Con l’eliminazione ai calci di rigore dell’Udinese nel preliminare di Champions League, l’Italia si presenterà ai nastri di partenza della massima competizione continentale con soltanto due squadre. Non accadeva nella stagione ’98-’99, ma soltanto perchè il format delle competizione all’epoca riservava solo due posti. La colpa non è sicuramente di Maicosuel per l’errore dal dischetto o, in generale, dall’Udinese, ma di un ridimensionamento globale del nostro calcio certificato dal sorpasso della Germania che ci ha portato via il terzo posto nel Ranking e quindi anche un posto in Champions, ed il conseguente impegno nel preliminare della terza classificata.

1. Spagna 73.329 (7/7)
2. Inghilterra 69.320 (7/7)
3. Germania 64.043 (7/7)
4. Italia 51.731 (6/6)
5. Portogallo 50.001 (6/6)
6. Francia 49.083 (6/6)

 

Questo il ranking Uefa – che mostra le prime sei, in totale ci sono 53 nazioni classificate – aggiornato alle partite di ieri sera. Chiaro il distacco dalle prime tre che l’Italia può anche scordarsi per un paio d’anni mentre dovrà guardarsi sempre con maggiore timore alle spalle. La graduatoria, infatti, tiene conto dei punti raccolti nelle ultime cinque stagioni e l’anno prossimo al nostro paese saranno scartati i punti della stagioni 2008, per far spazio a quelli del 2013: nello specifico l’Italia perderà 11,375 punti mentre il Portogallo, che ora è dietro di appena 1,730 punti, ne scarterà soltanto 6,785 e la Francia 11. Non c’è bisogno di fare calcoli per dire che a meno di una stagione esaltante delle due squadre in Champions e delle quattro squadre in Europa League – proprio dove le portoghesi hanno sempre imperversato negli ultimi anni – il sorpasso purtroppo sarà una formalità.

1. Spagna 2.982 (7/7)
2. Inghilterra 2.785 (7/7)
3. Germania 2.357 (7/7)
4. Portogallo 2.583 (6/6)
5. Italia 2.000 (6/6)
6. Francia 1.833 (6/6)

 

Il Ranking Uefa riferito soltanto alla stagione in corso chiaramente ci penalizza, dopo l’eliminazione dell’Udinese, peraltro proprio a favore di una portoghese. L’uscita di scena dei friulani dalla Champions, però, può portare benefici sul lungo periodo. In un sistema di punteggio che non diversifica un successo in Champions da uno in Europa League non si possono non sottolineare le maggiori possibilità per i friulani di ottenere successi nella seconda competizione continentale e salvare paradossalmente la posizione in graduatoria. Stessa cosa si può dire per Napoli, Inter e Lazio, che hanno tutte le carte – e quest’anno, pare, anche le intenzioni – per andare fino in fondo nel torneo. Anche perchè se il calcio italiano è in questa situazion è proprio per i risultati scadenti ottenuti in questa competizione.

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1 commento

  1. Per prima cosa, non capisco come mai bisogna battere un rigore in quel modo, lo “scavetto” e’ bello da vedere ma va tirato in altre circostanze…
    Ritornando alla classifica del ranking, se il calcio Italiano non cambia qualcosa qui ci facciamo superare anche da nazioni come Francia,Olanda
    ….Ok..non ci sono più soldi per comprare dei campioni, ma come mai quasi tutti i giocatori che giocano in U21 provengano dalla serie B o Lega pro…dobbiamo credere più sui nostri ragazzi!! Solo così possiamo uscire da questo tunnel!!

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