Per le ultime due giornate spazio a Ciro Ferrara
Per il dopo Ranieri tocca a Luciano Spalletti ?
TORINO, 18 maggio 2009 – Claudio Ranieri non è più l’allenatore della Juventus. Al suo posto Ciro Ferrara nelle ultime due partite della stagione, poi si vedrà. Il tecnico romano è stato esonerato dopo 8 partite senza una vittoria, la decisione era nell’aria da stamattina ma è stata ufficializzata soltanto nel tardo pomeriggio. Decisivo il vertice di oggi nella sede juventina di corso Galileo Ferraris 32: Blanc, Secco, Cobolli Gigli hanno scelto Ferrara per dare una scossa alla squadra ora che il rischio del quarto posto è concreto.
Parla Blanc — “Abbiamo deciso di affidare la guida della Juventus a Ciro Ferrara dopo gli ultimi risultati, in particolare dopo il pareggio contro l’Atalanta. Una scelta ponderata, condivisa da società, cda e proprietà. In queste ultime due giornate ci giochiamo questa e un pezzo della prossima stagione, siamo consapevoli che non sarà facile per Ciro ma la sua missione è conquistare la qualificazione diretta in Champions. Ringrazio Ferrara per aver dato la sua immediata disponibilità per subentrare a Ranieri, a fine stagione valuteremo tutto quello che è stato fatto e prenderemo le nostre decisioni. Il nostro futuro sono le prossime due partite, pensiamo solo a quello. Conosciamo le qualità tecniche e di leadership di Ciro, il suo lavoro non sarà giudicato da queste due partite”.
Decisione condivisa — “Vogliamo dare una scossa alla squadra e mettere i giocatori davanti alle loro responsabilità. Contro l’Atalanta per noi era un match ball in chiave secondo posto. Non siamo riusciti ad approfittarne, mancano ancora due partite e vogliamo 6 punti. Cambiare prima? Ieri sera abbiamo preso in considerazione la classifica e abbiamo pensato di dover fare qualcosa. Rispetto alla sfida contro il Lecce è cambiata la classifica, ora non possiamo più permetterci passi falsi. Ciro può dare una spinta nuova, da domani tocca ai giocatori in allenamento. Abbiamo maturato la decisione di esonerare Ranieri ieri sera, dopo aver informato la proprietà della nostra scelta abbiamo ufficializzato l’arrivo di Ferrara. Sappiamo che mandare via un allenatore non rientra nello stile Juve, l’ultimo esonero a stagione in corso risale al 1969. Ma da 3 anni siamo in una situazione diversa dal passato. Non è nemmeno stile Juve giocare i preliminari di Champions e finire le stagioni in questo modo”. “Porteremo a conclusione le operazioni concordate con Ranieri e suo staff al più presto, a partire da Diego. Cannavaro è importante per noi, nonostante la contestazione dei tifosi sono più gli aspetti positivi che quelli negativi. Porteremo le carte firmate nelle prossime ore in Federazione. Chiuderemo oggi per Cannavaro”.
Parla Ferrara — “Ho accettato subito, senza dubbi e senza richieste. Sono orgoglioso per queste due partite sulla panchina della Juve. In due settimane di tempo si deve lavorare sulle motivazioni e sull’orgoglio. Basta poco per superare momenti delicati. I giocatori devono ritrovare stimoli giusti per le ultime due partite. Sono a completa disposizione delle società, sono anche un po’ emozionato. Sarà difficile dare un’impronta tecnico – tattica in 2 settimane. Punterò sulla voglia di vincere. Voglio essere giudicato per quello che faccio e non per il mio passato qui. Mi sentivo in dovere di dare il mio contributo, non ho paura di mettere la faccia in questo momento strano. Io non mi tiro indietro”.
Nazionale — “Dal 2 giugno sarò a completa disposizione della Nazionale. Ho già parlato con Lippi, non so cosa sarà del mio futuro ma mantengo gli impegni presi. Ho detto a Blanc di sentirsi tranquillo per la scelta del prossimo allenatore: non mi aspetto nulla”.
Cambiamenti — “Una Juve diversa da quella vista negli ultimi due mesi? È la mia intenzione e la mia speranza, voglio intervenire ma non stravolgere. La squadra ha il suo modo di giocare. Non credo che parlerò molto domani al mio primo allenamento. Sceglierò i toni e parole giuste, poi subito in campo a lavorare con intensità e serenità. Traghettatore? Il traghetto è troppo lento, noi dobbiamo fare presto. Cosa chiedo ai giocatori? Sette punti nelle prossime due gare, se ne arrivano 6 va bene lo stesso”.