galia” (Juve-Cremonese 93/94), “Roby nostro capitano, questa è la tua squadra portala lontano” (Juve-Inter 94/95, per Roberto Baggio, al rientro dopo qualche giornata di assenza), “Bettega, Giraudo, Moggi: vincenti ma con rispetto e onestà per il futuro di Baggio” (Juve-Parma 94/95), “Prima l’Arno, poi il mostro, oggi noi per sterminare la vostra lurida razza” (Ju-Fiorentina 94/95), “4-12-94: il ricordo…un orgasmo” (Ju-Fiorentina 95/96), “39 angeli lassù tifano per voi”, “Roma per sognare con l’Heysel da non dimenticare”, ricordando i morti di Bruxelles, “Noi qui voi in B”, verso quelli del Toro (Juve-Ajax, finale di Coppa dei Campioni a Roma, 95/96); “Nella mente nel cuore nell’anima un solo pensiero un solo nome un solo amore: Juve!!!” (Ju-Atalanta 96/97 e in Coppa Campioni), “La Scirea soffre per la morte del combattente Pacciani” (97/98), “Ovunque andremo mai nessun ci fermerà”, “Da un secolo di calcio dominiamo questo pianeta”, “Noi in Olanda a giocarci l’Europa, voi a Parigi per una Mitropa” (Juve-Inter 97/98); “Abbiamo un sogno nel cuore…Vialli allenatore” (la curva prende posizione sull’ormai certo divorzio di Lippi dalla Juve al termine di una stagione fallimentare, e sul possibile ingaggio di Ancelotti; si sogna invece il ritorno da allenatore di “crapa pelata”; Milan-Juve 98/99); “La dirigenza dimentica noi no!! grazie Marcello”, “Un maiale non può allenare! Ancelotti vattene!” (la curva saluta l’esonerato Marcello Lippi, che la stagione dopo, 99/00, andrà all’odiata Inter, e non “digerisce” il nuovo mister Carletto Ancelotti; Piacenza-Juve 98/99); “Zeman: grande accusatore pessimo allenatore!!”, “Dalla guerra sei scappato, a Roma sei finito, Zeman sei un fallito”, “Zeman, Sensi, Guariniello tre coglioni senza cervello”, riferiti alle accuse del tecnico boemo Zdenek Zeman alla Juve di dopare i calciatori con farmaci proibiti (Juve-Roma 98/99); “Scudetto in riva all’Arno? bufala dell’anno” (Ju-Fiorentina 98/99), “8 anni di Juve 8 anni da leone, continua a esultare Conte mitico campione” (Ju-Vicenza 98/99), “Diffidati per non essere manichini…di chi manichino lo è già”, “La Nord Scirea ricorda il suo campione, ciao Gaetano” (si contesta contro le numerose diffide e si ricorda Gaetano Scirea, bandiera-juventina; Juve-Udinese 99/00); “Iuliano sei scarso”, “In difesa meglio tre avvocati”, “Molto onore ai diffidati”, “Diffidati presenti”, “Palermo 20.000 l’ingresso, 400.000 il viaggio…gli abbonati ringraziano” (Juve-Venezia 99/2000); “Cuore, grinta e umiltà, Antonio Conte idolo degli ultrà”, “Lippi come Zeman…infame”, “E’ meglio credere in qualcosa di sbagliato che non credere in nulla…” (Ju-Inter 99/00); “Onore alla topa Ferilli”, simpatica parafrasi dello striscione laziale “Onore alla tigre Arkan”, che tanto scalpore fece, “Operazione futuro…eternamente Juve”, coreografia della Nord (Ju-Roma 99/00); “Uno stadio distrutto, una curva occupata, non vale un cazzo la fede granata”, “Granata coniglio chiede aiuto al presidente del consiglio”, relativi alla bega della curva “Maratona”, antica casa torinese, che nelle gare interne della Juve è la “Nord Scirea”; la Juve si limita a sollevare i rischi di una curva contesa, e solo la decisione del governo restituisce la “Maratona” ai legittimi proprietari; “Juve…lezioni di tifo”, da parte degli Irriducibili che si