Il fallimento di Dahlia Tv ha provocato una vera e propria guerra per l’acquisizione dei diritti rimasti scoperti, ricordiamo che la piattaforma televisiva del digitale terrestre aveva nel suo pacchetto l’esclusiva su otto squadre della Serie A (Cagliari, Catania, Cesena, Chievo, Lecce, Parma, Sampdoria e Udinese). Ovviamente la sua prematura scomparsa ha ingolosito i concorrenti rimasti in campo, in primo luogo Mediaset che si è vista profilare la possibilità di poter trasmettere tutte le partite del nostro campionato sulle sue reti.
Dopo il tentativo, fallito, di salvare la società, i suoi diritti sono tornati alla Lega Calcio che ha deciso di riassegnarli con un’asta lampo a cui hanno partecipato tre soggetti, Europa 7, ImOve e Mediaset. La partecipazione del network guidato da Pier Silvio Berlusconi ha scatenato la rabbia di Sky che ha subito presentato ricorso per bloccare l’asta e di conseguenza la riassegnazione dei diritti tv rimasti orfani. L’obiezione della società di Murdoch è molto semplice, se Mediaset dovesse vincere l’asta di aggiudicherebbe l’asta completerebbe il suo pacchetto relativo alla Serie A con una spesa complessiva di 230 milioni di euro, pochi se pensiamo che la stessa Sky in estate ne ha dovuti sborsare 570 per lo stesso tipo di offerta.
Dal canto suo Mediaset si difende dicendo di agire nell’interesse dei vecchi abbonati di Dahlia Tv che, nonostante abbiano pagato i loro abbonamenti, si sono trovati all’improvviso senza partite. Inoltre la società del biscione si è assunta la responsabilità dei costi di produzione e di telecronaca degli eventi, impegno che evidentemente incide poco negli interessi privati di Sky. Per il momento l’asta è stata sospesa, come accade quando ci si trova di fronte a ricorsi alla magistratura, nei prossimi giorni si saprà come finirà questa storia. Nel frattempo mentre i due giganti della tv combattono fra loro, milioni di tifosi si ritrovano al buio, non potendo seguire la propria squadra del cuore nonostante abbiano pagato regolarmente i loro canoni di abbonamento.
M.dL.