Due partite sono troppo poche per poter già tirare un primo bilancio, anche perché il mercato in queste prime settimane di campionato era ancora vivo e la squadra sicuramente subirà delle modifiche, in alcuni casi anche importanti.
Però le prime sensazioni le possiamo iniziare ad esprimere, basate su quel poco visto, ma anche su quel tanto che il nuovo allenatore azzurro, Maurizio Sarri, sta facendo, in tutti i sensi, dimostrandosi oltre ad essere un tecnico scrupoloso sul lavoro, un vero istrione, uno che ti dice le cose in faccia, uno che quando parla con te, che il microfono sia accesso o spento, lo fa come lo facesse con un amico, al bar. E questa potrebbe essere forse l’alchimia che sta condizionando questa primissima fase del nuovo corso azzurro, che se non giudichiamo ancora per i risultati, la giudichiamo per quello che ci fa arriva a livello di sensazioni.
Se mettiamo da parte le diverse assenze (per fortuna in fase di smaltimento tranne i due lungodegenti) che hanno condizionato la seconda parte di precampionato e che in alcuni casi, come quello di Tavano, si stanno strascicando anche adesso, dobbiamo dire che questo Empoli ci piace.
Ci piace il fatto di essere tornati, sul serio, a lavorare con tanti giovani, ci piace il fatto che alcuni di questi sono prodotti del nostro vivaio sui quali la società ha fatto notevoli investimenti. Ci piace che la società sia tornata in maniera netta e spontanea verso la gente, uscendo dal castello d’avorio e tornando a confrontarsi ed a mettersi in discussione. Ci piace il fatto che (non ne abbiano a male i predecessori), come detto prima, sia arrivato un allenatore verace, di quelli che amano fare calcio come si faceva un tempo ma consci di essere nel 2012 ed attenti quindi a quello che oggi, anche a livello mediatico, il calcio è.
Però non nascondiamoci dietro ad un dito, ci sta piacendo anche come quest’Empoli sta in campo.
E’ vero, sicuramente ci sono alcune cose da rivedere, e sicuramente la condizione non è ancora al top. Ci sono stati innegabilmente, nelle uscite ufficiali dei passaggi a vuoto. Sulla Coppa, vabbeh, è andata cosi con un gol preso (il primo) che forse era solo destino per dare al Vicenza quella piccola rivincita, ma guardando più seriamente alle due gare di campionato, dobbiamo registrare, sia con Reggina che Novara, due Empoli. Nel primo caso superlativo all’inizio e nettamente sulle gambe nel finale, nel secondo, da rivedere nel primo tempo ma eccezionale, ai limiti della perfezione, nel secondo dove abbiamo pagato solo un errore di un singolo.
Però, in ambo le circostanze, squadra e mister sono usciti tra gli applausi della gente di fede azzurra. E ci è piaciuto il carattere, una squadra che a Novara va sotto, fa fatica, ed esce dagli spogliatoi come è uscita la nostra vuol dire che il carattere è uscito e magari qualcuno, finalmente, è stato bravo a toccare le corde giuste.
Adesso dobbiamo guardare avanti, all’evoluzione di questa squadra, di questo gruppo, che ha perso due giocatori che, ad avviso di chi scrive, potevano far più che comodo come Stovini e Buscè, ma ha ritrovato Maccarone. E le freccie più importanti, allora, devono essere ancora scoccate.
Attendiamo il rientro dell’esperto Pratali e di Francesco Tavano, attendiamo il recupero di Mori e l’arrivo di Boniperti.
Il campo, il lavoro e la sinergia che la società metterà insieme allo staff tecnico ci diranno se e come le scelte potranno pagare ed essere vincenti.
Rimanendo sempre con i piedi per terra, non perdendo di vista quelli che dovranno essere gli obbiettivi ed i valori della stagione, possiamo però dire che siamo sulla strada giusta per poterci divertire.
Al. Coc.
Attendiamo anche il recupero di Croce che ha fatto vedere grandi doti tecniche nel precampionato.
Alessio siamo daccordo che Buscè e Stovini avrebbero fatto ancora comodo….pero’nel calcio come nella vita si deve guardare avanti e 2 uomini seppur atleticamente sempre validi come loro,a 36 e 37 anni sono destinati a calare nel rendimento per forza di cose…Ci fossero ancora per carita’ sarei contento anche per la loro serieta’ di uomini soprattutto uno come stovini per il ruolo che ricopre lo terrei fino a che regge l’anima….ma Laurini non l’avresti mai comprato forse,dicasi cosi anche di Romeo che bene si sta disimpegnando….Pratali non sarebbe mai arrivato e non sottovalutiamolo il Pampa come giocatore…..Se poi andiamo a vedere…la difesa dell’anno scorso di goals ne ha presi e non pochi…..a volte….è meglio avere una buona difesa e non un ottimo difensore!
Probabilmente nn è il post giusto per la mia domanda ma vorrei sapere a che ora giochiamo domenica alle 13.00 o alle 15.00? Xkè qui leggo alle 13.00 sul sitop dell’Empoli alle 15.00!!!
Ringrazio anticipatamente per la risposta!
Alle 15
Grazie mille Alessandro!!
sono curioso di vedere in che ruolo verra impiegato Maccarone. Infatti Sarri preferisce un centravanti “boa” per far avanzare gli esterni e il trequartista, mentre Mac punta di più la porta. Io lo proverei dietro la prima punta. Comunque ci deve garantire un certo numero di goal, perchè Cori non è un bomber e non possiamo ancora aspettare l’esplosione di Levan
CI SONO ANCORA DIVERSE COSE DA METTERE A POSTO…
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) Manca un difensore esperto della stessa pasta di Pratali!
I vertici del quadrato difensivo centrale, nella fase di non possesso sono fatt da Pratali.Romeo.Valdifiori.Moro.
Questo castello è il fulcro difensivo e nel gioco di Sarri è quello che restando alto permette di “Entrare In Possesso Palla”
La funsione è anche quella di spingere verso l’esterno gli attacchi avversari (fuori appunto dai vertici del quadrato difensivo).
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2) Visto che è stato ceduto il Trequartista più importante
(Lazzari senza la cui cessione Maccarone col cavolo che sarebbe venuto)
gioco forza o ci si mette Saponara o ci si mette Tavano.
Mi chiedo però? che sia stato proprio scelto Maccarone più come seconda punta? da far girare dietro a Cori?
Si prevede quindi un cambio di modulo andando verso un 4-4-2 effettivo con le due punte in sviluppo verticale?
e un eventuale rientro di Tavano esterno?
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3) Ringraziando il Mister quest’anno esiste un gioco al quale aggrapparsi.
Certo in pratica è basato sulla creazione di micidiali contropiedi.
Tuttavia si va ancora a corrente alternata nelle prime due uscite abbiamo concesso almeno sempre un tempo.
Sarebbe opportuno integrare con un po’ di possesso palla i momenti difficili della gara.
Qui ci si deve lavorare è…
Deunafia…che trippa che ha Sarri nella foto!