La metà dei quattro gol finora realizzati in carriera li ha segnati al Cesena, la squadra dove è cresciuto e che sabato Mirko Valdifiori si troverà nuovamente di fronte nella sfida di Empoli. La Voce di Romagna lo ha intervistato.
Che gara si aspetta?
“Il Cesena sarà arrabbiatissimo per colpa dell’ultimo ko interno maturato contro il Padova. Bisoli caricherà dunque i suoi ragazzi al massimo. Per noi sarà una gara durissima. Il Cesena, in trasferta, sa comportarsi bene. A livello di singoli dico che dovremo stare molto attenti a Defrel, se è in giornata sì, sa fare molto male”.
La sua esultanza in Empoli-Cesena del 2009 con quella sua folle corsa sotto la tribuna fece discutere…
“Quell’esultanza è stata mal interpretata da parecchia gente. Ho gioito in quel modo strano semplicemente perché quello era il mio primo gol in assoluto fra i professionisti. Sono andato a festeggiare là sotto perché quel giorno erano venuti a vedermi mio padre e la mia ragazza. Il fatto che nei pareggi ci fosse pure l’allora presidente bianconero Igor Campedelli è stata solo una coincidenza. Chi mi conosce bene sa quanto bene volevo e voglio tuttora al Cesena. E’ a Cesena che è cominciata la mia carriera…”.
Perché nel 2008, una volta rientrato dal prestito di Legnano, lei non è rimasto a Cesena alla corte di Bisoli?
“Quel mio passaggio all’Empoli è stato un affare sia per me che per il Cesena. Io mi sono guadagnato la B, Campedelli cedendo la metà del mio cartellino è riuscito a fare qualche bel soldino…”.
Vai Mirko: E’ la partita buona per sbloccarsi, quest’anno!