Con il collega ed amico Alessandro Marinai abbiamo scambiato alcune considerazioni per approfondire il momento degli azzurri a pochi giorni da una sfida non semplice ed allo stesso tempo molto delicata per ovvie ragioni di classifica: quella di Bari. 

  

Alessando il momento no degli azzurri persiste ed il calendario certo non viene in soccorso. Già sabato non sarà semplice… 

“Che il momento no stia perdurando è sotto gli occhi di tutti e lo dicono anche i numeri: l’Empoli è l’unica squadra ad aver perso già sei gare e la seconda peggior difesa. Il calendario, in questo momento, è l’ultimo dei problemi. Mi spiego: se l’Empoli non ritrova se stesso, oggi come oggi sarebbe difficile giocare anche contro l’ultima della quarta serie”.
 

  

 

Si dice che i mali dell’Empoli siano più di natura “psicologica” che non tecnico/tattica. Qual è il tuo pensiero?

  

“Sinceramente non lo so, ma non credo sia solo un fattore psicologico. Ci sono problemi un po’ ovunque, oltre al fattore psicologico mi pare che ci siano carenze importanti anche dal punto di vista fisico/atletico. C’è stato, e c’è ancora, il problema degli assenti che siano essi infortunati o impegnati con le varie Nazionali. Inoltre devo anche dire che fino ad un paio di partite fa non sapevamo quale fosse la vera identità della squadra, un proprio modo di giocare, di stare in campo. Adesso lo sappiamo, ma per quel modulo non ci sono gli interpreti ideali. Senza dimenticare le tante, troppe, disattenzioni ed ingenuità dei singoli. Mi pare evidente che qualcuno stia rendendo meno di quelle che erano le aspettative della società”.
  
  
  
Parliamo del prossimo match che ci vedrà ospiti di un Bari che pur non facendo grandi cose ha già racimolato 14 punti. Che gara sarà?
“Mi aspetto una gara brutta. Il Bari ha avuto un inizio altalenante e per questo è, per adesso, imprevedibile. Dall’altra parte mi aspetto un Empoli bloccato, accorto, un po’ come a Livorno, pronto a sfruttare gli spazi che il Bari sicuramente concederà. Ti dirò: secondo me ci sono possibilità per fare qualcosa di importante, a patto che stavolta non ci siano errori individuali a pregiudicare il corso della gara”.
  
  
  
Per la gara di Bari rientreranno i reduci dalle Nazionali, soprattutto per Saponara e Mchedlidze deve arrivare il momento per dimostrare quanto valgono…
“Devono fare di più, non c’è ombra di dubbio. Loro come tutti gli altri. Questi sono giocatori sul quale l’Empoli ha puntato molto perchè ne conosceva le potenzialità che però, fino ad ora, non sono state espresse. Soprattutto Mchedlidze, con Coralli ai box, sarebbe importante che portasse un contributo prezioso e magari dare una svolta alla propria carriera frenata spesso da noie muscolari. L’Empoli ha bisogno di lui, di un giocatore che possa anche far reparto da solo, di far respirare la squadra e di fare a “sportellate” con i difensori avversari”.
  
  
  
Da alcune settimane sulla panchina azzurra siede Bepi Pillon, che idea umana e professionale ti stai facendo del nuovo mister?
“E’ una brava persona, un buono. Ha esperienza e saggezza ed un marchio di fabbrica ben definito, ovvero il classico 4-4-2. Non saprei dire però, professionalmente, quanto riesca a far presa sui giocatori a livello di testa e se sarebbe capace di impostare la squadra in maniera diversa qualora le necessità dovessero richiederlo. Domenica, dopo la partita, l’ho visto preoccupato. Speriamo sia stata soltanto una preoccupazione per come è maturata la sconfitta e non un qualcosa di più profondo”. 
  
  
  
Per chiudere, tu che sei un attento osservatore del campionato di B: chi ti sta sorprendendo e chi, a parte l’Empoli, deludendo?
“L’Empoli, secondo me, è la delusione più grande del campionato finora. Chiaramente un qualcosina in più era lecito attendersi dalla Sampdoria, ma questa è la riprova che le partite non si vincono con i nomi e basta. Il Modena mi sta deludendo, non credevo potesse fare un campionato così in salita; anche dal Bari mi aspettavo di più, non tanto in termini di punti perchè ne ha comunque 14, ma dal punto di vista di squadra, di solidità. Grosse sorprese, invece, non mi pare ce ne siano. Potrei dire il Torino che, sebbene parta sempre come favorita, in pochi si sarebbero aspettati una partenza così a razzo con addirittura 5 vittorie su 5 fuori casa. Anche il Sassuolo sta facendo bene. Strano il calcio: l’anno scorso partirono con ambizioni di promozione e lottarono tutta la stagione per non retrocedere, quest’anno “rischiano” di lottare per un posto nei play off senza tanti proclami estivi. Ci metterei anche la Juve Stabia, una neo-promossa non eccelsa nella rosa e, soprattutto dopo averla vista ad Empoli all’esordio, vederla a 12 punti è per me una grande sorpresa. Parlo di punti ottenuti sul campo ovviamente, vedremo come reagirà alla mazzata della penalizzazione”.
 
