di Nico Raffi
Secondo posto in classifica alle spalle del Novara e miglior attacco del torneo con 7 reti all’attivo (in compagnia di Siena e dello stesso Novara).
Questo il biglietto da visita dell’Ascoli 2010-2011 targato Gustinetti che, in questo iniziale scorcio di campionato, ha sorpreso tutti con un avvio assai positivo ma non casuale, bensì frutto di un’attenta programmazione tecnica operata dalla società marchigiana che può adesso contare, rispetto ad un anno fa, su una rosa più completa e di qualità.
L’Ascoli, che sabato scorso ha festeggiato lo storico traguardo delle 600 gare in serie B espugnando Piacenza con un roboante 4-2, si è affidato ad Elio Gustinetti per trovare una maggiore solidità e quella continuità di risultati che era mancata lo scorso anno con Pane prima, e con Pillon poi, quando un rendimento della squadra troppo discontinuo ed altalenante non consentiva di godere a pieno del gioco, a tratti assai brillante e spettacolare, espresso da capitan Sommese e soci.
Il tecnico bergamasco, reduce dalla positiva esperienza di Grosseto, conclusasi curiosamente con un secondo esonero non per motivazioni di carattere tecnico ma per il pessimo rapporto con il presidente maremmano Camilli, non ha fatto mistero che il suo obiettivo è dare un maggiore equilibrio e una maggiore copertura difensiva ad una squadra a forte vocazione offensiva ma troppo spesso esposta agli attacchi degli avversari. Per questo Gustinetti si è affidato ad un modulo di gioco duttile e intercambiabile che, partendo dal 4-2-3-1 (lo schema prediletto), può trasformarsi in un 4-4-2 che chiede maggiore sacrificio agli esterni Sommese e Giorgi e consente al talentuoso Lupoli di svariare su tutto il fronte offensivo. In difesa, perso il promettente centrale finlandese Portin, finito al Padova per esigenze di bilancio e scambiato con il portoghese Faisca, agiscono centralmente il giovane Marino e Micolucci, autentico leader della retroguardia, e lateralmente gli esperti Gazzola e Giallombardo. La difesa può inoltre contare sull’ottimo rendimento del portiere Guarna che, autore di un avvio di stagione molto positivo, nell’ultima giornata si è preso anche il lusso di neutralizzare un rigore calciato dal piacentino Cacia.
In mediana, all’esperto 33enne Di Donato, giunto alla quarta stagione ad Ascoli, è stato affiancato l’ex centrocampista del Gallipoli Alex Pederzoli che si è inserito subito bene nei meccanismi di gioco bianconeri. Un’alternativa interessante può inoltre essere rappresentata da Andrea Cristiano, prelevato dall’Albinoleffe. Sulle fascie si sviluppa la manovra grazie alle doti tecniche del navigato Sommese a destra, ed al dinamismo del pericoloso Giorgi a sinistra che, già a segno due volte con Modena e Piacenza, potrebbe letteralmente esplodere in questa stagione visto che l’esterno marchigiano ha appena 23 anni. Esplosione a cui è atteso anche l’ex gioiellino dell’under 21 Arturo Lupoli, 6 reti nel torneo scorso, che dopo l’esperienza in chiaroscuro in terra britannica con Arsenal, Derby County, Norwich City e Sheffield United, si è riaffacciato nel calcio italiano sperando che Ascoli rappresenti il trampolino di lancio per approdare finalmente, sebbene in ritardo rispetto alle premesse, ad un palcoscenico più consono alle sue grandi potenzialità tecniche.
Il reparto avanzato del Picchio è completato dal centravanti Bonvissuto, ariete dalle notevoli doti fisiche ed aeree, che si è messo in luce lo scorso anno a Crotone segnando 9 reti, e dal giovanissimo bosniaco Djuric che spera di trovare ad Ascoli spazi maggiori rispetto a quelli concessagli nello scorso torneo a Cesena, quando comunque dette il suo contributo alla promozione in A della squadra di Bisoli.