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(Già pubblicati: Gallipoli 10/07, Torino 12/07, Triestina 15/07, Cittadella 18/07, Crotone 24/07, Grosseto 31/07, Piacenza 05/08, Ancona 08/08);
Lo Stadio Olimpico di Torino, già Stadio Comunale Vittorio Pozzo prima ancora Stadio Benito Mussolini, è stato la sede delle cerimonie d’apertura e di chiusura dei XX Giochi olimpici invernali, svoltesi rispettivamente il 10 e il 26 febbraio 2006, e delle cerimonie d’apertura e chiusura dei IX Giochi Paralimpici Invernali, svoltasi dal 10 marzo al 19 marzo 2006 . Al termine degli eventi è stato riconvertito al calcio per ospitare le gare interne delle squadre di calcio cittadine (Torino e Juventus). Si trova nel quartiere di Santa Rita, nella zona sud di Torino.
E’ il famoso stadio del gol-non gol di Marianini del dicembre 2006, quando gli azzurri segnarono un gol con il centrocampista di Calci che tutti videro ma che solo l’arbitro non vide. Poi il Torino vinse la partita con una rete a pochi minuti dal termine dell’esterno Comotto.
Storia
Il progetto originario: Stadio Municipale Benito Mussolini
Originariamente intitolato a Benito Mussolini, venne costruito per decisione del Duce stesso al fine di ospitare i Giochi Littoriali dell’anno XI, svoltisi nel 1933, e i Campionati Internazionali Studenteschi.
L’Amministrazione Civica, per abbreviare il più possibile i tempi di costruzione, bandì un appalto-concorso, dividendo poi i lavori fra tre imprese: lo Stadio (tribune, gradinate e locali interni) fu affidato alla Ditta Saverio Parisi di Roma (su progetto dell’arch. Fagnoni e degli ing. Bianchini e Ortensi); il campo di atletica, la Torre di Maratona e le biglietterie all’Impresa ing. Vannacci e Lucherini (progetto dell’arch. Del Giudice, del prof. Colonnetti e dell’ing. Vannacci); la piscina coperta alla Società AN. Imprese Edili Ing. E. Faletti (progetto dell’arch. Bonicelli e dell’ing. Villanova).
L’Impresa ing. Guido De Bernardi si occupò infine della preparazione dei campi e delle piste.
I lavori iniziarono negli ultimi giorni del settembre 1932 e l’opera venne inaugurata il 14 maggio 1933 dal Segretario del Partito Achille Starace in occasione dell’inizio dei Littoriali. La prima partita disputata nel nuovo scenario è stato un incontro tra la Juventus e gli ungheresi dell’Ujpest (6-2), ritorno dei quarti di finale di Coppa Europa Centrale, il 29 giugno 1933.
Nel progetto originario lo stadio era formato da un vasto anello elissoidale, il cui maggior perimetro era di circa 640 m. La base era costituita da una banchina di granito bianco, sulla quale poggiava lo zoccolo in intonaco rosso; dello stesso materiale erano formati i piani a 45° che delimitavano tre strisce vetrate per l’illuminazione dei locali interni, coronate da un parapetto bianco. Sopra questo si affacciavano ampi finestroni limitati da pilastri in cemento che sorreggevano lo sbalzo terminale, sporgente per oltre tre metri con un’inclinazione di 45°.
Gli accessi all’interno erano praticati attraverso 27 aperture, la principale delle quali conduceva alla tribuna d’onore, dotata di copertura dalle intemperie. Il parterre era in parte coperto dalle gradinate che vi aggettano a sbalzo, ed era leggermente rialzato nella parte più distante dal campo.
Il terreno di gioco misurava 70×105 m. Attorno vi erano la pista di atletica a sei corsie, le fosse per il getto del peso e il lancio del disco, le piste per il salto in lungo e quello in alto. Inizialmente le curve della pista di atletica erano state progettate a tre centri, ma dopo le proteste del dirigente nazionale Massimo Cartasegna (che aveva partecipato da atleta alle Olimpiadi del 1908) vennero riprogettate a un solo centro: come risultato finale, però, la pista ebbe una lunghezza anomala di 446,38 metri.
