di Fabrizio Fioravanti

 

Fabrizio FioravantiMario Cecchi, limitese doc, è da sei stagioni l’allenatore dei Giovanissimi nazionali: iniziò ad allenare i ragazzi nati nel 1991 ed adesso si trova ad allenare quelli nati nel 1996.  Allenare una categoria come quella dei giovanissimi, nella quale i ragazzi sono in una fase di crescita psico-fisica alquanto complicata, è per Cecchi una passione. Ama il suo lavoro, si sente e si vede da come ne parla. Disponibile e “carico” per il prossimo inizio del Campionato, ci accoglie allo stadio “Ripalta” di Vinci dove allena i suoi ragazzi. Peccato che le gare ufficiali dei Giovanissimi nazionali (o professionisti come li chiama la FIGC) si giochino sempre la domenica pomeriggio alle 15.00. Questo toglie ai ragazzi un po’ di quel pubblico che meriterebbero e soprattutto toglie agli sportivi la possibilità di vedere all’opera dei veri e propri campioncini in erba. Magari cercando di indovinare chi, tra loro, farà un giorno il “grande salto” in prima squadra.

Cecchi è arrivato ad Empoli dopo una lunga carriera di calciatore che lo aveva portato in molti campi d’Italia, dall’interregionale alla serie C, col Pontedera (con cui ha vinto un campionato da C2 a C1 e dove ha giocato con il mister della prima squadra Aglietti – “Di cui sono grande amico” ci dice) e poi Savoia, Rimini e Castelnuovo Garfagnana. L’ultima stagione da calciatore Cecchi l’ha fatta a Sesto Fiorentino ed è lì che Marcello Carli (l’attuale direttore sportivo dell’Empoli FC, prima Responsabile del Settore Giovanile azzurro) lo ho “scovato” e convinto ad appendere le scarpe al fatidico chiodo ed a intraprendere la carriera di allenatore. Cecchi ci ha pensato un po’ su e poi ha deciso: mister. Scelta azzeccatissima.

 

Sta per iniziare la prossima stagione sportiva: con quali obiettivi e speranze ti avvii ad affrontarla?

Innanzi tutto siamo in un girone difficile, quest’anno ci hanno messo nel girone sud, dove ci sono squadre importanti. Ne cito qualcuna: Fiorentina, Siena, Lazio, Roma, Ascoli. L’obiettivo nostro  e della Sociatà è sempre il solito: cercare di fare dei buoni risultati ma soprattutto cercare di far crescere questi ragazzi per renderli idonei alle squadre superiori, la Primavera tra tutte, e da lì verso la prima squadra. Questo d’altra parte è sempre stato l’obiettivo del settore giovanile dell’Empoli FC che i ha dato, ci sta dando e ci darà anche in futuro degli ottimi risultati sia dal punto di vista sportivo ma soprattutto per la crescita tecnica e professionale di questi ragazzi.

 

Vero! Obiettivo dell’Empoli è sempre stato quello di crescere i giovani sì da un punto di vista tecnico ma anche umano. Quali problemi si incontrano oggi, in un contesto in cui si parla spesso di disagio giovanile e problemi legati ai giovanissimi, allenare ragazzi di quella fascia di età ?

(la squadra è formata da nati nel ’96, n.d.r.)

E’ un’età particolare. L’età dei giovanissimi è quella in cui un ragazzo ha un cambiamento psico- fisico importante,….cosa che avviene anche nel corso del campionato. Sono certo anni difficili…in cui l’esempio negativo di qualche campione alla TV non ci aiuta nel nostro compito educativo…noi cerchiamo però di fare del nostro meglio, di far crescere questi ragazzi soprattutto a livello umano e sociale, insegnando loro anche il rispetto per il mestiere che poi andranno a fare. Questo è il nostro grande obiettivo perché per diventare grandi giocatori….e questa non è una frase fatta ma è la realtà….occorre avere anche la “testa”…è questa che fa la differenza. E questo noi cerchiamo di far capire ai ragazzi fin dai primi giorni di allenamento.Mister Cecchi

 

Da ormai tre anni con le nostre squadre di “giovanissimi” arriviamo alle fasi finali…due anni fa perdemmo addirittura la finalissima contro l’Inter….Quest’anno sismo in grado di ripeterci?

Come dico sempre ai ragazzi….noi dobbiamo sempre porci l’obiettivo più importante: vincere il titolo italiano. E’ chiaro però che ciò dipende da vari fattori…la crescita dei ragazzi…la fortuna..episodi più o meno favorevoli. Tuttavia…e sia chiaro che parlo solo di obiettivo “sportivo”.. il nostro obiettivo massimo resta sempre la conquista del titolo italiano che è sempre un obiettivo importante a livello giovanile! Non possiamo dimenticare tuttavia la necessità du favorire una crescita tecnica di questi ragazzi per prepararli al campionato prossimo in cui faranno gli allievi e poi a quello successivo della Primavera.

 

Quali sono le squadre favorite per la vittoria nel girone?

Quest’anni siamo nel girone umbro-marchigiano-laziale e quindi metto al primo posto la Roma che negli ultimi anni ha sempre dimostrato di avere grani squadra a livello giovanile, dubito dopo la Fiorentina che ogni anno arriva alle fasi finali e poi direi una serie di outsider tra cui la Lazio, il Siena (che ultimamente sta lavorando molto bene sul settore giovanile) e poi Ascoli, Ternana…E’ comunque un girone difficile dove troveremo campo in cui sarà molto difficile porare via punti per cui dovremo essere pronti mentalmente e tecnicamente.

 

Non ti chiederò di farmi nomi… secondo te ci sono nella squadra alcuni ragazzi in cui intravedi possibilità tecniche e mentali per fare una carriera di giocatore?

Credo che tutti i ragazzi che giocano in questa squadra ne hanno la possibilità anche perché sono il risultato di una selezione….sono partiti dai pulcini fino agli esordienti. Tutti quindi hanno le sesse possibilità e tutti hanno le carte in regole per potare fare la professione del calciatore. Poi di questi ne arriveranno pochissimi.,..qualcuno farà la Prima Divisione, qualcuno l’Interregionale. Qualcuno la B..speriamo di poter formare più giocatori possibili per la Società perché poi questo resta l’obiettivo principale.

 

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