di Gabriele Guastella
Empoli-Triestina è una sfida tra il passato e il futuro, dove il presente conta tantissimo, soprattutto per la squadra azzurra che si ritrova un’occasione ghiottissima per compiere un balzo prodigioso in avanti ed inserirsi in un contesto dolce della classifica.
Empoli-Triestina è una sfida che fa tornare alla mente la prima promozione della storia azzurra in serie A: campionato di serie B stagione 1985-86, con l’Empoli giunto quarto e la Triestina quinta, coinvolta in un giro di scommesse con il Vicenza (che aveva chiuso al terzo posto ndr) e l’Empoli di Gaetano Salvemini che si ritrova nel bel mezzo dell’estate terzo in classifica e promosso nella massima divisione.
Ma la sfida tra azzurri e alabardati fa tornare alla mente anche la storia più recente, esattamente quella della scorsa stagione. A Trieste, nel match d’andata, l’Empoli del Silvio Baldini-bis scrisse una delle pagine più tristi del campionato: venne schiacciata dalla supremazia territoriale dei giuliani, e la gara finì con un 2-0 per loro senza storia. Nel ritorno al Castellani la rivincita, in una delle più belle pagine scritte dall’Empoli baldiniano: 4-0 per noi e tutti a casa (nel filmato proponiamo la sintesi proprio di Empoli-Triestina 4-0). Fu il giorno della matematica qualificazione ai Play Off, un pomeriggio caldo e soleggiato che sembrava far presagire belle cose in vista della sessione finale…
Adesso si ripresenta di nuovo la sfida con la Triestina, e che sfida… sulla panchina dei giuliani siede un certo Mario Somma, colui che ha saputo portare per l’ultima volta nella storia gli azzurri in serie A (stagione 2004-2005, ndr), colui che ad Empoli è amato e odiato al tempo stesso.
Insomma l’Empoli con la Triestina sfida un pezzo della propria storia remota e recente, e lo fa con mister Campilongo che rappresenta il passato dell’Empoli (giovane attaccante dei primi anni ’80 in serie C1, ndr), il presente e il futuro.
Qualcuno ad inizio stagione lo ha accostato proprio a Mario Somma, per alcune similitudini che certo non ci sentiamo di sminuire: uomo del sud anche lui, carismatico, che impone alla squadra il proprio carattere, che come Somma ha fatto tanta gavetta nelle categorie cosiddette minori… due allenatori simili ma non uguali, e forse è per questo che c’è tanta curiosità di assistere al confronto diretto sotto i riflettori di un Castellani che ci auspichiamo di vedere un pò più gremito del solito.