Il dopoguerra: Lo Stadio Comunale
Dopo gli eventi inaugurali, nel 1934 ospitò alcuni incontri dei Campionati Mondiali di calcio svoltisi in Italia. Dalla stagione 1934-35 iniziò ad ospitare le partite del campionato di calcio: per i primi anni, soltanto quelle della Juventus, in quanto all’epoca il Torino giocava nello Stadio Filadelfia, di sua proprietà. Dalla fine degli anni cinquanta, quando anche i granata abbandonarono il vecchio impianto, ha ospitato le gare interne di entrambe le squadre torinesi fino al campionato 1989/90, quando Il Comunale venne a sua volta abbandonato per lo Stadio delle Alpi, costruito per i Mondiali di Italia 1990.
In questo stadio la Juventus ha festeggiato tra il 1934 e il 1986 ben 16 titoli di campione d’Italia – compresi gli due ultimi del quinquennio 1931-35 -, 8 Coppe Italia e 6 titoli a livello internazionale, ed uno scudetto il Torino (1976).
Dal 1938 alla fine degli anni cinquanta lo stadio ospitò anche la sede provvisoria del Museo dell’automobile (inaugurato nel 1939), fino al trasferimento in corso Unità d’Italia.
Nello Stadio Comunale l’11 maggio 1947 si disputò una gara della nazionale italiana di calcio tuttora negli annali sportivi per aver visto in campo in azzurro il maggior numero di giocatori provenienti dalla stessa squadra: in Italia–Ungheria, terminata 3-2 (con due reti di Gabetto e una di Loik), ben 10 giocatori su 11 appartenevano al “Grande Torino”, e il solo Sentimenti IV in porta apparteneva alla Juventus – e tutti, quindi, giocavano praticamente in casa.
Nel 1959 e nel 1970 ospitò le Universiadi e negli anni 1980 è intitolato “Vittorio Pozzo” in omaggio all’allenatore due volte campione del mondo con la nazionale italiana nel 1934 e 1938.
Dopo la costruzione dello Stadio delle Alpi venne usato sempre di meno, sino ad essere destinato unicamente ad ospitare gli allenamenti della Juventus (fino al 2003) e, dal 2004 quelli del Torino.
La ristrutturazione per le Olimpiadi
Il progetto di ristrutturazione, affidato a due studi di architettura veronesi Giovanni Cenna Architetto e Arteco, ha conservato le strutture esistenti, sottoposte al vincolo della Sovrintendenza ai Beni Ambientali e Architettonici, ed ha aggiunto nuove strutture verticali per reggere la copertura di tutto l’impianto, e un terzo anello di gradinate, continuo e strutturalmente collaborante alla copertura, dotato nella parte corrispondente alla precedente copertura di una parte chiusa ospitante 44 palchi.
Circa un terzo del rivestimento della copertura è in materiale plastico semitrasparente, in maniera da evitare il più possibile che l’ombra proiettata dalla stessa possa danneggiare il tappeto erboso a causa della minore insolazione.
La capienza complessiva è di 27.168 posti, tutti al coperto e a sedere, ridotta rispetto a quella originaria (in origine l’impianto poteva ospitare 65.000 persone in piedi) per rispettare le moderne norme di sicurezza.
Per le cerimonie sono stati effettuati anche numerosi interventi ad hoc: l’ampliamento a 35.000 posti mediante strutture temporanee, la realizzazione di un imponente allestimento sceno-tecnico, la predisposizione del calderone olimpico.
