Ormai è già lontana una settimana la gara di Udine, la prima di questa decima serie A, e la mente è già bella proiettata verso il futuro, verso il debutto stagione più importante, quello casalingo che vedrà la Roma come prima ospite.
Una settimana vissuta serenamente, come giusto che fosse, prendendo e portando con noi quello di buono prodotto ad Udine, dall’atteggiamento mentale all’impostazione tattica che per un tempo ha fatto vedere i sorci verdi ai più quotati avversari. Serenamente perché gli errori, ci sono stati si, sono passati immediatamente in secondo piano, nessun ricamo, ne esterno ne interno, tanto da far capire che non ci si abbatte certo per una situazione che, seppur madornale, puo’ essere messa nel pacchetto inesperienza.
Ed ora si fila via, verso il domani, verso quello che vivremo sabato prossimo. E lo faremo, anche in questo caso, con grande tranquillità, con rispetto ma non certo con timore. “Non ci sono marziani nella Roma” è la frase che si sente maggiormente, e non la si dice alla ricerca di un esorcismo mentale ma perché c’è grande consapevolezza nei nostri mezzi e grande autostima per il lavoro che sta proseguendo da ormai oltre due anni. C’è poi la sana inconsapevolezza di chi sta facendo questo viaggio verso l’ignoto, un viaggio tutto da vivere, di petto senza subire quelle che potrebbero essere le facile chiacchiere a priori perché, come nella migliore filosofia azzurra, quello che conta è averla giocata, averci provato, essere usciti con la maglia zuppa di sudore…il risultato conta si, ma dopo queste cose.
Sarà un debutto importante, dentro un Castellani importante.
Il record storico di abbonati (ci fa piacere che testate giornalistiche fiorentine si siano prese a cuore la cosa volendola smentire) garantirà da subito una bella cornice di pubblico azzurro con una maratona che avrà un solo colore ed una sola fede, tutta rivolta alla spinta di chi in campo ha da fare il lavoro duro. Un Castellani che poi in questi mesi si sta rifacendo un po’ di trucco, un abito migliore per essere pronto ad accogliere non solo chi fisicamente sarà presente in loco, ma anche la nazione che attraverso la visibilità della categoria sarà maggiormente indirizzata verso la nostra casa.
Certo, come tutte le prime giornate, ed in questo poi non aiuta l’avversario che muoverà diverse migliaia di persone, potranno esserci dei contrattempi e qualche imperfezione nella macchina che si muoverà per la gestione dell’evento. Anche in questo contesto ci vorrà la medesima serenità mostrata nella sconfitta di Udine, cercando di capire che gli sforzi che si stanno facendo sono davvero di carattere straordinario per una serie A che in questi sei anni (quelli della nostra assenza) è mutata tantissimo sotto ogni aspetto.
La scorsa settimana dicevamo che iniziava la festa e che festa doveva essere. Un concetto che adesso, ancor di più vorremmo sottolineare, sconfinando anche in territori meno conosciuti per noi, come quello dell’altra importante gestione, Nottissima.
Empoli vivrà una serata molto intensa, una serata che metterà a dura prova molte persone che si adopereranno per fa si che tutto, da una parte e dall’altra, fili tutto liscio. Ma come sempre sono le persone a fare la differenza e se certo (senza fare della demagogia) non possiamo parlare per chi da Roma verrà per la partita, possiamo parlare per noi, dimostrando ancora una volta la grande intelligenza e la grande civiltà che ci contraddistingue da sempre, perché la festa è appena iniziata, godiamocela e che sia una festa….anzi due.
Alessio Cocchi
Il problema è se dovessimo vincere noi, non oso pensare la reazione dei romani
Magari! Lasciamo stare il discorso extracalcistico….
cara Martina…..questo sarebbe un piacevolissimo problema!!!!
Concordo con Cocchi, almeno noi dobbiamo fare la nostra parte
Come ha detto Alessio deve essere per noi una festa, non abbiamo nulla da perdere e dobbiamo giocare la nostra partita senza paura e consapevoli che affrontiamo la squadra più forte del torneo.
Certo che sarebbe una bella cosa se l’Empoli riuscisse a organizzare, come antipasto alla partita, un giro di pista di Nibali in maglia gialla; sicuramente tutto lo stadio, anche la parte romanista, si scioglierebbe in un applauso da più di diecimila persone; poi che vinca il migliore. FORZA AZZURRO, FORZA EMPOLI, SOLO EMPOLI!!!!!
Sabato deve essere la festa dei nostri eroi che ci hanno regalato la decima serie A. Beh il giro di Nibali sarebbe da brividi
Tutti gli occhi d’Italia saranno puntati su Empoli, sabato prossimo alle 18. Speriamo anche che il meteo sia clemente…..
Il problema sono i cosiddetti tifosi romani
Devono chiudere anche gli autogrill in autostrada……
Speriamo bene ma non mi sento tranquillo
Diciamo che tutte le volte che siamo stati in serie A,QUALCHE GRANDE L’ABBIAMO SEMPRE “PUNITA”,non vedo perché non debba succedere anche quest’anno che una “piccola” Empoli vinca con una “grande”……Succederà con la Roma?Con l’Inter?O magari contro Juve o Milan?Questo non lo so,ma so che anche quest’anno succederà….Una cosa è sicura….con questi squadroni è sempre meglio giocarci ad inizio campionato per ovvi motivi….e soprattutto tra le mura di casa…..
Se vogliamo salvarci dobbiamo per forza vincere 2-3 partite contro le prime 5 squadre del campionato.
A proposito di prestazioni con le grandi….oggi grande partita di Ronaldo con annesse traversa e goal finale…..
Prendendo spunto dal pezzo di Cocchi vorrei dire che sabato dovremmo davvero far diventare il Castellani un catino e far sentire ai ragazzi la gratitudine per la stagione che ci faranno vivere. Cerchiamo di essere allo stadio presto e facciamo il nostro senza cadere in provocazioni
segnalo il partitone di un certo Ronaldo prestato alla pro Vercelli … il prossimo anno abbiamo un campioncino in più … io lo avrei tenuto pure quest anno …
Totti, Destro, Gervinho, Pjanic, De Rossi, Nainggolan, Cole……ma voi, amici, li sentite i brividi dietro la schiena al pensiero di affrontarli?
Rispetto, ma non paura, dobbiamo essere felici e entusiasti di affrontare campioni del genere.