Riprenderà dopodomani la preparazione degli azzurri, una preparazione particolare visto che nel prossimo fine settimana il campionato sarà fermo per via delle nazionali. Di conseguenza anche D’Aversa si troverà a lavorare senza quei ragazzi che hanno ricevuto la convocazione. Settimana però importante per fare un ulteriore passo in avanti a quei ragazzi che stanno completando il loro percorso riabilitativo, pensiamo soprattutto a Zurkowski e Belardinelli. Si riprenderà con la gestione della prima sconfitta stagionale, ed anche in questo, forse, la sosta arriva al momento giusto. Infatti a Roma, ieri con la Lazio, per gli azzurri è arrivato il primo stop di questa stagione sportiva, uno stop che però non va a togliere quel sorriso che ci portiamo dietro dalla prima gara di Coppa Italia. Come abbiamo già avuto modo di dire, la prestazione è arrivata, sotto ogni punto di vista. Una sconfitta che deve essere giudicata anche al netto dell’avversario, una Lazio che sta attraversando un buon momento e che, perché questa è la realtà, ha vinto la partita grazie a due situazioni generate da grandi giocatori. E non diciamo niente di blasfemo se ci permettiamo di evidenziare che, fosse finita in pareggio, l’Empoli non avrebbe assolutamente demeritato e rubato niente. Solita solidità difensiva, si ok qualche errore c’è stato altrimenti non avremmo preso i due gol, ma nel computo generale della partita la fase difensiva è stata fatta molto bene. Si sono viste anche delle interessanti trame offensive, sviluppate con logica ed ordine. Il gol azzurro arriva più o meno alla solita maniera, con quel Pezzella che sta davvero bene a scodellare in mezzo; bravo Esposito a scegliere il tempo giusto per lo stacco ed infilare con la parte esterna della testa. Sicuramente pesa l’aver preso il pareggio nel recupero del primo tempo, un recupero che l’arbitro ha leggermente prolungato rispetto ai tempi che erano stati indicati, e lo diciamo non per generare una sterile polemica ma perché alla fin questo è. Va da se che il pari, arrivato cosi, sposta l’inerzia della gara ad inizio secondo tempo, dove si rischia immediatamente il sorpasso in virtù del rigore concesso ai padroni di casa. L’Empoli però, contro ogni pronostico della viglia, ha trovato un gran portiere e, seppur di piede, dice no a Castellanos. Smaltito quel momento, la squadra si è saputa riorganizzare molto bene, sapendo gestire bene i momenti di difficoltà e non disdegnando di ripartire. Come detto i gol laziali arrivano da giocate individuali di pregio, non c’è che sportivamente da applaudire Pedro per quel tiro che a 5’ dal novantesimo spacca la porta. Come detto, il sorriso resta, e non è certo la sconfitta maturata ieri all’Olimpico (resta quindi tabù la trasferta con la Lazio) che può far venire dubbi. Di nessuna sorta. Si è vista la solita identità, si è visto il solito carattere, si sono viste le solite cose buone, si è vista anche quella difficoltà che ancora in parte ci contraddistingue negli ultimi sedici metri. La legge dei grandi numeri era dietro l’angolo, in agguato, ma il fieno già messo in cascina lascia gli animi con uno spirito molto positivo. La prestazione fa poi tutto il resto. Si sono evidenziante anche delle cose molto interessanti a livello singoli. Detto già di Vasquez, che è una vera sorpresa in positivo, come non rimarcare la partita di Anjorin, giocatore che ha davvero buoni spunti e grande intelligenza. Deve crescere, sicuramente, ma questo non può che rappresentare un fattore positivo. Dietro bene, a partire da Ismajli che sembra giocatore di tre categorie superiori rispetto a quello visto al suo primo anno, ma anche i compagni di reparto fanno bene con un Viti che è tornato quello di due anni fa. D’Aversa si dimostra sicuramente coraggioso con le scelte iniziali, soprattutto quella di inserire Solbakken al fianco di Esposito in attacco. Scelta che forse è determinata dalle caratteristiche della difesa laziale, ma scelta che con il senno di poi non convince moltissimo, guardando in particolare al norvegese. Vero che dai suoi piedi si innesca l’azione del gol del nostro vantaggio, ma è anche vero che poi fa davvero poco. Giuste nella logica le sostituzioni, i cambi però non portano quella linfa sperata, con anche un passo indietro da parte di Ekong. Come detto, prima sconfitta ok, ma Empoli da applaudire con la consapevolezza che questo gruppo può togliersi e toglierci delle soddisfazioni.