Anche all’interno sono stati fatti molti cambiamenti: la novità principale è la costruzione al piano terra di un’area commerciale di 1.163 metri quadrati, nel settore nord-ovest, sono inoltre stati ristrutturati e collocati diversamente il centro di medicina sportiva, tutti i servizi e gli uffici. All’esterno, invece, sono stati costruiti un nuovo parco olimpico ed un nuovo Palasport Olimpico, progettato dall’architetto giapponese Arata Isozaki.
La ristrutturazione dello stadio è costata 30 milioni di euro. Il nuovo Stadio Olimpico è stato presentato ufficialmente il 29 novembre 2005, con una cerimonia a cui hanno partecipato rappresentanti degli enti locali, del governo, del Comitato Olimpico Internazionale e del TOROC.
Il dopo Olimpiadi
A partire dalla stagione 2006/07 lo stadio è tornato ad ospitare le partite di calcio: inizialmente sia quelle del Torino che quelle della Juventus, questo per consentire alla società bianconera di provvedere alla ristrutturazione dello Stadio delle Alpi, struttura di sua proprietà. Si prevede che dal 2011, lo stadio Olimpico ospiterà soltanto le partite dei granata. Al termine della “coabitazione”, se il Torino deciderà di acquistare l’impianto, potrebbe rinominarlo “Stadio Grande Torino“, come peraltro si sarebbe dovuto chiamare già da tempo, stando alle parole pronunciate da Mario Pescante all’atto dell’inaugurazione dello stesso.
I posti riservati agli spettatori disabili in carrozzina sono 80, di cui 64 dislocati in due tribunette poste nel parterre del primo anello dei distinti centrali, 12 nella tribuna centrale e 4 nei palchi.
Lo stadio Olimpico è il primo stadio in Italia a rispettare interamente i dettami della “Legge Pisanu” in merito alla sicurezza all’interno dello stadio: sono oltre 80 le telecamere pronte a filmare qualsiasi tafferuglio, consentendo di identificare i colpevoli degli atti di violenza. Per tale motivo, la recinzione che separa il campo dai tifosi, realizzata in vetro e cemento, è mobile; è alta 2,2 m, ma nelle partite che non destano rischi di ordine pubblico, può essere abbassata a soltanto 1,1 m.
Elevato il ricorso alla tecnologia: sotto al terreno sono state poste anche alcune serpentine per l’irrigazione e il riscaldamento del terreno in caso di temperature rigide, e un sistema automatico in caso di pioggia provvederà a tendere dei teloni a copertura del campo da gioco.
Nei suoi primi 2 anni di utilizzo, dal 2006 al 2008, essendo state inserite due distinte fasce di sicurezza per separare le tifoserie ospiti, la capienza effettiva è risultata così limitata a 25.500 posti. Durante l’estate del 2008 si sono svolti lavori di ampliamento dei posti disponibili, in vista del ritorno della Juventus in Champions League. Sono stati installati circa 1350 nuovi posti, su quattro file, a ridosso della prima fila di distinti e tribuna, creando un nuovo anello sullo spazio dove era posizionata la vecchia pista, e per favorire la visibilità di queste nuove file di spettatori, le barriere che delimitano il campo sono state abbassate a 110 cm, rispetto ai 220 cm della conformazione precedente. Infine, sono stati recuperati circa 650 posti con il ridimensionamento del settore ospiti.
Grazie ai lavori di ampliamento la capienza è diventata di 27.500 posti. Per l’estate 2009 sono stati annunciati nuovi lavori, con il posizionamento di un settore parterre nelle due curve, che aumenteranno la capienza complessiva di circa 1000 posti.
Le curve
Curva Maratona
Con il nome di Curva Maratona si conosce al settore dello stadio occupato tradizionalmente durante le gare casalinghe dai nuclei più accesi della tifoseria organizzata del Torino FC. Tale nome è stato attribuito per la presenza, già dai tempi dello Stadio Comunale, nell’area retrostante la curva stessa, di una alta torre denominata appunto “Torre Maratona”, nei pressi della quale si apriva l’ingresso riservato agli atleti partecipanti all’omonima gara atletica.
