Non è facile commentare una sconfitta come quella subita dagli azzurri a Treviso. L’Empoli è sceso in campo molle e poco determinato. Al cospetto della squadra di Silvio Baldini una formazione nettamente inferiore che però ha pienamente meritato di vincere, se non altro per la grande determinazione ed il cuore che ha messo in campo la squadra di Gotti.

 

Francamente ci ha sorpreso l’assenza dal campo, ma soprattutto l’assenza anche dalla panchina di Daniele Corvia, un ragazzo che è vero non sta facendo benissimo. Ha realizzato un solo gol dall’inizio di questa stagione ma che spesso gioca a 40 metri dalla porta avversaria, da solo e spalle alla porta, ed è costretto a fare a sportellate con le difese avversarie. Ci ha sorpreso perchè sapevamo che nella difesa del Treviso vi erano due difensori certo non velocissimi ma dalle lunghe leve come Scurto e Dal Canto, e, giocando su un terreno piccolo ed in condizioni pessime come quello del Tenni, non ci aspettavamo Pasquato nel ruolo di centravanti, anche perchè poi gli azzurri hanno spesso effettuato lunghi lanci a cercare Pasquato che nel gioco aereo ha dovuto alzare spesso bandiera bianca.Marzoratti a Treviso

 

Abbiamo sottolineato spesso le buone prestazioni di un giovane che sicuramente potrà fare molta strada: Gabriele Angella. Il rischio però è che il giovane azzurro possa bruciare un pò troppo in fretta le tappe e quindi incorrere in errori di gioventù; che poi è quello che è successo ieri a Treviso soprattutto in occasione del raddoppio avversario. E Jorge Vargas? Perchè il cileno che, Ancona a parte, ha sempre ben figurato ed è sembrato in crescendo ad un tratto è finito in panchina? L’ultima volta che lo abbiamo visto all’opera risale al successo esterno di Frosinone. Al Matusa Jorge entrò in campo al posto di Tosto che fu costretto ad uscire per infortunio, e sinceramente Vargas fu fondamentale nel successo empolese perchè garantì maggior compattezza nel reparto arretrato, cosa che Angella nella prima mezzora non era riuscito a fare (poi Angella fu dirottato da Baldini a fare l’esterno destro).

 

Considerazioni, solo considerazioni, adesso però dobbiamo rimboccarci le maniche, tutti, tifosi compresi, e farci un bel bagno di umiltà, perchè solo con l’umiltà, soprattutto in serie B, è possibile far bene. L’obiettivo dichiarato, sbandierato, e rincorso, quello della serie A, è ancora possibile ma servono altre prestazioni e molto coraggio anche nelle scelte. I campionati non si vincono solo con i nomi e i palmàres ma anche con ben altre caratteristiche. L’impressione è che la caratteristica che ha sempre contraddistinto le nostre squadre, l’umiltà, sia scomparsa. Urge ritrovarla… prima che sia troppo tardi.

 

G. G.

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