IL 22 giugno è una data storica che resterà per sempre nella testa degli sportivi e tifosi empolesi. Una data magica, importante, emozionante. Quel giorno, il 22 giugno del 1996, per l’Empoli e per Empoli è stata una giornata fantastica.
Stadio “Braglia” di Modena
Finale Play Off – Promozione Serie C1 Girone A
EMPOLI – Como 1-0
EMPOLI – Balli, Birindelli, Guarino (’82 Giampieretti), Pane, Baldini, Bianconi, Martusciello, Tricarico, Dal Moro, Balesini (32′ S.Nicoletti), Esposito (’90 Masini); All. L.Spalletti.
COMO – Zanin, Dato, Galia (’85 Bonomi), Boscolo, Zappella, Consonni, Lomi, Zamuner, Vignaroli (’79 Ferrigno), Cecconi, De Ascentis; All. Scanziani
Arbitro: Preschern di Mestre.
Marcatore: 84′ Esposito.
Si gioca davanti a circa 12mila spettatori equamente divisi tra tifosi lariani ed empolesi. Lo stadio, visti i colori sociali delle due squadre, è completamente biancoazzurro. I tifosi del Como si sistemano in curva sud (quella solitamente dedicata ai tifosi di casa del Modena, ndr), mentre i nostri tifosi azzurri vanno a sistemarsi nell’altra curva, quella alle cui spalle vi è la ferrovia Milano-Bologna. In realtà poi i tifosi dell’Empoli sono ovunque: si prendono metà maratona, e metà tribuna coperta. In tutto ci sono 6mila empolesi, giunti a Modena in treno (3 treni speciali da 900 tifosi ciascuno), pullman (10 in tutto), e poi centinaia di auto private. Uno spettacolo!
A Modena fa caldo: quasi 30 gradi. Il fischio d’inizio alle ore 16. L’Empoli parte forte e si notano subito i tanti punti di distacco lasciati nella regular season nei confronti della formazione lariana. Ma il Como regge bene e ad un certo punto del match, nell’unica vera occasione pericolosa, rischia di passare in vantaggio su una deviazione sfortunata di Guarino. L’Empoli costruisce tantissimo, macina gioco e strappa applausi anche dal non numeroso pubblico neutrale (allo stadio anche qualche centinaia di tifosi del Modena, ndr).
A sei minuti dal fischio finale, che avrebbe condannato le due squadre ai tempi supplementari Esposito risolve il match e trascina l’Empoli in serie B.
Daniele Baldini a pochi metri dalla propria area di rigore effettua un lungo lancio in avanti, Stefano Nicoletti, entrato pochi minuti prima al posto di uno stremato Claudio Balesini, vince il duello aereo a centrocampo e riesce a spizzicare di testa il pallone in avanti. Sulla sfera si avventa Carmine Esposito che accentrandosi dalla destra punta l’area di rigore salta un giocatore del Como, poi va a puntare Galia e, dal limite dell’area di rigore, lascia partire un sinistro a tagliare che si infila alla destra di Zanin dopo aver accarezzato il palo interno.
Allo stadio Braglia si sente un boato clamoroso. Migliaia di bandiere si alzano al cielo. Gente che piange in preda all’emozione. Esposito si fa tutto il campo per andare sotto la curva empolese e festeggia con una linguaccia simpatica quanto travolgente.
Braccia allargate come ad abbracciare simbolicamente tutti gli sportivi azzurri Esposito arriva dunque sotto alla curva dove si sente un solo grido: Empoli! Empoli!.
Poi viene srotolato uno striscione: “Grazie Corsi!”. E’ il preludio all’apoteosi che arriva qualche istante dopo quando Preschern sancisce la fine del match con l’Empoli che torna sette anni dopo in Serie B.
La festa dentro lo stadio durerà una ventina di minuti poi, dopo aver salutato i tifosi del Como (con gli empolesi che urlano Como! Como! Como!, per una vecchia amicizia, ndr) lo stadio si svuota… ma si riempiono i viali di Modena quelli che conducono alla stazione ferroviaria, al parcheggio di pullman e auto. I tre treni partono uno dietro l’altro con destinazione Empoli, mentre su Modena si abbatte un acquazzone estivo. Chi si bagna forse neanche se ne accorge. “Signori siamo in Serie B”.