Dopo il crollo di Brescia e l’addio all’immediato ritorno in serie A la società azzurra è chiamata all’allestimento di una squadra che in qualche modo possa dare vita ad un nuovo ciclo vincente, e soprattutto deve cercare di “convincere” gli sportivi empolesi a restare il più possibile attaccati alla squadra azzurra.
La prossima stagione sarà ancora più difficile di quella che si è appena conclusa.
Il primo passo è assestare il piano societario. Ad ognuno i propri precisi ruoli, poi la scelta del tecnico che dovrà, insieme ai dirigenti, costruire un nuovo ciclo possibilmente vincente.
Ci sarà la conferma di Silvio Baldini? O giungerà ad Empoli un tecnico affermato di categoria? Altrimenti la terza soluzione è l’approdo in riva all’Arno di un tecnico da lanciare, un pò come avvenne con Mario Somma nel 2004.
Scelto il tecnico l’Empoli dovrà poi allestire una squadra competitiva che possa disputare un campionato di vertice e soprattutto ben lontana dalla zona denominata “calda” o “rossa” della classifica. Molti calciatori sono sul piede di partenza, altri (quelli in prestito, ndr) torneranno alle rispettive società di appartenenza (l’unico che forse potrebbe restare ad Empoli potrebbe essere Cristian Pasquato, ndr), altri invece resteranno ad Empoli per provare una nuova avventura con la maglia azzurra.
L’importante sia chiaro è pianificare bene, e al tempo stesso mantenere un profilo basso sia a parole (vietato fare proclami tipo l’estate scorsa!) che con i prezzi: la campagna abbonamenti deve stimolare i tifosi a sottoscrivere la tessera.
Per far ciò sono necessarie tre cose: costo dell’abbonamento, squadra competitiva e società vicina agli sportivi empolesi, insomma è arrivato il momento di far partire un “progetto simpatia”.