Come forse avrete avuto modi di leggere, abbiamo aperto l’incipit del pezzo sul live con l’Ascoli, dicendo che per fare una prova ci vogliono tre indizi. Questo per, facendolo con una battuta, dire che mister Carboni dopo due vittorie ancora non può essere considerato il medicinale che ha curato la crisi azzurra, ma anche che però, evidentemente, non è lontano da questo.

 

Fosse anche solo per un mero dato aritmetico, non possiamo non dare a Guido ciò che è di Guido: nessuno dei due predecessori era riuscito a mettere due vittorie una dietro all’altra, e soprattutto, nessuno dei due predecessori (vale ovviamente per la stagione in corso) ci aveva fatto vedere qul minimo di rabbia da parte della squadra che invece in queste tre gare, ci mettiamo pure quella di Coppa, si è visto.

Innegabile che nel primo tempo con l’Ascoli si sia visto il miglior Empoli di stagione, un Empoli vivace, un Empoli che giocava la palla, un Empoli che realizzava  tre gol in mezz’ora, ma soprattutto un Empoli che faceva vedere di volere quello che poi si è tramutato in fatti sul campo. Poi si, è vero, si sono pagate alcune leggerezze (come nel primo gol bianconero), nel finale di gara ci siamo abbassati troppo rischiando di regalare agli avversari una gioia che un ora prima non avrebbero mai nemmeno lontanamente potuto immaginare.

Però alla fine l’Empoli ci è piaciuto, perchè ha lottato, perchè ha tirato fuori il carattere, perchè ci ha fatto divertire e soffrire.

Questo, innegabilmente, è avvenuto sotto la gestione Carboni, quindi è vero, alla prova non ci siamo ma ci siamo comunque molto vicini.

 

Alzi la mano però, chi, il giorno della nomina di Guido Carboni a tecnico dell’Empoli, subito dopo il sollevamento di Pillon dall’incarico, avrebbe creduto possibile questo piccolissimo miracolo. Pochi, almeno a leggere i commenti sul nostro sito, a leggere quelli di altri post legati all’Empoli, a sentire la gente per strada. E noi di PianetaEmpoli.it, si caro mister, lo diciamo con serenità, non siamo stati immuni da questo scetticismo.

Anzi, caro mister, vogliamo svelare che, quando la sera del 20 Novembre ci è arrivata la comunicazione ufficiale contenente appunto il nome del subentrato a Bepi Pillon, siamo riamasti un attimo cosi, in silenzio, dove per una frazione di secondo abbiamo pensato – Carboni, chi?- poi subito dopo abbiamo realizzato che – Ah l’ex giocatore dell’Empoli, fratello di Amedeo – e subito dopo, realizzando un minimo di storia recente da allenatore, abbiamo ancora affertmato – Dai, siamo su scherzi a parte -.

 

Il nostro pensiero però si sposava con quello di molti, c’era una sorta di convinzione che la società avesse preso il classico abbaglio, figlio di una situazione talmente complessa ed inaspettata che forse non si sapeva più che pesci prendere, ed in una totale confunsione mentale era uscito il nome di un allenatore che poco aveva da perdere e che comunque era vicino, anche per il suo passato, all’attuale proprietà.

Inutile dire che, tirando fuori anche la parte passionale, quella del tifoso, anche perchè in quel momento non prorpiamente convinti dalla scelta di esonerare Pillon, l’entusiamo era finito sotto le scarpe. Non solo, c’era la convinzione che si fosse preso definitivamente l’ascensore per la Lega Pro.

 

Aggiungiamo anche il carico, dato da diversi colleghi che lavorano nelle piazze dove Carboni ha allenato in precedenza, fatta eccezione (lo dobbiamo sottolineare) per Bari, dalle altre parti non ci arrivano feedback postivi, anche in termini di rapporto con la stampa, che sempre sviluppandosi su toni assolutamente cordiali e di educazione, non aveva però catalizzato positvamente le impressioni altrui, forse anche per un modo di rapportarsi, prettamente toscano, che solo noi toscani possiamo capire.

 

Lo scenario era questo, si, era.

Due settimane, tre partire, sono poche per giudicare chiunque e qualunque situazione, non ci vogliamo ripetere, ma oggi, siamo qui, in una sorta di lettera aperta, a dire che forse, tutti, noi per primi, ci siamo sbagliati, troppo frettolosamente abiamo giudicato un nome, un cognome ed un curriculum, non conoscendo da vicino i modi di lavorare, di approcciare ed anche le situazioni in cui queste si sono verificate.

 

Guido Carboni è entrato in punta di piedi, dando e volendo del tu da tutti, confrontandosi ed ascoltando quanto chiunque di noi gli abbia voluto dire. Poi si è fatto sentire sul campo, il come poco ci interessa, però lo ha fatto, ed ha in due settimane toccato quelle corde che in cinque mesi non erano state toccate, ha messo la squadra a giocare per come meglio si adatta in virtù risorse che in casa ha ed ha fatto, cosa non da poco, risultato, risultati.

 

Questo è stato il suo modo per rispondere a noi ed a tutti quelli che poco avevano creduto in questa situazione, in questo nuovo progetto.

Per questo mister, ti chiediamo scusa, lo facciamo con felicità, contenti di esserci sbagliati su quasi tutta la linea, contenti perchè a noi sta a cuore il bene dell’Empoli ed in questo momento il bene dell’Empoli lo stai facendo anche tu.

Contenti di esserci sbagliati perchè per quanto una persona non la si conosca nemmeno dopo tutta una vita, ci siamo trovati di fronte un uomo con stimoli e con rabbia ma un uomo che non vuole prendersi nessuna ribalta e che anzi, in un momento dove si potrebbe anche salire su questo piccolo carro dei vincitori, vuole stare con i piedi ben per terra, analizzando semmai quanta strada c’è ancora da fare e non volendo quasi nemmeno stare a parlare di quello fatto, perchè è poco e non sicuramente fatto nella maniera totale che lui voleva.

 

Ovviamente, siamo all’inizio, solo il tempo potrà dare maggiore ragione o ricambiare le carte in tavola, ma adesso, felicemente, chiediamo scusa, sperando che tu possa, mister, far fare il meglio a questa squadra, ai nostri colori.

 

Al. Coc.

Articolo precedenteSi apre il "caso" su Padova-Torino
Articolo successivoGrosseto: Viviani è il nuovo allenatore
Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

5 Commenti

  1. Alzo la mano: anch’io non credevo in Carboni.
    Per dire la verità, ancora mi pare presto per dare altri giudizi, ma quantomeno possiamo analizzare i fatti e Cocchi lo ha fatto in maniera egregia: la rabbia, il gioco ed i risultati portati da Guido non si erano mai visti, quest’anno.
    Che Carboni sia davvero meglio come allenatore che come giocatore? certo non sarebbe il primo 😉
    Spero davvero che alla fine dell’anno il buon Guido possa essere diventato un idolo per me e tutti i tifosi azzurri.

  2. Ankio alzo la mano!!!ma Carboni in questo momento sta facendo un ottimo lavoro e si merita le mie scuse…..comunque ancora c’è tanto da lavorare!!!FORZA EMPOLI

  3. Bene gente bravi a dire così e io mi unisco alle scuse dei Carboni-scettici, ma due partire restano due partite. Tre con quella contro i trippai fiorentini, certo ma è sempre poco. Tocchiamoci il possibile e andiamo avanti così.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here