(Fonte: GONEWS.IT)
Dopo Corsi e Baldini parla il direttore Pino Vitale
“Giusta la contestazione. Adesso però ricompattiamoci”
“Possiamo salvare la stagione”
Il giorno dopo la sconfitta di Pisa, il giorno dopo la contestazione dei tifosi, ma anche il giorno dopo le dure parole di Silvio Baldini e del presidente Fabrizio Corsi, che hanno strigliato la squadra, anche il direttore generale Pino Vitale esce allo scoperto dopo un lungo silenzio mediatico.
Prima dell’allenamento di oggi pomeriggio, mercoledì 18 marzo, in vista della gara col Sassuolo, il dg si è confrontato con la squadra nello spogliatoio.
Quindi ha spiegato la sua fotografia del momento azzurro: “Capisco i tifosi, capisco la loro contestazione. La squadra ha sbagliato a non essere andata sotto la curva a prendere le critiche, bisognava affrontare i fischi, soprattutto dopo una gara andata male bisogna metterci la faccia.
Io ho parlato con la squadra, lo faccio spesso, anche con i singoli i giocatori, quando c’è da essere duri lo sono e lo sono stato. Io dico adesso che sono dalla parte dei miei ragazzi. Le cose stanno andando male, ma sono convinto che possiamo inserirci ancor nei primi sei.
Se no ci riusciremo vorrà dire che abbiamo fallito un campionato come è successo da tante altre parti, ma fino a quando siamo lì, con i play-off ancora possibili dobbiamo fare gruppo. Non dobbiamo mollare a 11 gare dalla fine.
E’ chiaro che 5 gare perse, 3 vinte, due pareggiate nel girone di ritorno stanno a significare che c’è qualcosa che non va bene. Ma io dico di non andare contro la squadra, bisogna avere fiducia, non è il momento di piangerci addosso. C’è il tempo per recuperare”.
Il presidente Corsi il quale ha detto che “i giocatori si dovrebbero vergognare” e il tecnico Silvio Baldini che ha parlato “di mancanza di gruppo e di calciatori ‘cianine’, chiacchieroni”, sono stati duri con la squadra:
“Dopo la partita c’è sempre amarezza – spiega Vitale – ma le cose vanno analizzate con serenità”.
Il direttore generale ribadisce che la contestazione è giusta: “Le 200 persone a contestare hanno fatto bene ad esternare, peraltro civilmente, il loro disappunto. L’errore è stato quello di partire con troppe aspettative e ora che le stiamo deludendo il dolore è più grande”.
“Adesso bisogna pensare gara dopo gara. Vivere giorno per giorno. Non so cosa farà il presidente Corsi nel 2009, stilerà un programma e deciderà il dà farsi. Ma aspettiamo di vedere in che categoria siamo”.
“Non credo sia una mancanza solo di stimoli, sicuramente non è una questione fisica perché ci alleniamo bene. E’ una questione di testa e per questo dobbiamo cercare di aiutare i giocatori. Dico questo all’esterno, ma non pensate che nello spogliatoio non mi sia fatto sentire. Credo che da adesso in poi la contestazione non paga, bisogna venire il sabato a sostenere. Ora c’è bisogno di questo”.
Nessun provvedimento choc, anzi Vitale sorprende tutti. Invece che il bastone usa la carota: “Né blocchi dello stipendio, né ritiro anticipato. Vado controcorrente, abolisco il ritiri prepartita in casa. Voglio responsabilizzare i giocatori. I ragazzi arriveranno sabato mattina al campo”.
Questa dunque la situazione. Vitale sicuramente si è fatto sentire nel chiuso del ‘Castellani’, ma all’esterno chiede ancora uno sforzo ai tifosi. Quello di stare vicini ai giocatori, che ovviamente in campo dovranno reagire, altrimenti saranno solo parole al vento.