di Gabriele Guastella
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La Juventus è la prima finalista della Coppa Italia 2012. I bianconeri pareggiano in casa 2-2 contro il Milan al termine di una partita che definire spettacolare è quasi riduttivo. Juve-Milan, la partita vista questa sera, è un vero e proprio spot per il calcio italiano.
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La Juventus di Antonio Conte, dunque, passa in finale, e fa pesare l’1-2 del match di andata. Juventus in vantaggio con la solita prodezza del “sempreverde” Alex Del Piero; sull’episodio però dubbi per un fallo dell’attaccante bianconero a Thiago Silva e proteste rossonere per un contatto con il braccio sul pallone al momento del “tu per tu” con il portiere rossonero Amelia. La Juventus però si distrae e Mesbah la punisce con un colpo di testa che riapre la partita. Ai rossoneri serve un altro gol per prolungare il match. E la squadra di Allegri ci riesce con una magia di Maxi Lopez.
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La partita è vibrante, senza tatticismi esasperati, con emozioni continue e capovolgimenti di fronte uno dietro l’altro. Anche i toni agonistici sono di livello assoluto, ma, tutto sommato, è bravo il direttore di gara Orsato a tenere in pugno la partita. Partita che scivola via tra un’emozione e l’altra fino ai tempi supplementari. Nell’over time si iniziano ad intravedere i primi segnali di stanchezza, le squadre si allungano, i tatticismi diventano pressochè inesistenti, ma il divertimento resta alto. Fiammate rossonere, poi bianconere. L’equilibrio dell’assolutà parità si spezza nel primo tempo supplementare quando l’ex Lecce e Roma Mirko Vucinic è capace di segnare un gol semplicemente bellissimo: siluro terra-aria dai trenta metri con il pallone che si infila sotto l’incrocio dei pali alla sinistra dell’incredulo Amelia.
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Le emozioni continuano fino al 120′ minuto, poi Orsato manda tutti negli spogliatoi, con i protagonisti che si abbracciano in campo, i tifosi bianconeri che fanno festa per la finale raggiunta, e quelli del Milan che applaudono comunque i propri giocatori e, forse, con la mente sono già rivolti al campionato e allo scudetto… che con una Juve così è tutt’altro che conquistato.