Abbiamo raggiunto in esclusiva il giocatore del Brescia, Riccardo Taddei, al centro di alcune voci di mercato che lo vorrebbero nel mirino azzurro. Una brevissima chiacchierata per capire il suo pensiero.
Riccardo buongiorno, come saprai in queste ore di pre-mercato sta circolando il tuo nome in accostamento all’Empoli, cosa ci puoi dire?
“ Posso dire che quello che so, l’ho letto sui giornali e su intenet. Non c’è stato nessun contatto con nessuno, in questo momento forse ne sapete più voi che non i diretti interessati.”
Però non sbagliamo nel dire che sei un giocatore sul mercato e di conseguenza molto appetibile per diversi club?
“ Sono un giocatore del Brescia, con un contratto non in scadenza a gennaio e quindi è la società che dovrà fare eventualmente delle valutazioni in questo momento. Quello che posso dire, perché non è un mistero, è che ho voglia di giocare di più, credo sia umano e quindi se ci fosse la possibilità di trovare una situazione che mi permetta questo la valuterei con molto interesse. A Brescia comuque sto bene, questo ci tengo a precisarlo.”
Sappiamo che qualora ci dovesse essere questa situazione avresti piacere di tornare in Toscana?
“ Da Toscano mi farebbe piacere poter tornare a giocare vicino casa, ma non è certo questo il mio primario interesse. Come ho detto vorrei su tutto avere più spazio per potermi esprimere in campo, ho trent’anni, credo di essere nel pieno della mia maturità ed allo stesso tempo però so che il tempo sta passando e che ovviamente non sono tantissime le stagioni da professionista che mi aspettano, e queste future le vorrei ottimizzare al massimo.”
Tornando però alle voci che vorrebbero l’Empoli interessato a te, queste ti fanno piacere?
“ L’Empoli è un grande club, gestito in maniera perfetta, il classico ambiente dove si puo’ lavorare bene. Conosco diverse persone che ad Empoli hanno giocato, alcuni sono miei attuali compagni di squadra, e tutti ne parlano bene. So che c’è un grande gruppo ed un bravo allenatore che conosco bene. Quindi certo, è un accostamento che mi lusinga.”
Al. Coc.