Abbiamo raggiunto l’ex tecnico azzurro Mauro Sandreani, che ricordiamo ha guidato la formazione azzurro nella prima parte della stagione 1998/99 per poi essere sostituito da Orrico.
Con Sandreani, che attualmente lavora nello staff di Marotta alla Juventus, abbiamo parlato del campionato di serie B, che conoscosce molto bene con ovviamente un occhio di riguardo per l’Empoli.
Mister buongiorno e grazie per la disponibilità. Ovviamente non possiamo non inziare che chiedendole un impressione sulla stagione dell’Empoli:
” Buongiorno a voi. Intanto vi chiedo di non chiamarmi mister, ormai sono tanti anni, quasi dieci che non siedo più in panchina e mi suona strano essere chiamato mister. L’Empoli è indubbiamente una delle formazioni più interessanti di questa stagione di serie B. L’avvio di campionato ha avuto quasi del sorprendente, adesso sicuramente c’è un momento di flessione dovuto ad un po’ di stanchezza e magari, essendo una squadra giovane anche ad una non spiccata personalità che sopratutto nei momenti difficili quando manca l’esperienza puo’ essere determinante. Credo che in questa squadra ci siano comunque elementi di ottimo livello e che basterà ritrovare una vittoria per tornate ad essere sereni e tornare in carreggiata. Se l’obbiettivo è la salvezza trovo difficile che possa essere mancato.”
Lei che adesso sta lavorando come coordinatore degli osservatori della Juve avrà avuto sicuramente alcuni feedback su qualche nostro giocatore?
“ I giocatori dell’Empoli che in questo momento sono appetibili sul mercato sono molti, sopratutto perchè parliamo di ragazzi molto giovani, ci sono dei 90 e dei 91 di prim’ordine. Il nome ovviamente più gettonato, anche se ormai è fuori dai giochi e indubbiamente quello di Fabbrini, un ragazzo che ha tutte le carte in regola per essere un futuro campione.”
Abbiamo letto in quest ultimi giorni di un interesse proprio della società bianconera verso un altro ragazzo del 90, Mori:
” E’ uno dei ragazzi che stiamo ovviamente guardando con un occhio di interesse. E’ uno dei migliori centrali difensivi della sua età, però non c’è assolutamente nessuna trattativa se è questo che vuol sapere.”
Anche se non vuole più farsi chiamare mister, lei in panchina c’è stato tanto e dall’alto della sue esperienza le chiedo un giudizio sull’attuale tecnico azzurro, Aglietti:
” Torniamo un po’ a quello che dicevamo prima. Anche qui l’Empoli si sta contradistinguendo perchè ha scelto uno degli allenatori più giovani e più bravi sulla piazza. Il curriculum di Aglietti allenatore è ovviamente breve, ma ha fatto bene ovunque sia andato e indubbiamente, sopratutto nella passata stagione, ha affinato una bravura nel lavorare con i giovani. Credo che sia al posto giusto, in una piazza dove si lavora bene e dove potrà far bene per se e per la società.”
Lei ad Empoli c’è stato poco e sicuramente la parentesi immaginiamo non rientri nei suoi ricordi più belli, ma le chiediamo ugualmente se le è rimasto qualcosa di Empoli?
” Nel calcio, un po’ come capita nella vita, il fattore essere al posto giusto nel momento giusto è determinate. Purtroppo io andavo ad ereditare una squadra che aveva esaurito un bellissimo ciclo, e magari, un po’ anche per colpa mia, non siamo riusciti a trovare le giuste motivazioni per fare quello che ci eravamo imposti in estate. Resta comunque una bella esperienza e nel tempo a molti ho detto che come si lavora ad Empoli difficilmente lo si fa in altre piazze, resterò sempre grato alla società per come mi hanno trattato anche nei momenti più delicati.”
Chiudiamo con una battuta generale su questo campionato di serie B che lei segue molto attentamente:
” Il bello della B è che non è mai troppo scontata. Anche in questa stagione stiamo assistendo a delle belle sorprese. Il Novara, al quale ormai si fa fatica ad affibbiare l’aggettivo di sorpresa, ne è indiscutibilmente il caso principe. La società piemontese sta giocando un calcio da far stroppicciare gli occhi e salvo situazioni eccezionali credo che sia una predestinata a star lassù fino alla fine. Poi è chiaro che ci sono squadre come Siena ed Atalanta che sono due corrazzate create con l’unico obbiettivo di tornare su, ma sui toscani ho qualche perplessità, a tratti il gioco di Conte è troppo scontato. Attenzione sempre al Torino, ha una rosa non seconda alle formazioni sopracitate e sono convinto che se trova le giuste motivazioni potrà dar noi e rubacchiare uno dei due tre posti. Un’altra bella sorpresa è il Varese di Sannino, sembrava destinato ad arrancare nei bassi fondi della classifica ed invece ad oggi è nella rosa dei playoff. Quella per l’appendice finale dei playoff credo sarà una bella lotta dove vedo protagoniste anche Reggina e Vicenza, e se riesce a riprendersi in fretta perchè no anche l’Empoli. La delusione del campionato è senza dubbio il Sassuolo, ma hanno le carte in regole per togliersi da quella zona, ovviamente il treno promozione è perso. Pensavo che qualcosa in più facesse anche il Frosinone.”
Al. Coc.