D’Aversa cambia alcuni interpreti del suo modulo iniziale: si rivede Fazzini, che insieme ad Esposito, supporta Solbakken che sostituisce Colombo. Nella Lazio nessuna sorpresa invece, con Baroni che schiera i titolarissimi. L’Empoli comincia con coraggio ma il primo squillo della partita è della Lazio con Zaccagni, che pescato al 5′ da Lazzari stacca di testa in area tutto solo ma non inquadra la porta. Gli azzurri non rinunciano a giocare, e alla prima azione pericolosa trovano il vantaggio grazie ad Esposito, che sfrutta al meglio l’assist di Pezzella e di testa buca Provedel, non perfetto sull’uscita. La risposta della Lazio è immediata, all’11’ sul cross di Lazzari Dia gira col piattone, palla che esce di pochissimo. Col passare dei minuti la formazione toscana viene schiacciata dalla Lazio, che spinge con forza in cerca del pari. Al 22′ ci prova Castellanos con la botta da fuori area, Vasquez per non rischiare devia sopra la traversa. L’Empoli si fa rivedere in avanti al 25′, Anjorin da fuori si sistema il pallone per calciare a giro, il suo destro termina fuori di poco. Gli azzurri hanno una grande occasione al 30′. Vasquez direttamente col rilancio disegna un assist perfetto per Esposito, che davanti a Provedel temporeggia troppo permettendo il recupero del difensore. Il muro perfetto dell’Empoli cade proprio all’ultimo minuto del primo tempo, a causa dell’ennesimo assist di questa stagione di Tavares per Zaccagni, che gira benissimo il pallone di testa nell’angolino dove Vasquez non può arrivare, siglando l’1-1. Mal posizionato Grassi nell’azione. Il secondo tempo si apre con un calcio di rigore che Ayroldi concede alla Lazio per un fallo netto di Pezzella su Dia. Sul dischetto si presenta Castellanos che si fa ipnotizzare da Vasquez, bravo a respingere con i piedi la conclusione centrale e a tenere a galla l’Empoli, che da questo momento in poi si chiude a riccio nella propria metà campo cercando di concedere meno spazi possibili alla Lazio. Al 72′ i nostri si rivedono in avanti con Ismajli, ma il suo colpo di testa su calcio d’angolo termina fuori. All’83’ la Lazio trova il gol del vantaggio grazie al neo entrato Pedro, che servito da Zaccagni calcia forte sotto la traversa, bucando Vasquez. Nel recupero i bianocelesti vanno vicini anche al 3-1, ma ancora una volta è fenomenale Vasquez, che con grandi riflessi respinge un tiro da due passi a Castellanos. L’Empoli ci prova negli ultimissimi minuti di recupero ma la zampata non arriva. Arriva la prima sconfitta della stagione dopo otto gare ufficiali.

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

23 Commenti

  1. Premesso che, da tifoso, ogni sconfitta mi fa gira’ le scatole, quindi non è che, perché “prima o poi doveva accadere”, la cosa mi rimanga meno indigesta, anzi…..l’appetito vien mangiando, e sinceramente, c’avevo fatto la bocca d’arrivare alla sosta ancora da imbattuti. E poi ogni volta che perdo da Lotito mi frizza da fa’ schifo.
    Poi, ho fatto caso che, finora, nessuna c’ha cac.to di striscio, nonostante la striscia positiva, da ieri, invece, si sottolinea “..finisce l’imbattibilità dell’Empoli”…quasi la avessero a noia…..parlo di varie testate online….ma che vadano a …….ditelo voi.

  2. Loro hanno trovato due giocate belle ma casuali perchè se ritirano 20 volte la buttano fuori…purtroppo la palla è entrata…alla fine hanno esultato come se avessero vinto col Barcellona o il Real Madrid…molto scorretti nel festeggiare davanti alla nostra panchina…quello che da fastidio è trovarsi davanti al Cagliari di solo 4 punti o anche addirittura essere raggiunti dalla fiorentina, una squadra senza capo nè coda…mi prendo per buone le squadre finora incontrate che sono quasi tutte fuori dal nostro campionato di bassa classifica sperando che poi con le dirette concorrenti si possa mettere la giusta distanza che in questo momento c’è con quelle sotto di noi…

    • Ho fatto notare la stessa cosa (esultanza scorretta) commentando gli highlights su YouTube.
      I laziali, belle fixxe, hanno risposto dicendo che le loro esultanze provocatorie ci erano quanto mai meritate perchè non avevano ma visto, a detta loro, una squadra scorretta come la nostra che ha iniziato a simulare, far perdere tempo, smettere di giocare già dal minuto 15 del primo tempo.

      Che dire… squadra e tifoserie laziale fatta di gente mediocre che, eccezion fatta per un loro unico anno meraviglioso (1999), non hanno ma vinto un c@xxo in Europa e sono stati sbattuti fuori praticamente sempre nelle fasi eliminatorie entro Febbraio.