trasferirono per l’occasione in gradinata (Juve-Torino 99/00); “Passaporti…temporale, i vostri segreti per un successo immorale” (il temporale è quello di Perugia, in cui il gol di Calori sotto il diluvio, spense l’anno prima i sogni-scudetto juventini all’ultima giornata; Ju-Lazio 00/01); “Romero, la città vuol sapere ma chi è il tuo parrucchiere”, In curva ‘Leoni’…fuori codardi…venite bastardi”, “Noi Irriducibili…voi irraggiungibili!! conigli” (Ju-Torino 01/02); “Senza lame…con le mani…quando volete…luridi infami!”, “L’infame di Milano…sciarpa in tasca lama in mano!” (Ju-Inter 01/02); “Granata attenti Romero è venuto in macchina”, riferito al presidente di allora del Torino, che nel 1967 uccise l’ala del Toro Gigi Meroni, investendolo con la propria auto (Torino-Ju 01/02); “5 maggio, San Poborsky”, l’attaccante che, in quella data fece perdere lo scudetto all’Inter segnando due goals (Inter-Ju 02/03); “Granata non ti preoccupare, con il tuo amico viola rtornerai a giocare”, alludendo alla Serie B, “Passano gli anni, tornano i Leoni, ma quando torna Meroni?”, “Del Toro vi son rimaste solo le corna”, “Avanti Savoia” (Torino-Ju 02/03); “Girls Toro: il culo come un traforo”, “Cimminelli resta così continua la festa”, il vicepresidente patron del Toro di allora (Juve-Torino 02/03); “Interista scarafaggio brucia ancora il 5 maggio”, “5-5-02: a Udine invasione…a Roma delusione”, “Grazie di essere quello che siete: ridicoli” (Juve-Inter 02/03, “Non vincete mai” (Inter-Ju, semifinale Coppa Italia 03/04), “Vi mandiamo in B”  “Irriducibili di giorno, irraggiungibili di notte”, “Striscioni chiacchiere e poi al parco correte, questo è quello che valete” , “Dite fate disfate…ma alla fine mai vi presentate” (Inter-Juve 03/04); “Grazie piccolo grande uomo, ciao Sivori” (Messina-Ju 04/05), “Empoli: 25 €. di vergogna” (Empoli-Ju 05/06), “Indossate la Keifa e bruciate la bandiera, siete la vergogna dell’Italia intera” (Livorno-Ju 05/06), “Con onore e dignità ridate lustro alla nostra gloriosa società!!!” (Ju-Vicenza 06/07), “Zeman falso moralista, hai un futuro da interista!” (Ju-Lecce 06/07), “Solidarietà alle famiglie di Alessio e Riccardo”, “Alessio e Riccardo con noi” (Alessio Ferramosca e Riccardo Neri, entrambi 17enni, delle giovanili della Juve, morti mentre tentavano di recuperare un pallone annegati in una vasca, al centro sportivo di Vinovo; Bologna-Juve 06/07); “Fai come me boicotta Moggi e Antenna 3” (Mantova-Ju 06/07), “Invece di pensare se andar via o restare, pensate a vincere e giocare!” (Ju-Bari 06/07), “Aia, Lega, Aic, Figc, Moggi, tv: tanti papponi bravi a spartirsi i milioni!” (est.stadio, Vicenza 06/07), “02-03-1947 – 02-03-2007, un esempio per tutti: Giampiero Boniperti” (Ju-Piacenza 06/07, “109 anni di trionfi e gloria, 1 anno di umiltà” (Ju-Bologna 06/07), “Una società che non difende le curve non è degna di rappresentarle!” (Ju-Fc Kopenhagen, Champions L. 06/07), “Cuore, grinta, passione le armi di un vero campione…Gigi Buffon numero 1” (Ju-Udinese 07/08), “A tavolino le carte si possono mischiare ma la vera storia nessuno la può cambiare”, “Zingaro infame”, rivolto a Zlatan Ibrahimovic (Juve-Inter 07/08); “Ciao Gabriele”, in ricordo del laziale Gabriele Sandri, assassinato dall’agente Spaccarotella l’11 novembre 2007 (Lazio-Juve 07/08/Juve-Palermo 07/08, con la curva vuota al centro per protesta); “Stufi di verità insabbiate, giustizia per Gabriele (Ju-Atalanta 07/087, est.stadio), “SterminiamoLI” (Livorno-Ju 07/08), “La nostra passione è pari alla vostra indifferenza” (Ju-Samp 07/08), “Noi 25 a Minsk…voi 1 sotto la c
