Primavera TIM Cup
OTTAVI DI FINALE – Gara di andata
Fiorentina – EMPOLI 3 – 0
TABELLINO
EMPOLI
Addario, Videtta, Mazzanti, Bianchi, Menegaz, Alderotti, Osagiede, Crafa, Castellani,Brugman, Pucciarelli
A disposizione: Ricci, Kanon, Arzeo, Sheliladze, Camano, Masini, Campus.
Allenatore: Ettore Donati
Sostituzioni:
46′ esce Osagiede – entra Shekiladze
71′ esce Bianchi – entra Camano
92′ esce Pucciarelli – entra Kanon
Ammonizioni: 54′ Videtta
Espulsi: 88′ Menegaz
FIORENTINA
Seculin, Piccini, Bittante, Panatti, Fatticioni, Masi, Acosty, Taddei, Iemmello, Carraro, Matos
A disposizione: Scuffia, Bagnai, Biondi, Rosaia, Baccarin, Grifoni, Seferovic
Allenatore: Renato Buso
Sostituzioni:
Al 61′ esce Matos – entra Seferovic
Al 68′ esce Acosty – entraRosaia
Al 75′ esce Panatti – entra Bagnai
Ammonizioni: 72′ Taddei – 75′ Seferovic
Arbitro: Sig. Colasanti (Siena)
Assistenti: Sig. Raffaelli (Lucca) – Sig. Pedrini (Prato)
I GOL
7′ Acosty – 44′ Carraro – 87′ Rosaia
LA GARA
Un brutto Empoli prende tre sonore sberle da una Fiorentina che è stata tanto spietata sotto porta quanto gli azzurri sono stati imprecisi, incerti, a volte troppo disattenti. La differenza la fanno un primo tempo giocato decisamente sotto tono dai ragazzi di Donati e gli avanti viola che negli unici due-tiri-due fatti nello specchio della porta hanno centrato il bersaglio e dato una svolta decisiva alla gara. L’Empoli è sceso in campo quasi timoroso, impacciato ma non è che la viola abbia fatto sfraceli. La Fiorentina si schiera con un 4-2-3-1 con Taddei e Fatticioni in mediana dietro a Acosty a destra, Matos a sinistra e Carraro nel centro con Iemmello in avanti a dar fastidio alla retroguardia azzurra. Donati risponde con solito 4-3-3 con Castellani (centrale), Osagiede e Pucciarelli davanti, Bianchi subito dietro, Brugman nel vertice basso e Crafa a fare il “pendolino”. I ragazzi azzurri sembrano timorosi, non riescono ad esprimersi al meglio, complice in negativo forse anche un campo buono in superficie ma col terreno molle ed appicoso, pesante, troppo diverso dal sintetico di Monteboro dove gli azzurri giocano le partite casalinghe. Comunque non succede niente fino all’ 8′ quando Acosty prende un pallone sulla fascia destra e se ne va indisturbato, vanamente in seguito da Mazzanti, al limite dell’area azzurra da dove, indisturbato, esplode un sinistro che trafigge Addario. La Fiorentiona si rifa viva al 10′ con un traversone di Acosty che attraversa tutta l’area piccola davanti ad Addario senza che Carraro riesca a trovare la palla. Intorno al 20′ Donato prova ad invertire Pucciarelli e Osagiede ma cambia ben poco perché i due esterni non mordono, ben controllato dalla difesa viola e Castellani non è al meglio della condizione e non riesce a rendere pericolosi quei pochi palloni giocabili che gli capitano. Si registra una punizione di Brugman al 33′ ma suò suo pallone, spedito nell’area avversaria, non arrivano né Castellani né Osagiede. E’ al 40′ che l’Empoli ha una buona occasione in contropiede ma il passaggio smarcante di Castellani a Pucciarelli è impreciso e l’azione sfuma. Si arriva al 44′ e c’è un fallo laterale a favore dell’Empoli. Sulla battuta Pucciarelli sbaglia l’appoggio di testa e serve involontariamente Carraro. La punta viola da una quarantina di metri tira in porta senza neppure troppa convinzione. La palla non è fortissima ma rimbalsa in terra poco prima della presa di Addario e va a spengersi nella porta azzurra. Nella ripresa la nota migliore della serata: dopo mesi di assenza per infortunio si rivede Shekiladze che prende il posto di Osagiede. Ed è proprio il georgiano che al 6′ manda un tiro-cross nell’area viola che diventa pericolosissimo ed andrebbe ad infilarsi sotto la traversa se Seculin non ci mettesse la mano e deviasse in angolo. L’Empo si sveglia e comincia a macinare il suo gioco: Brugman viene spostato più avanti e la sua spinta si fa sentire, la squadra finalmente fa vedere quella personalità dimenticata nella prima parte della gara. Azioni veramente pericolose non ce ne sono ma la pressione c’è, anche se ciò consente alla Fiorentina pericolose ripartenze. Comne al 65′ quando Taddei sulla corsia di sinistra salta due difensori azzurri ed entra in area: il diagonale rasoterra finisce fuori. Al 61′ nella Fiorentina esce acostu ed entra Seferovi che va a piazzarsi punta centrale con Carraro che va a fare l’esterno destro del tridente con Iemmello che retrocede. Niente da segnalare però fino all’84 quando l’Empoli va veramente vicino al gol. Punizione quattro-cinque metri fuori dall’area viola che va a battere Brugman. La palla vola verso il “sette” ma vola anche Seculin che fa il miracolo e respinge in angolo. Come da letteratura calcistica dal possibile 2-1 si va al 3-0. Anche qui una disattenzione della difesa. Da una punizione battuta a destra quasi dalla bandierina del calcio d’angolo la palla arriva sui piedi di Rosaia in mischia che non si fa pregare e con un diagonale infila ‘incolpevole Addario. I gol potrebbero diventare quattro all’88’ quando Carraro, su errato rinvio di Alderotti, se ne va indisturbato solo solo verso la porta azzurra. Menegaz lo stende e viene espulso. La punizione non produce effetti e la gara in pratica finisce qui.
L’Empoli esce da questa partita con le ambizioni di passaggio ai quarti fortemente ridimensionate anche se nel calcio niente è impossibile. Ci colpisce l’aver visto una difesa tra le migliori del girone compiere errori come quelli che abbiamo visto oggi (e non solo sui tre gol) e ci sorprende l’assenza di carattere che abbiamo visto nel primo tempo, da parte di una squadra che abbiamo sempre visto grintosa, determinata, decisa. Una giornata storta ci può stare per questo ci aspettiamo dai ragazzi di Donati una pronta risposta, già da sabato prossimo nella difficilissima gara a Cesena e poi nella gara di ritorno a Monteboro l’8 dicembre con i cugini.
IL GIOCATORE PIANETA EMPOLI
MENEGAZ
Anche se ha subito l’espulsione (ma cosa poteva fare con Carraro in volo verso il quarto gol..???) ha giocato forse la sua miglior partita della stagione. Preciso, attento, grinta quando era necessario e tecnica. Da buon brasiliano dimostra di avere i piedi buoni, non solo nel portare palla in mezzo al campo o nella fase difensiva (Iemmello, goleador viola, non ha praticamente “toccato palla” come si dice) ma anche con i suo lanci precisi verso le punte (l’importante è non abusarne…).
A cura di Fabrizio Fioravanti