      Molto godereccio vedere Guendouzi, un altro calciatore solitamente “composto e corretto nelle esultanze” (che va a nozze col popolo laziale), con le man nei capelli dopo il nostro gol dello 0-1.

      Peccato, ci avevamo creduto e sperato a uscire indenni da Roma.
      Sarà per la prossima volta… prima o poi toccherà anche a questi BURINI di batterli a domicilio

  3. Proprio, per il mister, la partita di ieri non era adatta ai nostri due centravanti: Colombo pochi minuti, Pellegri nemmeno entrato. Sarebbe da chiedergli perché. Come mai.

  4. D’accordo che i gol sono arrivati da due ottimi giocatori, ma specialmente il secondo è nato da una disposizione tattica assurda: centrocampo davanti alla difesa praticamente assente, che ha mandato in tilt la difesa; chiaramente non si ha la riprova contraria, ma se centralmente a ridosso della difesa ci fosse stato un incontrista in più, secondo me, quel gol, bello quanto si vuole, ma non l’avremmo preso.

    • ……Pedro è forte, si sa, ma se non gli dai 300 metri di spazio in porta un ci va.
      Va bene, d’altronde si sarebbe d’alta classifica, se non si commettesse nemmeno una cappellata a partita, però mi girano perché, almeno un punto, era fattibilissimo.

  5. La Lazio è stata la prima squadra a metterci oggettivamente sotto, anche se i gol subiti sono state due giocate sopra le righe di singoli. Lazio che era anche fisicamente in palla, mentre da metà secondo tempo noi ci siamo pericolosamente allungati e disuniti, complici sostituzioni “rivedibili” e centrocampo abbandonato a sè stesso. Emblematico il fatto che nei 10 minuti scarsi dopo il loro gol non abbiamo nemmeno buttato un pallone nel mezzo tanto eravamo bolliti e inoffensivi.
    Per chi si meraviglia del costante utilizzo di Ekong e Solbakken, ricordo che D’Aversa è uno da 4-3-3 con ripartenze e esterni da sgroppate palla al piede. Mentre Nicola giocava col pivot statico e le spizzate, lui preferisce punte mobili e gioco sviluppato sugli esterni. Il problema è che quei due non sono Leao e Thuram, quindi o li supporti di squadra o se (come ieri) ti disunisci e speri che facciano la giocata finisci col perdere palle a bischero e prendere ripartenze.

    • Dai, cosa si può pretendere da Solbakken ? Le sgroppate ? È lento e spesso prevedibile, anzi ieri ha giocato spesso centrale, risultando nullo. Ekong, ieri ha corso tanto, ma è molto inesperto e impreciso, essendo ancora giovane; e poi spesso non aveva compagni accanto; l’assurdità è stata anche, che era più facile avere vicino Henderson che gli altri; un Henderson che invece di tamponare il centrocampo, è stato messo a fare il trequartista. Forse si aveva in testa di poter vincere la partita ? Un pò di presunzione c’è stata in panchina.

  6. Chi si era illuso si dovrà ricredere. E non per il buono fatto fino a qui, indiscutibile.
    Il campionato è forse il più combattuto al ribasso degli ultimi quindici anni.
    Tutte lotteranno.
    Abbiamo i problemini tipici di chi si dovrà salvare: attacco a fasi alterne, poca incisività, qualche errore di gioventù, qualche giovane che entra in campo che sembra ad una scampagnata, qualche scelta tattica da rivedere.
    C’è da sudare e non poco.
    C’è da rivedere ogni piccolo zerovirgola.
    La serie A non lascia scampo.
    Ieri il punto andava preso, non fosse altro perché a condizione atletica siamo sempre messi piuttosto bene e andava sfruttata.
    Ora il Napoli. E’ la serie A. Ogni partita una montagna.
    Non accontentiamoci di una “buona sconfitta”.
    Rimaniamo concentrati.

    • Sono d’accordo con il tuo ragioanmento ma sarei meno drastico. La sconfitta viene dopo un’altra ottima prestazione e non ci toglie il sorriso (semmai che rabbia….) così come non ce lo toglierebbe la sconfitta col Napoli. La classifica è buona, anche se le squadre si stanno assstando a livello tattico e fisico per cui presto si accorcerà. Semmai è in questi momenti che si devono cogliere i segnali di ciò che va meno. L’attacco continua a non convincermi, ieri a parte il gol peraltro del tutto casuale, per come abbiamo giocato, non abbiamo costruito un granchè, i 4 attaccanti veramente poco, qualcuno crede che con l’andare del tempo miglioreranno, io credo il contrario quando troveremo squadre più chiuse. C’è una grande condizione fisica, ma tra un mese potremmo non poterci più permettere un centrocampo con Fazzini e Anjorin ma occorrerà un Maleh o un Henderson, e allora occorrerà fare una scelta, onde evitare cali che anche lo scorso anno il Lecce ebbe … se e quando la condizione fisica dovesse calare, non si può proseguire con i terzini a fare le ale sempre in spinta e propulsione e con una squadra sbilanciata. Ma si tratta di accortezze che sono certo il Mister al momento opportuno sapà adottare. Ripeto: non ci culliamo sugli allori, prepariamoci per quando arriverà l’inverno, ma per ore è Pimavera inoltrata

