Il fatto di essere definiti campioni lo si è non soltanto per le prodezze che sul manto erboso un calciatore fa, ma anche per tutto quello che lo accompagna nel suo quotidiano (riferimenti sempre calcistici) essendo sempre sulla bocca di tutti.
Eder la definizione di campione la sta piano piano sempre più acquisendo. Dopo una mirabolante stagione in maglia azzurra, la sua estate di mercato è stata ed è tutt’ora ricca di colpi di scena, conferme e smentite, come si addice appunto ad uno che fa notizia.
Non vi annoiamo nuovamente con la cronistoria che ormai crediamo abbiate tutti imparato a memoria, ma dobbiamo andare agli ultimi eventi, quelli che avevano portato al ballottaggio finale, per le prestazioni del brasiliano, due club, Brescia e Lazio.
Tra le due la più concreta a muoversi verso il giocatore è stata indiscutibilmente la formazione lombarda, con tanto di offerta stipulata e pubblicizzata anche alla stampa, nitida e concreta. Dall’altra parte invece, oltre ad un incontro con i procuratori di Eder non si è andati.
Ma Eder tifa Lazio, inutile nasconderlo, la possibilità di approdare in una squadra blasonata, trasferirsi a Roma e sicuramente la prospettiva di un ingaggio personale più alto, ha spinto l’ex Frosinone a vedere gli aquilotti come la mèta da inseguire. Lazio che però, basta leggere quotidiani e siti specializzati, sembra aver preso altre strade e lasciato quella di Eder, ponendo cosi il Brescia come unico reale acquirente del brasiliano.
Eder da quell’orecchio però pare non volerci sentire, lo stesso giocatore, giustamente, fa il diplomatico e non si sbilancia, ma possiamo immaginare (e forse anche capire) che dopo un’estate chiaccherata tra Milan, Schalke e Lazio, quella di Brescia possa essere vista come una non promozione per la sua carriera.
L’Empoli ieri, stanco e tattico, ha comunicato di voler togliere dal mercato lo stesso Eder, magari cosi, messo all’angolo a dover scegliere tra Empoli e Brescia dove a quel punto la forbice dell’ingaggio diventerebbe davvero ampia, tornerebbe sui suoi passi e indosserebbe mestamente la casacca delle rondinelle, ma, nella vita c’è sempre un ma, le cose potrebbero anche avere un’evoluzione diversa e tingersi di viola.
La Fiorentina ha ricevuto ieri la notizia del lungo stop di Jovetic, dovrà dunque tornare sul mercato per dare al proprio tecnico una valida alternativa alla sua rosa ed il nome di Eder, già timidamente accostato ai cugini qualche tempo fa, potrebbe riprendere quota. Sono diversi i nomi che sui vari organi di informazione dedicati alla Fiorentina stanno spuntando (si parla anche di un interessamento per Giovinco) e quello di Eder è prepotentemente fra loro; qualcuno ha già anche ipotizzato una fattibile comproprietà sulle cifre che circolavano per il Brescia.
Da non sottovalutare però un ritorno della pista estera. Le squadre accostate ad Eder ad inizio mercato, su tutte Schalke e le due russe, sembrano aver perso ogni interesse avendo già fatto un’attenta programmazione, ma ci sono un paio di club tedeschi che potrebbero sparare il colpo in canna prima dell’inizio della Bundesliga.
La dinamica non è facile, è difficile e doloroso, da tifosi azzurri anche dover fare il tifo per l’ipotesi che Eder possa restare con noi. Non sarebbe giusto per lui ed ovviamente la domanda: “con che spirito resterebbe?” nasce spontanea, anche se è chiaro, qualora mai si dovesse andare verso questa ipotesi che piangere non piangeremo. Qualcosa di qui al 31 agosto succederà, vedremo più che altro tra Eder e società dove sarà posizionato il punto d’incontro.
A.C.