Curva Filadelfia
A partire dalla riapertura al calcio dell’impianto dopo le olimpiade invernali nel 2006, la Curva Filadelfia viene ribattezzata (quando gioca il Torino) Curva Primavera in onore alle squadre giovanili granata, mentre durante le gare casalinghe della Juventus tale settore è conosciuto come Curva Scirea Sud (in modo simile alla Curva Sud dello Stadio Delle Alpi) e la Curva Maratona è nota come Curva Scirea Nord .
Distinti Est
I Distinti Est dello Stadio Olimpico di Torino sono stati il punto di incontro delle famiglie all’interno dell’impianto. Nella parte sinistra è presente un settore separato riservato ai tifosi delle squadre ospiti.
Tribuna Ovest
La Tribuna Ovest è stato il più costoso stand dello Stadio Olimpico. Il suo secondo livello è riservato esclusivamente per la stampa, commentatori e personaggi importanti avendo escluso palchi d’onore.
Attività extracalcistiche
Lo Stadio Comunale era anche la sede di manifestazioni extrasportive, come i concerti: tra gli altri, memorabili quelli di Bob Marley, un anno prima della sua morte, dei Rolling Stones dove Mick Jagger si esibì con una maglietta della nazionale di calcio la sera prima della finale dei campionati mondiali, di Michael Jackson nel World Bad Tour e di Madonna, per la prima volta in Italia. Tale concerto venne trasmesso in diretta su Rai Uno (14.000.000 di spettatori) e diventò uno degli svariati DVD che Madonna ha prodotto nella sua carriera (Ciao, Italia! – Live from Italy).
Il 15 novembre 2008 l’Olimpico ha ospitato uno dei tre “CariParmaTest Match” della Nazionale italiana di rugby contro l’Argentina.
Record ed eventi dopo la ristruturazione
- Prima partita ufficiale – 10/09/2006 – Torino – Parma 1-1 (1ª giornata Serie A 2006-07)
- Prima partita internazionale – 07/08/2007 – Torino – Club Brugge 2-1 (Amichevole di presentazione della squadra torinese al pubblico granata)
- Primo Derby della Mole – 30/09/2007 – Torino – Juventus 0-1 (6ª giornata Serie A 2007-08)
- Partita Centenario Torino – 03/12/2006 – Torino – Empoli 1-0 (14ª giornata Serie A 2006-07)
- Trofeo Centenario Torino – 19/08/2007 – Torino – Peñarol 0-0 4-3 d.c.r.
- Record pubblico – 10/03/2009 – Juventus – Chelsea 2-2 (27.419 spettatori)
- Record reti – 23/02/2008 – Torino – Parma 4-4 (24ª giornata Serie A 2007-08)
Concerti ospitati
- 1979 – Adriano Celentano
- 1979 – Banana Republic Tour – Lucio Dalla, Francesco De Gregori, Ron
- 1980 – Bob Marley
- 1980 – Renato Zero
- 1981 – Dire Straits
- 1982 – European Tour – Rolling Stones (2 date)
- 1982 – Frank Zappa
- 1984 – Flick of The Switch Tour – AC/DC + Live Wire Tour – Mötley Crüe
- 1985 – Notti di Note Tour – Claudio Baglioni
- 1987 – Who’s That Girl Tour – Madonna
- 1987 – Glass Spider Tour – David Bowie
- 1987 – C’è Chi Dice No Tour – Vasco Rossi
- 1988 – Tunnel Of Love Express Tour – Bruce Springsteen
- 1988 – Human Rights Now! Tour – Sting, Tracy Chapman, Peter Gabriel, Bruce Springsteen, Youssou N’Dour, Claudio Baglioni
- 1988 – Bad World Tour – Michael Jackson (29 maggio)
- 1988 – World Tour – Pink Floyd
- 1988 – Tunnel of love Express Tour – Bruce Springsteen
- 1989 – Liberi Liberi Tour – Vasco Rossi (2 date)