      • Non lo so se ho colto il tuo appunto. Non voglio essere disfattista. Sono felicissimo del campionato. Ho soltanto paura che emergeranno valori anche in altre squadre e volevo soltanto dire che ci sarà tanto da lottare. Tutti insieme. Perché non possiamo essere perfetti come Inter o Napoli e ogni sbavatura è un rischio. E che dobbiamo rimanere sempre sul pezzo.

        • Ricordiamoci sempre che dobbiamo lottare per non retrocedere, e che a centrocampo abbiamo bisogno di schierare innanzitutto “incontristi” e poi, quando occorre, anche giocatori tecnici, ma già uno è anche troppo.

    • No, aspetta. Io non sono disfattista, anzi, “contesto” (tra virgolette appositamente, per rendere l’idea del tono amichevole) l’opinione di Andrea B4M……..io sono convinto che la squadra sia di livello più alto di anno, e non s’è perso perché non siamo quello che le prime giornate hanno espresso. Ieri s’è perso perché, come qualcun altro ha detto, c’è stata un po’ di presunzione…..che va bene eh, ci vuole, però con senno. Poi, si ritorna ad un concetto per me elementare; sono un tifoso, per me ogni sconfitta è sinonimo di giramento di paxxe, al di là di come sia arrivata, da chi e perché.

  7. Consentitemi un appunto (e mi cospargo il capo di cenere): quando Arrivò Anjorin tra lo scetticismo generale (incluso il mio) dissi che Gemmi avrebbe dovuto pubblicamente dire di averlo voluto lui assumendosene così la responsabilità. Lui lo ha fatto e lo fa apprezzare rispetto a abitudini del passato di scaricare la responsabilità … il giocatore per ora sta stupendo, chiaro che il campionato è lungo e deve ancora dimostrare tutto ma il talento, la stoffa c’è, per cui possiamo certamente dire che un bidone non lo ha preso …

  8. Scusate ma che si credeva di arrivare al 4° posto? Ho sempre detto che quello non era il ns campionato e si doveva stare con i piedi ben saldi a terra… rode la sconfitta e non poteva essere altrimenti, ma la disamina di Alessio è più che giusta…. non eravamo fenomeni prima, non siamo brocchi adesso. Comunque grande merito a Vasquez e Anjorin, bravi, molto bravi…. di contro Solbakken che convince poco. Comunque finora grande stagione.

  9. I laziali hanno protestato perché i nostri sul pareggio perdevano tempo? Il nostro portiere forse fa un po’ troppo così, ma i laziali sono stati anche tosti picchiatori: basta vedere soprattutto nel primo tempo quel loro giocartore coi capelloni che veramente era molto falloso (quindi str….o).

  10. Ora vedremo Maleh e Zurko che cosa combinano. Ci aspettiamo un bel contributo da entrambi. Colomdo è stato un po’ sotto le sue possibilità…ritornerà quall che si è visto nelle prime partite. Ci sarà da combattere, ma sono ottimista.,

  11. Riguardatevi il rigore prima di affermare fallo netto di Pezzella. Anche alla Domenica Sportiva hanno detto che non era rigore.

  12. Ho.letto gente scrivere che siamo stati “presuntuosi”..Ragazzi la serie a vi ha dato alla testa.Certi.frequentatori dovrebbero prima farsi una decina d’anni di Licata,Gualdo ,Caltanissetta,prima di commentare le partite dell’Empoli in A.Abbiamo giocato in un contesto e contro una squadra ,di blasone superiore al nostro,che ci trattavano con la paura e col rispetto che si attribuisce alle grandi e non per tributarci un onore,ma perchè semplicemente ci temevano,sportivamente.Cosa c’è stato ieri di presuntuoso se il.mister nel.secondo tempo non ha fatto catenaccio,ma ha chiesto alla squadra di continuare a giocare?Abbiamo preso il gol del loro vantaggio finale,da uno che ha un bel firo,anche se secondo me,qualcosina di più Vasquez avrebbe potuto fare,dato il fatto che il pallone andava sul suo palo e lui è un 1,95,ma a parte questo , c’è da essere contenti ed orgogliosi di quest’Empoli operaio che se la gioca sempre e comunque con tutti…

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