Con la scusa di un saluto abbiamo raggiunto l’ex tecnico azzurro Salvatore Campilongo, con il quale ci siamo intrattenuti sia sul suo futuro sia su quello della squadra azzurra.

 

Mister dopo alcune voci che l’avevano vista vicino ad alcune panchine, il mercato sembra essersi fermato:

Con il Sassuolo e con il Grosseto ci sono stati dei contatti, e la mia disponibilità verso questi due club era assodata. Poi le due società hanno fatto valutazioni diverse virando su altri allenatori. Sono comunque tranquillo e sereno, in B ci sono alcune panchine vacanti e poi si sa, il nostro lavoro a volte puo’ iniziare anche a stagione in corso. Non auguro l’esonero a nessuno, ci mancherebbe, pero’ il fatto di non iniziare una stagione ad agosto non lo vedo un dramma.”

 

Il suo futuro lo vede comunque in serie B?

Credo di essermi ampiamente meritato la categoria, per scendere dovrei trovare un club che mi garantisse la promozione in un anno e credetemi se vi dico che nessuno puo’ dare queste garanzie. Dopo l’annata ad Empoli ho voglia come minimo di una squadra che possa fare un discreto campionato di B. A fine stagione potevo già essermi accasato al Portogruaro, ma il progetto appunto non mi convinceva.”

 

Che serie B sarà quella di quest’anno?

La B è una categoria difficile. Anche nella scorsa stagione diverse squadre sono state in bilico fino alla fine, sia per i piani alti sia per i bassi. La differenza in questa categoria la fa la fame, solo avendo fame si puo’ fare bene. Il Cesena che è andato diretto in serie A ne è la prova, una squadra senza particolari individualità, ma un gruppo ed un tecnico affamato che sabato dopo sabato non hanno mai abbassato la guardia. La Reggina ed il Torino sono la controprova.”

 

A due mesi dalla fine del campionato, a freddo, come rilegge la stagione appena terminata con l’Empoli?

Non ho cambiato impressioni in questo periodo. E’ stata una stagione dove abbiamo fatto tutto sommato un buon campionato. Resta il rammarico per le tante, troppe, sconfitte in trasferta, alla fine ci sono mancati quei punti che ci avrebbero portato a disputare i playoff. Come resto sicuro del fatto che se noi il Brescia lo incontriamo dopo Vicenza ed Albinoleffe avremmo vissuto un’altro finale di stagione, ma ormai è andata cosi. Resta una bella esperienza e le mie soddisfazioni me le sono tolte.”

 

E l’Empoli del prossimo anno come lo vede?

Intanto faccio i miei auguri ad Aglietti. E’ presto ancora per dire che Empoli sarà, il mercato deve ancora dirci le cose più importanti. Sarà sicuramente una squadra giovane, che se però amalgamata bene, con qualche innesto di esperienza potrà dire la sua. A volte la spregiudicatezza paga più dell’oculatezza.”

 

A.C.

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