L’Assemblea della Lega Serie B, riunita oggi a Milano, ha approvato all’unanimita’ le linee operative del provvedimento sul Salary Cap, che prevede un tetto salariale individuale (a partire dai contratti stipulati dall’1 luglio 2013) di 150mila euro nella parte fissa e una parte variabile di uguale importo legata per il 50% ai risultati della squadra.
L’Assemblea, in particolare, ha deciso di legare l’efficacia sanzionatoria del Salary Cap allo sforamento di un parametro gia’ presente da tre stagioni sportive: i club della serie cadetta dovranno tenere entro il 60% il rapporto fra emolumenti e valore della produzione. ”E’ una normativa che rafforza il nostro obiettivo – ha spiegato il presidente della Lega Serie B Andrea Abodi – cioe’ quello del risanamento, destinando le risorse provenienti dalla A alla stabilizzazione del sistema. Non impediamo al mercato di investire, ma piuttosto disincentiviamo la generazione di perdite”. Contestualmente l’Assemblea ha codificato tutti i parametri che rientrano nella cosiddetta parte variabile degli emolumenti.
Si e’ poi parlato della Fondazione per la mutualita’, che ha avviato il suo iter costitutivo, e delle norme di iscrizione al campionato inserite nel Sistema Licenze. Passo avanti decisivo per il progetto di marketing associativo B Club, sull’individuazione dell’advisor, e sulla proposta di organizzazione di un summit delle leghe europee in Italia.
Comunicato anche il via libera da parte della Figc circa la richiesta per l’utilizzo degli arbitri addizionali d’area, nel caso si disputino play off e play out, cosi come avviene da inizio stagione in serie A, per l’appendicie finale, in campo, vedremo non più la terna ma la cinquina.
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To. Che.