Succede nel concitato finale di Padova-Empoli…
di Gabriele Guastella
Si mormora che se il popolo sportivo italiano si sia allontanato dagli stadi è perchè ci sono i soliti ultras violenti… quelli che vanno con bastoni e con quant’altro. E allora prima si tolgono gli striscioni, le bandiere, i fumogeni, i tamburi, si toglie insomma il colore e il calore del clima di festa, note che hanno accompagnato e hanno reso unico il calcio in Italia negli anni ’80 e ’90. Arrivano i tornelli e le barriere, i biglietti nominali e le tessere del tifoso.
E’ vero, se vogliamo bene al calcio, se vogliamo salvare questo sport, il tifoso violento deve essere allontanato dagli stadi… ma se un Presidente di una squadra di calcio a fine partita “ruba” il microfono allo speaker per urlare la sua rabbia ed offendere un calciatore avversario… allora scusate anche questa non è “violenza”?
Nessuno provi a negare… il sottoscritto, colui che ha scritto questo pezzo e che si assume la responsabilità di ciò che ha scritto, in Tribuna Stampa all’Euganeo era presente… e ha sentito e visto tutto; tanto da restare allibito di fronte alla scena e chiedere più volte ai colleghi giornalisti veneti: “ma è il Presidente, il Presidente del Padova??!!”.
Ora partiamo da un concetto, chiunque fosse stato l’autore del gesto sarebbe da condannare… ma figuriamoci un Presidente che per primo, o fra i primi, dovrebbe dare il buon esempio.
Ma andiamo con ordine. Prima del fischio d’inizio lo stesso presidente, il Cavalier Cestaro prova ad irrompere nello studiolo dello speaker… il suo è un semplice “Forza Padova!”. E qui passi, ma i giornalisti locali, che mi vedono “sorpreso”, mi tranquillizzano e mi avvertono che è normale, anzi che non è niente in confronto a tante altre situazioni.
Il primo tempo finisce 1-0 per il Padova. Nella ripresa Lazzari, l’ex di turno, pareggia e Coralli (beccato per tutta la partita da tutto il pubblico dell’Euganeo, ndr) si “vendica” con un gol da stropicciarsi gli occhi. Un colpo di tacco a beffare Agliardi in uscita… e corre a festeggiare sotto la Tribuna Coperta, perchè i tifosi azzurri sono stati fatti sistemare in uno spicchio di quel settore, e perchè è presente la dolce metà del “cobra”, gol che dedica a lei. Qualcuno dice di aver visto dei gestacci di Coralli alla tribuna, che nel frattempo, francamente, sembra più intento a far festa con i propri tifosi che altro.
Dalla tribuna iniziano a piovere offese piuttosto pesanti all’indirizzo del bomber di casa nostra, e fin qui… fa parte del gioco. Il colmo si raggiunge nel finale. Il Padova pareggia, alcuni tifosi veneti si rivolgono ai dirigenti e calciatori azzurri presenti in tribuna, proprio un gradino sotto a me, in modo proprio non garbato… ok, l’emozione del momento, i gesti dell’ombrello, e i classici sfottò. Si arriva all’epilogo che non ti aspetti. Arriva il triplice fischio finale, e lo speaker si impossessa del microfono per leggere i risultati. Coralli e compagni nel frattempo si incamminano verso il settore dei tifosi azzurri per contraccambiare saluti e applausi nonostante la vittoria sfumata negli ultimi spiccioli di gara.
Ad un tratto la voce dello speaker è interrotta… “Coralli sei un uomo di…“, è la frase che odono i miei orecchi… nel frattempo qualcuno fa in tempo a strappare via il microfono restituendolo allo speaker che può svolgere così il suo lavoro…evitando che l’offesa vera e propria possa essere ascoltata da tutto lo stadio (ma chi era lì nella tribuna centrale ha sentito tutta la frase completa, ndr) resto stupito, quasi bloccato davanti alla scena, io, Tommaso e Alessio, presenti all’Euganeo, restiamo “gelati”… occhi che si incrociano tra l’incredulo (nostro) e il “cirisiamo” (dei colleghi di Padova).
Ecco allora che partono spontanee le mie domande di stupore di cui sopra… appunto, “ma è il Presidente??!!”. Ebbene sì… un cattivo esempio davvero.
Nella foto il presidente Cestaro che, nel dopogara di Padova-Empoli, prova a spiegare ai giornalisti il perchè di questo gesto… “Coralli è stato uno sciocchino – dirà – aggiungendo, mi sono sentito offeso insieme ai miei tifosi dall’attaccante dell’Empoli…”