di Gabriele Guastella
La Reggina, dell’attuale Serie B, è considerata insieme al Novara la formazione che gioca il più bel calcio. E’ una squadra giovane, frizzante, a cui piace il bel gioco, dettami che fanno dell’ex difensore dell’Empoli Gianluca Atzori come uno dei tecnici emergenti più promettenti. La Reggina, come l’Empoli, vanta nove partecipazioni alla Serie A e, come gli azzurri, è alla caccia della doppia cifra in quanto a partecipazioni nella massima serie. Nel torneo scorso ha però seriamente rischiato di cadere in Prima Divisione, ex Serie C1, dopo la precedente retrocessione dalla massima divisione. Si è salvata solo all’ultima giornata.
Un pericolo che ha imposto alla società in riva allo stretto di cambiare seriamente strategia. Il presidente Foti ha così deciso di riaprire un nuovo ciclo. Una squadra tutta nuova, uno staff ringiovanito ad iniziare proprio dall’allenatore: Gianluca Atzori.
La Reggina di quest’anno ha così puntato su molti giovani, alcuni provenienti dal proprio settore giovanile. La gioventù ha portato al commettere alcuni errori, perdendo punti importanti durante il cammino, come sabato scorso quando sul proprio campo è stata fermata in pareggio dal fanalino di coda Triestina. Tutto sommato però il rendimento degli amaranto è più che positivo e, considerando proprio la giovane età media della rosa, oseremmo dire anche piuttosto costante. D’altra parte la classifica parla chiaro: 47 punti in trentuno partite, i calabresi stazionano ormai di diversi turni in piena zona Play Off, un traguardo che da qualche settimana è stato dichiarato anche dal presidente Foti come principale. In realtà il primo obiettivo stagionale della Reggina era quello di un torneo tranquillo, da passare insomma lontano dalla zona rossa della retrocessione, e di preparare il nuovo “corso” ad un successivo campionato di vertice, valorizzando i tanti giovani in rosa. Un percorso che somiglia molto a quello imposto dalla dirigenza dell’Empoli ad Aglietti e staff.
La Reggina di quest’anno vede in rosa tre stranieri: il negeriano Adejo, difensore, il portiere ungherese Kovacsic, e il centrocampista paraguaiano Montiel. In porta il titolare è Puggioni, prelevato la scorsa estate dal Piacenza, mentre il terzo portiere è Petrocco.
In difesa Adejo, Costa, Giosa, Burzigotti, Cosenza, il promettente Acerbi, Rizzato e Colombo. A centrocampo Sarno, Montiel, Danti, Barillà, Rizzo, Tedesco (Giacomo, che in passato aveva già vestito la maglia della Reggina, e che ha giocato anche con Napoli, Bologna e Catania, ndr), Castiglia, Bernardi, De Rose e Laverone. Il quadro dei centrocampisti si completa con Nicolas Viola, altro prodotto del vivaio amaranto. Ma di Viola ce ne sono due: l’altro, Alessio, è attaccante e ad Empoli per la prima volta potrebbero giocare insieme, Nicolas ed Alessio. L’attacco, oltre ad Alessio Viola, è composto poi da Zizzari, Campagnacci e dal capitano Emiliano Bonazzoli. Quest’ultimo è il bomber della squadra calabrese con 13 reti all’attivo di cui due realizzati su calcio di rigore.
All’andata, al Granillo, finì 0-0, ed entrambe le formazioni si trovavano ai limiti della zona Play Off. Per l’Empoli, allora a metà strada tra il netto 3-0 al Siena e l’altro netto 3-0 all’Atalanta, iniziò poi un periodo nero che, in contemporanea ad un più costante rendimento dei calabresi, a fatto in modo che la Reggina prendesse le distanze nei confronti dei ragazzi di Aglietti.
Al Castellani la Reggina potrebbe giocare così: (3-5-2) Puggioni in porta, difesa a tre con Adejo, Cosenza, Acerbi; in mediana Nicolas Viola, Rizzo, Castiglia, Tedesco, Rizzato; coppia offensiva composta da Alessio Viola e Bonazzoli. Squalificato Colombo.
Se penso a tutti io giovani che ha fatto esordire o0 mgiocare quest’anno l’Empoli,allora mi dico che 40m punti conquistati fino ad adesso sono davvero tanti!Però c’è anche da considerare che la serie B,dovra’ pian pianom diventare il nuovo serbatoio delle squadre che militano in serie
Se penso a tutti i giovani che ha fatto esordire o giocare quest’anno l’Empoli,allora mi dico che 40 punti conquistati fino ad adesso sono davvero tanti!Però c’è anche da considerare che la serie B,dovra’ pian piano diventare il nuovo serbatoio delle squadre che militano in serie A,e quindi puntare sui giovani sarà necessario!D’altra parte se tu vai a vedere le partite delle squadre olandesi vedi che i loro giocatori a 20 anni hanno gia disputato 2 o 3 campionati!Invece di fare una squadra nazionale di serie B che partecipi al campionato,sarebbe molto meglio obbligare le 20 o 22 squadre a far giocare ogni sabato almeno 8 giovani under 21,riservandosi di far giocare 3 fuori quota(1 in difesa,1 a centrocampo e uno all’attacco).Se poi sono tutti e undici sotto ai 22 anni ancora meglio.Senza andare a cercare Formule complicate alla PraNDELLI!Questo naturalmente considerando i giocatori che vanno in campo….naturalmente ognuno puo’avere la rosa che vuole!E’tanto facile…….non capisco perchè stare tanto a scervellarsi!