urva. Vergogna” (esterno stadio, Ju-Palermo 08/09), “Per un traditore solo odio, disprezzo e rancore!”, riferito a Fabio Cannavaro (ritiro di Pinzolo 09/10), “Anche se non ci ami, bentornato Alex!!!”, striscione contraddittorio per l’idolo Del Piero (Ju-Udinese 09/10); “La nostra coreografia: chi non è da Juve vada via” (Ju-Inter 09/10), “Dilettanti allo sbaraglio” (Ju-Catania 09/10), “Dirigenza, Zac, giocatori, il Big Ben ha detto stop!!” (Samp-Juve 09/10), “In campo la Primavera, vergogna” (Ju-Cagliari 09/10), “Rimborsate l’abbonamento”, “Vergogna” (striscioni di contestazione, pullman bloccato dai tifosi in Ju-Bari 09/10), “Benvenuti al museo, la curva Nord e Sud di Milano si raccontano…a modo nostro”, con esposti gli striscioni di “Nuova Guardia”, “Irriducibili” e “Viking” Inter, e “Fossa” e “Rams” Milan, con sotto lo striscione “Sappiamo solo rubare” (Juve-Inter 10/11), “Marotta: la panchina è ok…quando compri i titolari!?! (ritiro di Bardonecchia 11/12), “Ciò che è nostro è stato in campo sudato…ciò che è vostro è stato in aula assegnato, in B non sei mai stato perché la prescrizione ti ha salvato” (coreografia con cartoncini tricolore a formare i n° degli scudetti 28 e 29, Juve-Inter 11/12), “Benvenuti in Italia” (Ju-Napoli 11/12), “Gigi: non è forte chi non cade mai…ma è forte chi cade e si rialza”, rivolto al portierone Buffon (a Trieste, 11/12); “Il nostro silenzio sarà assordante”, sciopero del tifo (Siena-Ju 12/13), “2 condottieri, 11 campioni in campo, un unico obiettivo: vincere” (Ju-Torino 12/13), “15/12/2006: per non dimenticare…Alessio e Riccardo sempre con noi” (coregr., Ju-Atalanta 12/13), “Ironizzi su Pessotto ma con noi rtorni sempre a casa senza striscione…col culo rotto!!” (Ju-Milan, Coppa Italia 12/13), “Non arrenderti mai perché quando pensi che sia tutto finito è il momento in cui tutto ha inizio” (Juve-Bayern Monaco, Champions League 12/13), “Varriale maiale, Speziale libero” (Ju-Cagliari 13/14), “Con voi…alla Juventus guadagnare non è importante è l’unica cosa che conta!!!”, che parafrasa la celebre frase di Boniperti “Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta” (ritiro di Chatillon 13/14), “Voi ‘Estranei’ noi padroni” (Torino-Ju 13/14), “Tribuna: andate il buffet è servito” (Ju-Milan 13/14) “Ed ora…ridiamoci sopra, lavaci col fuoco ‘o Vesuvio lavaci col fuoco” (Juve-Napoli 13/14), “…E dopo Atalanta benvenuti a Juventus” (Ju-Napoli 13/14), “25/01/14 tutti a Den Haag” (Ju-Roma 13/14), “L’infame vero è solo rossonero, onore agli amici di Latina (Ju-Sampdoria 13/14), “Boys: lo striscione che esponete è un duplicato…l’originale ve l’abbiamo preso noi in passato, merde!”, “Immunità, ingressi, omaggi, biglietti ripetitivi, la storia infinit che dura da una vita” (Ju-Inter 13/14); “Il calcio è di chi lo ama: non c’è calcio senza ultras”, “Quando volo…penso al Toro!” (Juve-Torino 13/14); “Da merde scappate, da infami scippate, ma quando vi fermate?” (Ju-Bologna 13/14), “Tutti insieme per un altro tricolore” (Milan-Ju 14/15).

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