L’Empoli è reduce da una bella vittoria con il Padova, che fa seguito a quella con la Salernitana.
Due successi, che si sono arrivati con due squadre dalla precaria classifica, ma che ci consegnano un Empoli virtualmente salvo (difficile a 52 retrocedere ma la matematica non c’è) e con un buono stato mentale.
La partita con il Lecce di qualche settimana fa ci ha mostrato una squadra con gli attributi, quelli veri, quelli di chi sa soffrire senza andare nel pallone, una squadra che si è messa li, ha aspettato ed ha colpito.
Poi a Reggio non è arrivata la puntuale sconfitta, ma anzi solo un dubbio rigore non ci ha permesso di bissare il successo padovano di novembre, e poi appunto si arriva alle sopraccitate gare, due partite per niente scontate dove gli azzurri nella prima si erano addirittura trovati sotto di due gol.
Questi risultati ci hanno indubbiamente fatto risalire la china anche in classifica, ed adesso con la salvezza già ipotecata c’è da guardare avanti ai quei playoff, sogno mai nascosto della gran parte dei tifosi azzurri.
La società ha buttato benzina sul fuoco fin dagli albori della stagione, quando nella conferenza stampa di presentazione del nuovo tecnico che avrebbe sostituito Baldini, per voce del massimo dirigente, ascoltammo con una vena di dispiacere la parola salvezza.
Piu’ di una volta si è criticata questa squadra per la pochezza che ci faceva vedere lontano dal “Castellani”, stadio dove invece gli undici leoni non hanno mai fatto mancare la loro voglia di fame da risultato, ma adesso è proprio la, in trasferta che se vogliamo provare a vivere il sogno dovremo cambiare definitivamente marcia giocando la partita perfetta, uscendo dal campo dopo aver dato tutto ed anche qualcosa di piu’.
E’ sognare che ci fa essere tifosi, che ci fa affezionare ad una squadra di calcio vivendo e soffrendo per essa. Senza un sogno non ha piu’ senso niente, nemmeno la vittoria, ed allora c’è il dovere di provare a farci vivere questo sogno a partire dalla gara di venerdi sera fin quando ce ne sarà la possibilità, solo cosi questa stagione potrà realmente considerasi non buttata via e solo l’eventuale inchinarsi a qualcuno piu’ forte potrà non lasciarci quel senso di amaro in bocca che da alcune stagione ci portiamo dietro consci dell’aver gettato al vento grandi occasioni.
Sognare non è un reato, ma per farlo ci sarà bisogno dell’apporto di tutti, squadra, società e tifosi, quindi stringiamoci e facciamo quadrato perché l’Empoli possa regalarci il nostro sogno.
Alessio Cocchi