Di Gabriele Guastella

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Rey Volpato, ex attaccante dell'EmpoliVi ricordate Rey Volpato? Arrivò dalla Juventus insieme a Piccolo, Marchisio e Giovinco, nell’estate del 2007 con gli azzurri impegnati su ben tre fronti: Serie A, Coppa Italia e Coppa Uefa, come un grande club. Rey si presentava in maglia azzurra con grandi credenziali, e con alle spalle alcune presenze ed alcuni gol importanti anche in massima serie (Siena). Ma la sua non fu una stagione fortunata, anche a causa di un brutto infortunio patito la stagione precedente che ne limitò le prestazioni anche con la maglia dell’Empoli. Al termine della stagione 2007/08, con gli azzurri che tra l’altro finirono in serie B, Volpato lasciò Empoli praticamente senza che nessuno lo rimpiangesse nonostante le 13 presenze. Poi Bari, Piacenza, Gallipoli, Livorno, Lumezzane, in una parabola discendente verso la LegaPro.

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L’anno prima di quella stagione disgraziata ad Empoli lo aveva avuto proprio l’attuale allenatore dell’Empoli Maurizio Sarri, ad Arezzo, e con Sarri in panchina Volpato fece bene segnando 6 reti nel giro di poche partite fino ad un nuovo infortunio che gli avrebbe nuovamente frenato stagione e carriera. Mise insieme 22 gettoni che gli valsero appunto la chiamata dell’Empoli via Juventus.

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Lo scorso anno era in forza al Pergocrema (formazione di Prima Divisione) che poi l’estate scorsa è fallita e Rey è rimasto senza squadra. Ad ottobre lo ha chiamato Stefano Romanin che lo allenava ai tempi del settore giovanile del Padova ed attuale tecnico dell’Union Quinto (Treviso), squadra che milita in Serie D. Dopo un mesetto e mezzo passato insieme alla squadra ad allenarsi e ritrovare il ritmo partita ha deciso di firmare un contratto a gettoni almeno fino a gennaio. Due settimane fa ha esordito nel massimo campionato dilettantistico italiano, nelle ultime ore sembrerebbe avanzata l’idea di prenderlo da parte del vicino Venezia (Seconda Divisione LegaPro), ma forse questa volta Rey potrebbe decidere di restare almeno fino a fine stagione per provare (all’età di 26 anni) a rilanciarsi di nuovo. Senza fretta, quella maledetta fretta che ebbe dopo il primo grande infortunio del 2006 e come lui stesso racconta: «purtroppo ebbi un brutto infortunio al ginocchio e affrettai i tempi di recupero», racconta, «se avessi ripreso più gradualmente, magari non avrei avuto i guai fisici che poi mi hanno frenato durante la carriera».

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