Sono bastati meno di sei mesi nella capitale, appena 142 minuti giocati e come ovvio tanti chili e nessun gol ad Adriano per aggiudicarsi l’ambito (si fa per dire) Bidone d’Oro del 2010, un premio al negativo che il brasiliano ora alla Roma aveva per altro già vinto sia nel 2006 che nel 2007. Indubbio che l’ex e ormai decaduto Imperatore sia quasi un pensionato del pallone, nonostate abbia appena 28 anni, un ragazzo dal carattere difficile che aveva deciso di provarci per l’ultima volta: niente da fare, nonostante le smentite di rito, pare proprio che il suo futuro sia in Brasile, dove già alcuni club lo corteggiano. La vittoria del Bidone d’Oro da parte di Adriano è stata abbastanza netta: 4.064 ascoltatori votanti del programma Catersport in onda su Radio 2, ben il 22,42% del totale, hanno scelto di “premiare” il brasiliano, mentre al secondo posto si è piazzato un connazionale, così come al terzo. Argento infatti per Amauri, con il terzo gradino del podio occupato da Ronaldinho. I brasiliani comunque la fanno da padrona e tra i dieci finalisti, oltre ai primi tre, trovano posto anche Mancini, Diego e Felipe Melo, l’anno scorso in vetta e quest’anno giustamente nono, autore di una prima parte di stagione strepitosa. Ma ricapitoliamo il singolare albo d’oro del riconoscimento meno ambito della storia:
Rivaldo (2003)
Legrottaglie (2004)
Vieri (2005)
Adriano (2006)
Adriano (2007)
Quaresma (2008)
Felipe Melo (2009)
Adriano (2010)