Abbiamo avuto notizia in questi giorni della chiusura della redazione de Il Tirreno di Empoli, Stessa sorte è toccata a quella di Prato:  saranno riunite in un’unica redazione rimasta nella Toscana Centrale, ossia Pistoia. Non una bella notizia. Ci è stato detto che la cronaca non sparirà e che si continuerà a scrivere di Empoli e per Empoli, ma ciò sarà fatto (pensiamo) attraverso il televoro o dalla sede pistoiese. Indipendentemente dalle tecnologie che certo aiutano queste “delocalizzazioni” dell’informazione, dispiace che Empoli non abbia più la sua sede del quotidiano livornese. Se non altro perchè a rischio di limitazione della presenza in città di giornalisti che per la comunità erano anche volti ed amici. Quando una voce dell’informazione si spegne (come è stato per Antenna 5) o se ne attenua la presenza sul territorio è tutta la comunità che perde una voce o che rischia di vederne limitata l’intensità e la forza. Sappiamo, e questo ci fa piacere, che in questo caso non ci saranno perdite di posti di lavoro ma è comunque un fatto che Empoli, che aspira ad avere un ruolo sempre più importante nella Città Metropolitana, da qualche anno deve fare i conti anche con questa “fuga” dell’informazione, iniziata nel 2004 con Radiofatamorgana ed ancora prima con Telecentro Toscana. Per questo abbiamo salutato con soddisfazione l’arrivo delle due nuove emittenti TV (Antenna50 e CLIVO) che da un po’ di tempo accendono i riflettori sulla nostra realtà economica, produttiva, sociale, culturale, sportiva.

A noi piace un mondo dove l’informazione si moltiplichi e non sparisca, dove si possano ascoltare anche voci del dissenso, dove si evitino l’omologazione acritica ed il servilismo al potente di turno, dove chi, che per lavoro o per passione, ha scelto di raccontare fatti e storie, possa farlo sentendosi libero, mai minacciato, mai ricattato. Come ha fatto Il Tirreno in questi anni ad Empoli, con la professionalità e la passione dei suoi giornalisti e dei suoi collaboratori.

E’ a questi ultimi, da Davide Biuzzi, ad Alessandro Marmugi, Marco Sabia (che più conosciamo) agli altri della Redazione empolese, che rivolgiamo un sincero ringraziamento per quanto hanno fatto fin qui ed un altrettanto sincero augurio di poter continuare a farlo con l’intelligenza e la capacità di sempre.

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10 Commenti

  1. Roba da pazzi.. antenna 5.. il tirreno.. chiude.. ma le nostre istituzioni non hanno mosso un dito.. per salvare di quanto di buono c era… evidentemente pensano a altro…

    • Le istituzioni non hanno mosso un dito per situazioni ben più importanti di una rete locale con meno di dieci dipendenti e la redazione di un quotidiano. Minimo minimo sono stati coerenti. Ci saranno rimasti male i diretti interessati: anni e anni passati a fare la voce della propaganda e nel momento del bisogno nemmeno un aiutino…

  2. Chiuse tv e giornali. Senza 1 impianto sportivo a norma x qualsiasi disciplina stadio che casca a pezzi….
    Ma tanto stasera tutti a fare llaperitivo col SUV a noleggio…..
    Che città di m…..

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