Al. Coc.

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

14 Commenti

  1. ma,no saponara la deve vincere da solo la partita a bari,anzi deve fare 3 gol in semi rovesciata,e scartare tutti i giocatori del bari. grande maestro vero tifoso,e di grande intelligenza, empoli e’ orgogliosa di avere te come cittadino… ma vai a lavorare,fallito

    • L’Empoli ne ha fin troppi di giocatori in rosa. La società, per il ruolo di punta centrale ha puntato su Coralli e Mchedlidze. Coralli non c’è e quindi tocca a Mchedlidze. E’ la sua occasione e la deve sfruttare. Se così non fosse allora la società farà le sue riflessioni (magari a gennaio). Prendere uno come Corradi adesso non ha senso, peraltro nel reparto che palesa meno problemi degli altri. Altra considerazione: siamo a metà ottobre, in che condizioni arriverebbe? Il tempo che impiegherebbe per ottenere una condizione accettabile si accavallerebbe (quasi) al rientro di Coralli. Senza contare l’esborso per il suo ingaggio. No, sarebbe un’operazione inutile per me. E poi a me Corradi non ha mai fatto impazzire e credo di non essere il solo visto che è senza squadra…
      Ciao, Alessandro

  2. Per me invece potrebbe essere bono.. Potrebbe essere una punta di peso che non abbiamo mai avuto perché coralli non lo è e michelidze nemmeno, e inoltre tavano la migliore stagione l’ha fatta con riganó che era una…. Punta si peso.. Prendiamolo prima che sia troppo tardi..ormai è sulla bocca di tutti.. Sarà sicuramente più che una voce…

  3. Concordo con Marinai nell’analisi su Corradi. Se possibile vorrei chiedere anche io una cosa ad Alessandro e se lui avrebbe esonerato Aglietti?

    • Purtroppo era diventato inevitabile. La società ha cercato fino all’ultimo di scongiurare il cambio, ma la partita con il Padova ha dimostrato che non c’erano più le condizioni. La squadra non rispondeva, non aveva equilibrio, era “scollata” e quindi, come accade da sempre nel calcio, la cosa più semplice era cambiare allenatore. Diciamo che ad Aglietti è girata male: calendario difficile che ha coinciso con le assenze per le Nazionali, gli infortuni e tanti, troppi errori dei singoli. Ci ha messo anche lui del suo, sia chiaro, ma non è il solo colpevole. Poi, diciamo pure che non è mai sbocciato il feeling con Empoli.
      Ciao, Alessandro

      • Analisi condivisibile.
        Purtroppo il cambio di allenatore ha solo il 50% di probabilità di influire in modo importante e positivo su una squarda.
        Dunque speriamo che Pillon migliori sugli errori di Aglietti.
        .
        Ma apparte questo agire sull’allenatore come abbiamo visto col Varese porta a poco.
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        Quello che non si vuol capire e che pregiudicherà il campionato è che si deve inevitabilmente intervenire sulla rosa.
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        I giovani potremmo prestarli a squadre di Pro alcuni per la panchina. Alcuni Senior a palcoscenici migliori del nostro attuale.
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        Prendiamo un Centrale e due Terzini navigati bene in lega Prò e chiudiamo con dignità il campionato.
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        Non c’è niente da fare in difesa funziona un uomo su quattro!
        E’ la qualità che manca dietro che stà portandoci in crisi profonda.
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        E tutto questo ci tengo a dirlo al di là! Ma molto al di là! Degi errori di Aglietti e di quello che il povero Pilonn potrà fare!
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        Alla fine ogni allenatore impartisce il suo diktat il suo modo di stare in campo e oggi giorno tutti giocano in verticale, si può cambiare il modulo ma alla fine cambia poco.
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        Cambia molto se si inizia a palleggiare.

  4. Alessandro io non direi che non è mai sbocciato il feeling con Empoli, perchè non possiamo scordarci l’inizio di campionato dello scorso anno. Eravamo la squadra che giocava meglio. Poi effettivamente il filotto di sconfitte consecutive ha infastidito un pò i tifosi, soprattutto per il modo in cui sono arrivate.
    Per quanto riguarda Pillon, concordo sul fatto che non ci sono i giocatori adatti per fare il 4-4-2. Ne saponara ne lazzeri sono centrocampisti di fascia sinistra, si rischia solo di rovinare giocatori, come abbiamo fatto con marzoratti mettendolo fuori ruolo. Un bravo allenatore, a mio avviso, dovrebbe impostare il modulo in base alle caratteristiche dei giocatori non adattare i giocatori al modulo.

  5. Ciao grande Marinai, mi sembra di rivedere quell’anno di B con Gigi Simoni che poi fu retrocessione.Ogni volta che perdevamo una partita o si infortunava un giocatore arrivava uno svincolato..addirittura arrivo’ Romano dall’Avellino che pesava 100kg…….Poi a fine anno fu Serie c…….

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